Seduta del 18-10-2010 ore 09:30
congiunta alla VII Commissione e alla VIII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Michele Mognato, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin
Consiglieri presenti: Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Emanuele Rosteghin, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Simone Venturini, Gabriele Bazzaro (sostituisce Alessandro Vianello)
Altri presenti: Assessore Urbanistica Ezio Micelli, Assessore Patrimonio Bruno Filippini, Direttore Finanza e Bilancio Piero Dei Rossi, Direttrice Patrimonio Alessandra Vettori, Dirigente Urbanistica Luca Barison
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9.55, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, assume la presidenza delle commissioni congiunte e constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CAPOGROSSO ricorda ai commissari che la deliberazione PD 709 relativa a Via Porto di Cavergnago è già stata licenziata dalle Commissioni nella riunione di mercoledì 13 Ottobre u.s. e che già iscritta all’O.d.G. del Consiglio Comunale. Precisa che, su richiesta dei Capigruppo e con il consenso dei 3 Presidenti delle Commissioni congiunte, è stata convocata un ulteriore riunione per gli approfondimenti che i consiglieri comunali richiedono nel merito della deliberazione.
Alle ore 10.00 entra il consigliere Cesare Campa.
BORASO interviene in merito alla sua uscita dalla precedente commissione quando era stato affermato che il Comune di Venezia, capoluogo di Regione, non era più obbligato ad avere il M.O.F. all’interno del suo territorio, e chiede di avere un parere pro veritate in merito. Interviene in merito all’opportunità di inserire nelle premesse della proposta di deliberazione un riepilogo cronologico dell’iter particolare della delibera al fine di chiarire perché l’Amministrazione Comunale ha deciso di non realizzare la struttura in Via Porto di Cavergnago, leggendo una proposta di emendamento che presenterà per il Consiglio Comunale.
CAMPA ricorda che nella precedente riunione era stato affermato che non è più compito dell’Amministrazione Comunale garantire le funzioni mercatali, e come questione preliminare, afferma che siamo in presenza di un bene demaniale in Via Torino che di fatto non si può alienare finché non esiste l’alternativa per una sua nuova collocazione. Chiede di avere delle rassicurazioni in merito alla correttezza dell’iter deliberativo prima del Consiglio Comunale al fine di evitare possibili ripercussioni nell’operazione di vendita dell’area di Via Torino.
Alle ore 10.10 entra il consigliere Giorgio Reato.
MICELLI argomenta sul tema della non obbligatorietà ma solo della facoltà per l’Amministrazione Comunale di istituire il M.O.F. all’interno del proprio territorio, e afferma la volontà politica del Comune di Venezia ad esercitare tale facoltà. Sul tema della localizzazione del nuovo M.O.F. argomenta in merito alle due ipotesi:
• una localizzazione a scala locale con l’esame da parte degli uffici comunali delle possibili aree disponibili valutando attentamente i relativi problemi; aggiunge che su questo tema sono state fatte riunioni con gli stessi operatori che hanno proposto delle aree alternative rispetto a quelle individuate nel passato.
• Un M.O.F. su ambito di scala metropolitana, ragionando nello specifico con il bacino limitrofo di Treviso, in considerazione anche di uno sviluppo di maggiore ampiezza delle attività economiche e per sfruttare possibili economie di scala, con una localizzazione che permetta l’interscambio acqua / terra.
Si impegna a relazionare nelle Commissioni consiliari competenti dopo i successivi incontri con gli operatori economici al fine di individuare una soluzione più condivisa possibile. Interviene sulla correttezza dell’iter deliberativo e della gara per la riqualificazione di via Torino, ricordando che era un impegno dell’Amministrazione Comunale trovare una soluzione condivisa con gli operatori e pertanto dopo l’esclusione di Via Porto di Cavergnago, l’Amministrazione Comunale ha proceduto con la sua valorizzazione tramite la variazione della sua destinazione d’uso.
CAMPA interviene sull’operazione di riqualificazione di Via Torino secondo la gara bandita dall’Amministrazione Comunale, e nello specifico nella previsione di incassare le trance di pagamento senza un’individuazione esatta della futura area alternativa per il nuovo M.O.F.
MICELLI risponde che il Consiglio Comunale, dopo l’inopportunità di trasferire il M.O.F. in Via Porto di Cavergnago in base alle osservazioni degli operatori e dei cittadini, ha individuato, momentaneamente, come soluzione formale l’area dell’interscambio merci presso l’Isola del Tronchetto. Aggiunge che anche l’ipotesi del Tronchetto non è stata accolta favorevolmente dagli operatori perché sottostimata come struttura mercatale e per i problemi di sostenibilità della mobilità legata al transito dei TIR lungo il Ponte della Libertà. Ritiene che si possa trovare una soluzione definitiva al problema della localizzazione del M.O.F. con la realizzazione della nuova sede tra 2/3 anni.
Alle ore 10.15 entra il consigliere Alberto Mazzonetto ed esce il consigliere Jacopo Molina.
BORASO interviene sulla necessità di inserire tramite emendamento, nelle premesse della proposta di deliberazione, l’iter storico con i riferimenti alle diverse deliberazioni approvate sul tema della riqualificazione del M.O.F. di Via Torino.
CENTENARO interviene, in vista del Consiglio Comunale di oggi pomeriggio dove gli operatori mercatali hanno annunciato la loro presenza, per avere chiarimenti sul percorso di condivisione con gli operatori del M.O.F. sul progetto di una sede di grande raggio metropolitano; in riferimento al discorso del consigliere Boraso, precisa che il Consiglio Comunale ha votato la localizzazione del M.O.F. presso il Tronchetto al fine della quadratura del cerchio per l’operazione di via Torino, valutando anche l’ipotesi di monetizzazione dei costi di realizzazione dell’intervento.
SCARPA R. argomenta sulla funzione del M.O.F. che rappresenta un valore economico e sociale per l’intera città di Venezia, in considerazione della funzione che riveste e per l’impegno dell’Amministrazione a dare continuità all’attività. In riferimento alla proposta del consigliere Boraso, ritiene che la stessa sia pleonastica ma che eventualmente si possa inserire nelle premesse della delibera citando le approvazioni passate del Comune di Venezia. In merito all’ipotesi di localizzazione definitiva a medio termine, ritiene che non bisogna interrompere l’attività attuale del M.O.F. e pertanto l’Amministrazione deve concentrarsi per la migliore soluzione nel più breve tempo possibile. Ricorda che nei quotidiani locali è comparsa la notizia dell’inidoneità del sito dell’Isola delle Statue per il trasferimento del M.O.F., e aggiunge che di conseguenza è impraticabile anche l’ipotesi di trasferire gli operatori di S. Giuliano, con possibili ulteriori soluzioni da trovare anche per loro.
Alle ore 10.25 entra il consigliere Claudio Borghello.
MAZZONETTO interviene nel merito della deliberazione che prevede la valorizzazione ed alienazione dell’area di via Porto di Cavergnago, in considerazione della non idoneità a trasferire, in quella sede, il nuovo M.O.F.; ricorda che anche l’ipotesi dell’Interscambio merci al Tronchetto è stata dichiarata dagli stessi operatori una soluzione non attuabile per i problemi strutturali dell’immobile e di mobilità dei mezzi di rifornimento delle merci. Ritiene che con la proposta di deliberazione si rischia di creare ulteriore disoccupazione nel territorio Comunale, con possibili ricadute anche per i negozi che vendono al dettaglio per l’aumento dei costi delle merci. Ricorda che viene adottata la variante al PRG per il cambio di destinazione d’uso da F8 (Impianto tecnologico di progetto) a D4.b (Attrezzature Economiche varie di espansione), ma il valore a base d’asta per la vendita dell’area sarà di 12 milioni di Euro. Precisa che la stima del valore dell’area di via Porto di Cavergnago era di 10 milioni di Euro quando l’Amministrazione Comunale procedé con l’operazione di Urbanistica concertata per Via Torino, ed afferma che la precedente stima era stata sottovalutata chiedendo che venga rifatta la stima del terreno iniziale. Chiede che gli Assessori verifichino l’intero iter deliberativo, procedendo a ritirare la proposta di deliberazione ed attuando un supplemento di istruttoria.
PAGAN precisa che nonostante diversi interventi riguardano la questione degli operatori commerciali del M.O.F. di via Torino e le diverse deliberazioni già approvate dal Consiglio Comunale, la proposta di deliberazione all’esame delle commissioni consiliari concerne l’adozione della variante al PRG al fine della valorizzazione e dell’inserimento dell’area nel piano delle alienazioni per la sua successiva alienazione tramite asta pubblica. Propone agli Assessori di valutare la richiesta del consigliere Boraso per l’inserimento cronologico dei diversi provvedimenti adottati in merito al M.O.F. e di aggiornarci prima del Consiglio Comunale per la valutazione della sua formulazione. Aggiunge che molti dei problemi evidenziati non riguardano le competenze dell’Assessore all’Urbanistica, ma coinvolgono altri Assessorati.
Alle ore 10.35 entra il consigliere Gabriele Bazzaro.
BARISON legge la parte della proposta di deliberazione relativa all’acquisto dell’area di Via Porto di Cavergnago, precisando che l’importo di 10 milioni di Euro non è comprensivo dell’IVA che anche il Comune di Venezia ha dovuto pagare e che pertanto il valore a base d’asta di 12 milioni di Euro è relativo all’intero costo di acquisto. Precisa che tale importo è a garanzia dell’imparzialità e dell’equità della delibera, e che le successive offerte a rialzo determineranno il reale valore di vendita per il Comune di Venezia.
CAMPA interviene in merito alla questione degli operatori economici del M.O.F. che sono in sofferenza per la carenza di sicurezza sul tema occupazionale e per la localizzazione della nuova sede che attualmente non è ancora stata individuata definitivamente dall’Amministrazione Comunale. Sulla variante alla destinazione urbanistica in D4.b, domanda in riferimento all’ipotesi di consentire la collocazione di una struttura ricettiva alberghiera, se sia stata condivisa l’ipotesi con l’Associazione Veneziana Albergatori.
GIORDANI suggerisce l’ipotesi di trasferire momentaneamente gli operatori, in vista della loro sede definitiva, presso l’area dell’ex deposito ACTV di Via Torino.
MAZZONETTO interviene nuovamente sulla questione del valore dell’area precisando che la stima iniziale era stata fatta quando l’area aveva destinazione F8, mentre adesso con la variante avrà una destinazione D4.b, chiedendo chiarimenti sul valore a base d’asta, che è lo stesso dell’acquisizione, nonostante la nuova destinazione, ritenendo l’operazione passata non chiara dal punto di vista contabile.
LOCATELLI argomenta in merito alle varianti urbanistiche al fine della valorizzazione degli immobili in base ad una valutazione dell’Amministrazione Comunale della non necessità del bene per le esigenze del territorio e alla necessità di un progetto strategico connesso alle esigenze del territorio. Invita l’Amministrazione Comunale a prestare attenzione quando utilizza procedure di valorizzazione secondo i dettami della Legge senza un reale progetto sul territorio.
SCARPA R. interviene in merito alle dichiarazioni del consigliere Mazzonetto ricordando che qualora ritenga che ci sia stato dolo e/o cattivo uso dei soldi pubblici, può procedere con una denuncia agli organi preposti. Argomenta in merito alla necessità di tenere presente i diversi interessi in campo, quello degli operatori economici e dei cittadini del Comune di Venezia, al fine dell’individuazione di una soluzione più condivisa possibile.
MAZZONETTO precisa che aveva sollevato dei dubbi in merito alla stima per avere i dovuti chiarimenti sul caso in qualità di consigliere comunale che deve successivamente votare le proposte di deliberazione. Ritiene che la stima iniziale dell’area di Via Porto di Cavergnago non fosse adeguata, in quanto da informazioni ricevute per un’area a destinazione F8 (Impianto tecnologico di progetto) il suo valore dovrebbe essere di circa 4 milioni di Euro.
MICELLI ricorda che la deliberazione nr. 174/2009 stabiliva il trasferimento della funzione mercatale presso l’Interscambio merci al Tronchetto e ricorda la decisione del Consiglio Comunale in seguito agli incontri con gli operatori economici e con i comitati cittadini. In riferimento alla richiesta del consigliere Boraso e altri sulla possibilità di inserimento nelle premesse l’iter deliberativo attuato, comunica che porterà all’attenzione della Giunta comunale prima del Consiglio Comunale la proposta di emendamento da sottoporre all’approvazione al fine del riconoscimento della genesi della situazione del M.O.F.; interviene sull’interesse generale attuato dall’Amministrazione Comunale con le varianti urbanistiche al fine della valorizzazione di aree, precisando che viene modificata la destinazione in D4.b al fine di incentivare la collocazione di operatori privati nell’area che non siano la società Veritas. Sull’ipotesi di collocazione di una struttura ricettiva e alle affermazioni dell’Associazione Veneziana Albergatori, argomenta in merito alla liberalizzazione del commercio e alla non opportunità di considerare numeri chiusi per le strutture che fanno ricordare antiche corporazioni. Sui dubbi espressi dal consigliere Mazzonetto sul valore delle stime, afferma la massima fiducia nell’operato degli uffici Comunali e che le valutazioni fatte e l’interesse generale degli eventuali compratori verrà determinato con le offerte in aumento rispetto al prezzo a base d’asta di 12 milioni di Euro.
Alle ore 11.05 entrano i consiglieri Camilla Seibezzi e Andrea Renesto.
BARISON precisa che il valore delle aree è diverso perché con la destinazione F8 la superficie di pavimento è inferiore rispetto alla nuova previsione di D4.b che aumenta la SP di un 10%.
MAZZONETTO afferma, come Presidente della VII Commissione, la necessità di rifare la stima dell’area da parte dei tecnici comunali, in considerazione della scelta strettamente politica di variare la destinazione d’uso da F8 a D4.b, con i conseguenti valori economici a copertura dei costi dell’intera operazione di riqualificazione di Via Torino.
FILIPPINI aggiunge che la destinazione urbanistica varia a prescindere dal valore di stima determinato dagli uffici Comunali, e che l’osservazione in merito ai valori avrebbe una sua rilevanza, qualora l’Amministrazione Comunale avesse ceduto l’area ad un prezzo inferiore e/o uguale a quello d’acquisto.
Alle ore 11.15, il Presidente della V Commissione Consiliare, Giampietro Capogrosso, in assenza di altre richieste d’intervento ed esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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