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IX Commissione - Verbale

Seduta del 21-01-2011 ore 11:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Sebastiano Costalonga, Ennio Fortuna, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Ennio Fortuna, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Michele Mognato, Jacopo Molina, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Saverio Centenaro (sostituisce Michele Zuin), Bruno Lazzaro (sostituisce Giorgio Reato), Gabriele Scaramuzza (sostituisce Emanuele Rosteghin), Gianluca Trabucco (sostituisce Carlo Pagan), Alessandro Vianello (sostituisce Christian Sottana)

 

Altri presenti: Assessore Antonio Paruzzolo, Presidente Consorzio Interuniversitario Nazionale "La Chimica per l'Ambiente", Leonardo Marchetti;Direttore Consorzio Venezia Ricerche, Dario Bovo; - Presidente Consorzio per la Ricerca e la Formazione COSES, Bruno Bernardi.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione dell' INCA, del Consorzio Venezia Ricerche e del COSES. Attività svolte e prospettive future.

Verbale

Alle ore 11.46 il presidente Fortuna, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e dà la parola al consigliere Borghello per l’illustrazione della richiesta oggetto del dibattito odierno.

BORGHELLO riferisce che la richiesta di audizione deriva dal fatto che i consorzi convocati sembra risentano della crisi economica in maniera molto pesante, queste aziende rappresentano dei punti di eccellenza nei loro campi ed è giusto che il Comune si adoperi perché queste iniziative possano svilupparsi anziché soccombere alle difficoltà.

MARCHETTI rende noto che da due anni riveste il ruolo di presidente del consorzio INCA che è stato costituito da una trentina di atenei e si occupa di alta formazione; la natura giuridica è quella di un ente privato di diritto pubblico ma di fatto è un ente pubblico. Svolge ricerca sull’ambiente, accompagna dottorati di ricerca ed è proprietario di un laboratorio di analisi di micro inquinanti biologici. Questa attività è di carattere “commerciale”. Il consiglio direttivo del consorzio ha come primo obbiettivo quello di riportare in pareggio il bilancio che già si dovrebbe verificare per l’anno 2010; è stata eseguita una perizia sui beni e si è convenuto che non esiste possibilità di fallimento dato che a fronte di un mutuo acceso per 1.900.000 euro c’è un patrimonio di circa 4 milioni. Rimane sempre all’ordine del giorno la possibile vendita del laboratorio che non rappresenta l’attività primaria del consorzio. L’attività del laboratorio è certificata internazionalmente e segue protocolli riconosciuti in tutto il mondo. Sono attivi progetti di ricerca e formazione, sia europei che regionali ma è soprattutto verso le regioni meridionali che sono rivolte queste iniziative; sono ripartiti progetti con la Società chimica italiana, è stata creata una struttura a supporto di altre strutture di ricerca e un consiglio scientifico con il compito di pubblicizzare le potenzialità del consorzio. Per il settore della formazione si sono attivate delle borse di studio, si organizza un convegno nazionale annuale. Riguardo le prospettive, per prima cosa si è preso atto della notevole riduzione dei contributi, l’attività del laboratorio serve ad acquisire delle risorse e mentre l’università di Ca’ Foscari ha abbandonato la struttura, molte altre università hanno aderito perché credono nell’operato del consorzio; il rapporto con il ministero della ricerca è molto buono mentre con quello delle Finanze ci sono ancora delle cose da chiarire da parte della vecchia gestione consortile. Se il laboratorio sarà venduto, l’impegno è che il personale addetto debba continuare la sua attività. Ci sono 5 amministrativi e 9 tecnici, 2 a Lecce, 2 a Trieste, a Marghera sono occupati 8 tecnici ed 1 amministrativo e 22 sono le università collegate.
Alle ore12.00 entra il consigliere Scarpa, alle ore12.05 esce il consigliere Belcaro ed alle otre 12.15 il consigliere Centenaro.

CACCIA chiede cosa succederà del laboratorio, l’attività ha delle ricadute sia per l’eccellenza del lavoro che per il mantenimento dell’occupazione; considera necessario mantenere la composizione interuniversitaria della proprietà perché ne garantisce la terzietà, e conseguentemente domanda come si può garantire questa funzione.

MARCHETTI risponde che o lo acquista la Regione oppure il laboratorio dovrà essere venduto a grosse strutture private.
Il presidente Fortuna ringrazia il presidente Marchetti per l’esposizione fatta ed invita il direttore del consorzio Venezia ricerche ad esporre la situazione e l’attività della società.

BOVO premette che il consorzio è nato da un accordo tra pubblico e privato sostenuto negli anni ’80 dall’ENI. La società ha 28 aziende associate, 2 università, il CNR, la Stazione sperimentale del vetro, Comune e Provincia di Venezia ed ha sede al Vega. Svolge la sua attività a supporto di grandi, medie e piccole imprese, opera nel settore delle scienze ambientali, ed effettua valutazioni di impatto ambientale sull’uomo. Altri settori riguardano le tecnologie da applicare per fare le bonifiche, il water management e partecipa a Lecce allo studio dei cambiamenti climatici. Collabora con le imprese per lo studio di nuovi materiali specificatamente tra i polimeri. Il lavoro è quello di predisporre progetti col l’acquisizione di fondi europei, ci sono 2 progetti di ricerca e di progetti di ricerca applicata fruendo di finanziamenti regionali. Tutti questi finanziamenti riguardano metà del fatturato ed rimanente viene acquisito tramite commesse dalle industrie. L’organico è composto da 6 unità più i collaboratori a progetto, il fatturato è di circa 2,5 milioni di euro e nel 2009 ha prodotto 60.000 euro di perdite mentre per il 2010 si prevede di raggiungere il pareggio e si prevede un 2011 molto critico perché si deve scontare il ritardo dei versamenti dei contributi da parte dello Stato. Ritiene che il Comune dovrebbe svolgere una politica di supporto all’attività delle imprese che così produrrebbero dei riflessi positivi anche sul lavoro del consorzio.
Alle ore 12.30 escono i consiglieri Scarpa, Lazzaro, Molina e Tagliapietra.

Il presidente Fortuna dà quindi la parola al presidente del COSES, Bernardi.

BERNARDI dichiara di essere presidente del consorzio dal Marzo del 2010e da subito la direttrice della società ha rappresentato le criticità della gestione. Considerando che il consorzio ha due soci: il Comune e la Provincia di Venezia che con 620.000 euro di quota associativa ciascuno assicuravano l’attività di ricerca e che per il 2010 hanno pagato una quota di 280.000 euro e prevedendo anche per il 2011 una ulteriore diminuzione degli importi versati, ritiene doveroso che i soci prendano una decisione sulla opportunità o meno di mantenere questa struttura. Tutte le informazioni che riguardano la situazione finanziaria sono state trasmesse alle amministrazioni. Sono impiegate 15 unità di cui 13 ricercatori e questi costi sono fissi e comportano una spesa di 1.160.000; con il solo contributo dei soci il consorzio non può operare e servono commesse per circa un milione di euro e si deve considerare che per la natura del consorzio, dovrebbe essere salvaguardata l’esclusiva al Comune ed alla Provincia; i sindaci revisori dei conti avevano motivato la possibilità per il consorzio di acquisire delle commesse da terzi per evidentemente una piccola quota del fatturato, oggi invece questi lavori rappresentano un terzo delle attività. Sulle prospettive
Premette che a Giugno del 2010 è stato presentato il rendiconto dell’anno 2009 e la provincia ha eccepito sulla tempestività della trasmissione della documentazione, ciò ha comportato l’aggiornamento dell’assemblea dei soci ed ad oggi il bilancio consuntivo non è ancora stato approvato, a Novembre è stato presentato il preconsuntivo del 2010 che prevede delle perdite; per il 2011 non è stato predisposto alcun bilancio di previsione perché mancano indicazioni precise dei soci sull’attività da svolgere. Rende noto che è stata inviata ai soci una nota in tal senso e per rendere chiarezza sulle decisioni per poter procedere al risanamento finanziario del consorzio. Ci sono delle possibilità che permetterebbero un risanamento serio: ci sono alcuni vecchi dipendenti che potrebbero essere accompagnati alla pensione con il trasferimento alle amministrazioni pubbliche, una modifica dello statuto con rinuncia alle quote associative prevedendo attività per conto terzi e cambiando così la natura del consorzio che non sarebbe più pubblica,; altra ipotesi potrebbe essere l’uscita dei dipendenti e la contestuale assunzione di personale con contratti diversi e modifica statutaria; molte attività remunerative si possono trovare sul mercato libero.
Alle ore 12.35 entra il consigliere Lastrucci ed escono i consiglieri Vianello e Bazzaro. Alle ore 12.45 rientra il consigliere Scarpa.

BONZIO dichiara che il percorso descritto dal presidente del COSES per il risanamento del consorzio non è condiviso; domanda cosa potrebbe fare il ministro Brunetta per il COSES. Rende noto che il gruppo consiliare di Rifondazione comunista ha chiesto al presidente regionale Zaia, notizie sull’eventuale supporto della Regione all’attività dell’INCA perché questo organismo ha capacità scientifiche per verificare e misurare le diossine e la salubrità di animali e territorio; l’intervento della Regione è l’unica possibilità di mantenere il carattere pubblico della struttura ed annuncia la predisposizione di un ordine del giorno in tal senso, da discutere in Consiglio comunale.

CAMPA chiede di intervenire sull’ordine dei lavori e propone che la commissione discuta uno dei tre temi all’ordine del giorno per riconvocarsi in altra seduta per l’esame di un altro punto all’ordine del giorno e quindi discutere della situazione del COSES che ritiene la più importante per il fatto che il Comune è uno dei due soci proprietari.
Alle ore 12.55 escono i consiglieri Scarpa e Giusto.

CACCIA richiama i commissari alle competenze della commissione, una cosa è chiedere l’intervento della Regione per l’acquisto del laboratorio dell’INCA, altra cosa è la partecipazione del Comune come socio di consorzi; ricorda di aver presentato un’interrogazione sul COSES perché gli organi consortili sono decaduti; afferma che la presidente della Provincia ha espresso l’opinione di chiudere il COSES e quindi chiede cosa fa il Comune; un’altra domanda riguarda il lavoro svolto dal consorzio per il ministro Brunetta, lavoro svolto gratuitamente.
Alle ore 13.00 esce il consigliere Ticozzi ed alle ore 13.10 esce il consigliere Giordani.

LASTRUCCI considera che gli ultimi interventi abbiano chiamato in causa il ruolo della giunta comunale e domanda come mai non c’è l’assessore competente.

Il presidente Fortuna condivide quanto affermato dai consiglieri Campa e Caccia e spiega ai consiglieri che l’assessore Paruzzolo ha dovuto lasciare la riunione per un improvviso impegno inderogabile.

BERNARDI risponde di aver prospettato solo delle possibilità perché la garanzia di essere un soggetto pubblico per un centro di ricerca permette la terzietà nel lavoro da svolgere; non appena i soci avranno fatto chiarezza tra di loro, ci saranno certezze anche per il COSES; il ministro Brunetta potrebbe chiedere che sia il COSES ad effettuare il nuovo rapporto su Venezia che commissiona l’UNESCO. Sulla legge speciale il COSES ha impegnato 1 unità e mezza.

Il presidente Fortuna, alle ore 13.15, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 09-02-2011 ore 09:14
Ultima modifica 09-02-2011 ore 09:14
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