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I Commissione - Verbale

Seduta del 20-12-2010 ore 10:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Bruno Centanini, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Marta Locatelli, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Marta Locatelli, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Luigi Giordani (sostituisce Bruno Centanini), Alberto Mazzonetto (sostituisce Christian Sottana), Carlo Pagan (sostituisce Claudio Borghello), Alessandro Scarpa (sostituisce Stefano Zecchi)

 

Altri presenti: Direttore Francesco Vergine, Direttrice Maria Maddalena Morino, Presidente del Consiglio Roberto Turetta

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 913 del 6/12/2010 con oggetto:"Modifiche ed integrazioni allo Statuto comunale. Adeguamento normativo e sistematico delle disposizioni".

Verbale

Alle ore 10.45, la Presidente della I^ Commissione Consiliare, Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Introduce la proposta di deliberazione iscritta all’ordine del giorno, con oggetto:”MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLO STATUTO COMUNALE- ADEGUAMENTO NORMATIVO E SISTEMATICO DELLE DISPOSIZIONI”, ricordando i motivi che hanno portato all’accorpamento delle due proposte di deliberazione precedenti, ritirate dai rispettivi proponenti. Dà quindi la parola all’Avvocato Morino per l’illustrazione.

MORINO illustra le modifiche motivandole con la necessità di aggiornare lo Statuto ed adeguarlo nella terminologia alle norme vigenti. Dice che si tratta di modifiche meramente formali. Ci sono modifiche che si sono rese necessarie per adeguarlo alla L.150. Per ciò che concerne la Dirigenza non ci sono modifiche sostanziali, viene ribadita la scissione fra dirigenza e politica. Spiega che la Corte dei Conti ha sancito che non si deve buttar via il bagaglio culturale e normativo che l’apparato burocratico ha, ogni volta che cambia la Giunta.

Alle ore 10,51 entrano i Consiglieri Bazzaro e A. Scarpa.


DIR. VERGINE spiega che la modifica allo Statuto nasce dalla fusione delle due proposte di deliberazione e le modifiche, di tre tipi, sono puramente formali. La prima consiste nell’inserire le “rubriche” agli articoli perché ne erano privi.
La seconda riguarda l’eliminazione dei richiami normativi ormai superati dal TUEL, la terza riguarda la dicitura “Consigli di Quartiere” sostituita con “Municipalità”. Si tratta più che altro di un’operazione di restyling.

Alle ore 10.57 esce il Consigliere Funari ed entrano i Consiglieri Campa e Venturini.

TURETTA chiede di valutare l’opportunità di chiedere il parere alle Municipalità.

PRES. LOCATELLI acconsente ritenendo la procedura più opportuna.

BONZIO chiede di avere il testo vigente e le proposte di modifica in formato elettronico.

PRES. LOCATELLI risponde che è già stato inviato a tutti i Commissari e a tutti i Gruppi consiliari.

CAMPA chiede di poter avere la copia a colori del testo comparato, per tutti i Commissari.
Alle ore 11.05 rientra ed esce il Consigliere Funari.

TURETTA spiega che le modifiche sono state vagliate da tutte le Direzioni e ora i Consiglieri dovranno prenderne atto e votarle.

SEIBEZZI propone di cambiare l’art. 2 comma3, punto 4 ed in luogo di “condizione omosessuale” propone di scriverlo utilizzando la dicitura “relativa all’orientamento sessuale”.

Alle ore 11.20 entrano i Consiglieri Renesto, Gavagnin e Trabucco ed esce il Consigliere A. Scarpa.

DIR. VERGINE procede con la lettura del primo articolo oggetto di modifica e successivamente prosegue con la lettura dei successivi.

Alle ore 11.26 entra il Consigliere Mazzonetto ed esce il Consigliere Belcaro.

CAMPA chiede di intervenire sull’ordine dei lavori.

PRES. LOCATELLI acconsente

CAMPA dice di essere d’accordo se nella Commissione odierna si discute dell’adeguamento normativo ma se vengono introdotte altre modifiche, ritiene non vada bene licenziare la proposta di deliberazione senza che si facciano ulteriori approfondimenti.

Alle ore 11.32 esce il Consigliere Rosteghin.

PRES. LOCATELLI riconferma la volontà di continuare coi lavori effettuando la lettura articolo per articolo e, a seguire, i Commissari faranno le loro proposte.

DIR. VERGINE prosegue con la lettura ed evidenzia le modifiche apportate.

CAMPA chiede a cosa si riferisca la dicitura “Città Metropolitana” e se la legge preveda anche Venezia fra le città che lo diverranno.

MAZZONETTO riferendosi all’art. 1 comma 2 dello Statuto ritiene non si possa scrivere “Venezia Comune Metropolitano” perché è in contrasto con quanto scritto successivamente in quanto, di fatto, non si è realizzata alcuna unione di comuni. Si può casomai scrivere che la Città di Venezia aspira a diventare Comune Metropolitano.

CAPOGROSSO ricorda i motivi per i quali, nel 2003, si è arrivati a questa dicitura: Si sanciva che Venezia era Comune Metropolitano ed il Consiglio prese atto della modifica del Titolo V della Costituzione. Pertanto, Venezia è Città Metropolitana in funzione di quanto l’Organismo centrale stabilirà fra i modi per divenirlo.

Alle ore 11.44 rientra il Consigliere Rosteghin ed esce il Consigliere Tagliapietra.

CAMPA afferma che può andar bene se si sostituisce “aderiscono” con “aderiranno”.

TICOZZI risponde al Consigliere Campa dicendo che non è vero che Venezia non è Città Metropolitana. Venezia lo è perché designata in un elenco. A questo proposito citerebbe i criteri che hanno permesso ciò.

Alle ore 11.46 rientra il Consigliere A.Scarpa

VERGINE cita il comma 2 dell’articolo 1 dello Statuto che recita:Venezia è comune metropolitano, capoluogo della Regione del Veneto e città metropolitana, costituita con il concorso degli altri comuni che vi aderiscono, nei modi stabiliti da legge o atto con forza di legge dello Stato. Si sofferma sul fatto che sono modi stabiliti da legge e cita la c.d. Legge Calderoli e gli articoli 22 e 23 del TUEL.

Alle ore 11.49 entra il Consigliere Pagan

MAZZONETTO Non si può parlare di Città metropolitane perché non c’è stato il concorso di altri comuni.

CAMPA suggerisce di limitarsi alle modifiche dettate dall’adeguamento alle leggi.

RENESTO concorda con l’intervento del Consigliere Campa.

MAZZONETTO chiede di poter intervenire sull’ordine dei lavori.

PRES. LOCATELLI acconsente

MAZZONETTO dissente sul modo di procedere proposto dalla Presidente. E’ convinto che le modifiche proposte servano a qualcuno in particolare.

Alle ore 11.55 entra il Consigliere Vianello

CAPOGROSSO dice che il Consigliere Campa aveva espresso una riflessione che era la formale presa d’atto di alcune modifiche intervenute a causa dei cambiamenti legislativi. Chiede se nel periodo che servirebbe per riscrivere totalmente lo Statuto, il vecchio può rimanere tale o se invece c’è la necessità di approntare le modifiche con urgenza.

PRES. LOCATELLI prevedendo tempi lunghi per la trattazione della proposta di deliberazione in più sedute di Commissione, ribadisce la necessità di cominciare a leggere le modifiche proposte al fine di aprire una discussione ed eventuali ulteriori richieste di modifiche, da parte dei Commissari, potranno essere affrontate nelle successive sedute. Ritiene che la confusione stia nella mancata lettura della proposta di deliberazione da parte dei Consiglieri che sono arrivati impreparati.

TURETTA è d’accordo sul fatto che servano più sedute di Commissione ed è palese che su alcuni aspetti ci si dovrà confrontare in Consiglio . ritiene però importante partire col procedimento. Dove ci sarà contrasto fra le varie forze politiche si andrà in Consiglio con emendamenti.

MAZZONETTO ritiene che la discussione debba essere fatta in Commissione e gli pare infantile la precisazione della Presidente sul fatto che “sono giunti impreparati”. Chiede copia della “delibera 119” e che si proceda coi lavori dopo averla vista.

Alle ore 12.05 entra il Consigliere Reato ed esce il Consigliere Pagan.

RENESTO chiede, se fosse vero, se si può sbloccare la retribuzione dei Consiglieri di Municipalità, causata dalla mancanza del decreto attuativo.

BONZIO ritiene non si possa fare l’adeguamento dello Statuto facendola passare come un semplice restyling, è fuorviante non attenersi formalmente a ciò che è la proposta di deliberazione. Se poi si decide di apportare modifiche sostanziali, ogni Consigliere ha la facoltà di farlo. Propone di proseguire solo sul merito della proposta di deliberazione.

PRES. LOCATELLI chiede nuovamente se A) si vuol proseguire con la lettura degli articoli modificati per poi fare eventuali nuove proposte. B)si sospende la seduta e ci si aggiorna a quando ci saranno le proposte. C) ci si limita alla sola lettura degli articoli e si portano le proposte nelle prossime sedute di Commissione.

Alle ore 12.10 esce il Consigliere Rosteghin.

TURETTA spiega di aver optato per un’unica proposta di deliberazione, in luogo delle due precedenti (ritirate) per un motivo di risparmio, in quanto tutte le modifiche allo Statuto vanno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e ciò ha un costo. Concorda col Consigliere Bonzio sul fatto che le nuove proposte di modifica vadano approfondite e necessitino perciò del giusto tempo. Si tratta di capire se in questo periodo si può proseguire col testo vigente.

CAPOGROSSO se si vuol mettere in atto una discussione più ampia lo si può fare, tanto lo Statuto vigente c’è e può andar bene così.

TICOZZI propone di proseguire la lettura, almeno fino all’articolo 2, tanto lo stile di lavoro sarà poi uguale anche per i successivi articoli e quindi vale la pena cominciare subito.

DIR. VERGINE prosegue con la lettura del secondo punto

Alle ore 12.16 escono i Consiglieri Mazzonetto e Reato.

MORINO interviene su un punto dell’art.2 spiegando che questa formulazione permette di prevedere la figura del garante per i detenuti.

CAPOGROSSO in merito alla proposta della Consigliera Seibezzi, propone una dicitura più generica che impedisca qualsiasi forma di discriminazione.

TRABUCCO sul primo comma, quando si parla delle differenze, in luogo della parola “razza”scriverebbe “etnia” o cerch3erebbe di trovare un’altra formula.

BONZIO fa notare che tutti questi interventi danno il segno di quanto sia complicato gestire questa proposta di deliberazione. Si dice d’accordo con l’introduzione della figura del garante per i detenuti.

RENESTO chiede gli venga risposto a quanto chiesto durante il proprio intervento.

TURETTA risponde che non esiste un decreto attuativo.

PRESIDENTE propone di proseguire l’esame della proposta di deliberazione nella prossima seduta di Commissione e alle ore 12.30, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 15-02-2011 ore 11:12
Ultima modifica 15-02-2011 ore 11:12
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