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VII Commissione - Verbale

Seduta del 13-10-2010 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Jacopo Molina, Giorgio Reato, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giacomo Guzzo, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Jacopo Molina, Giorgio Reato, Emanuele Rosteghin, Alessandro Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Giuseppe Toso, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Gabriele Bazzaro (sostituisce Giovanni Giusto), Sebastiano Costalonga (sostituisce Michele Zuin), Carlo Pagan (sostituisce Maurizio Baratello)

 

Altri presenti: Assessore Bruno Filippini, Direttrice Alessandra Vettori, Assessore regionale Roberto Ciambetti, Direttore Unioncamere del Veneto Gianangelo Bellati, Vice Direttore generale Luigi Bassetto, Direttore Piero Dei Rossi, Funzionaria Giovanna Guzzo, Funzionario Paolo Nordio

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Federalismo demaniale, obiettivi della Regione Veneto e riflessi sul territorio del Comune di Venezia:strategie e priorità. Incontro con l'Assessore regionale Roberto Ciambetti.

Verbale

Alle ore 10.10 il presidente Mazzonetto, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e ringrazia l’assessore Cimbetti ed il direttore di Unioncamere del Veneto Gianangelo Bellati per la disponibilità a partecipare alla riunione, ringrazia altresì l’assessore Filippini ed i dirigenti per l’attenzione prestata all’argomento in discussione. Dà quindi la parola al direttore Bellati.

BELLATI spiega che Unioncamere del Veneto si occupa di questa materia perché è imprescindibile la questione del federalismo fiscale dall’efficienza della Pubblica Amministrazione. L’ente dispone di un sistema di banche dati efficiente che può essere di aiuto alla realizzazione di quanto sta decidendo la politica. Afferma che c’è un grande trasferimento di risorse dalle aree ricche del paese a quelle povere; bel il 50% del Pil riguarda l’attività della Pubblica Amministrazione. La legge 42 è la base giuridica che riguarda anche il federalismo fiscale; di questo fa parte il trasferimento dei beni civili e militari dello Stato, argomento in trattazione in questa riunione. E’ stato fatto uno studio sul possibile risultato dell’attuazione del decentramento e si è alla fine verificato che le regioni ad ordinamento ordinario, una volta effettuato il federalismo, avranno le stesse competenze delle regioni a statuto speciale tranne la proprietà delle acque; su questo si è intervenuti per ottenere l’acquisizione delle fonti idrauliche che producono energia elettrica.
Alle ore 10.25 entrano i consiglieri Lazzaro e Scarpa A.

CIAMBETTI premette che si è all’inizio del lavoro sul federalismo e di quello fiscale, il federalismo demaniale è la priorità. Già molto tempo fa era stato inviato alla Regione un elenco di beni trasferibili; l’Agenzia del Territorio ed il Ministero della Difesa lavorano in modo tale da costringere la Regione a trattare col governo le questioni. Ricorda che il 75% degli introiti provenienti dalle valorizzazioni dei beni andranno agli enti divenuti proprietari mentre il rimanente 25% servirà allo Stato per abbattere il debito pubblico. Il confronto continua ad avvenire anche sulla formazione dei nuovi elenchi; i comuni saranno chiamati a decidere dell’utilizzo dei beni presenti nei loro territori. La Regione Veneto ha fortemente voluto intervenire ed acquisire anche il demanio marittimo e specificatamente per l’acquisizione delle spiagge. Il Comune di Venezia sarà chiamato al confronto con la Regione Veneto che sin da ora è disponibile a coadiuvare l’ente nei rapporti con l’Agenzia del Demanio sull’individuazione dei beni da richiedere.
Alle ore 10.35 entra il consigliere Molina.

FILIPPINI dichiara che se lo Stato avesse trasferito al Comune le risorse dovute, l’ente non si troverebbe in queste condizioni finanziarie. L’attuazione del federalismo forse salverà le finanze comunali che hanno un credito verso lo Stato di ben 13 milioni di mancati trasferimenti. Le spiagge non possono essere vendute perché sono un bene indisponibile e conviene nell’instaurare un rapporto con la Regione Veneto per definire la quantità dei beni da acquisire ma anche per promuovere la gestione e lo sviluppo economico che questi beni possono produrre. Bisogna fare attenzione perché non tutti i beni i beni produrranno reddito perché alcuni dovranno comunque essere acquisiti per l’interesse pubblico e quindi tutte le spese conseguenti alla gestione saranno a carico del Comune. Annuncia che è già stato predisposto un elenco di beni da acquisire ma riafferma che è intenzione dell’ente diventare proprietario di tutto quello che è possibile per cui diventa fondamentale il rapporto con la Regione. Tra gli obiettivi annuncia la volontà di far assegnare alla città di Venezia il ruolo di città europea della cultura nel 2019 ed istituire al Lido il centro studi mondiale sui diritti umani.

TAGLIAPIETRA spiega la definizione e differenza che c’è tra demanio e patrimonio pubblico, chiede il perché della norma che obbliga i comuni a versare il 25% delle entrate da alienazioni allo Stato, ricorda che un bene seppur trasferito ai comuni deve essere sdemanializzato dallo Stato; per i beni non trasferiti verrà costituito un fondo ma non si capisce a chi andranno i proventi delle eventuali vendite.

CAMPA prende atto che pochi assessori regionali hanno accolto gli inviti a partecipare ai lavori delle commissioni comunali, ringrazia l’assessore per l’intervento e conviene nell’affermare che la collaborazione tra i due enti può generare risultati molto positivi per la città e comunque per il bene comune. Si dichiara d’accordo sull’intenzione del Comune di chiedere tutti i beni trasferibili ma nel contempo bisogna fare attenzione perché le richieste devono essere accompagnate da progetti realizzabili. I tempi previsti dal decreto sono molto stretti ed è convinto che dopo i termini previsti scatteranno delle proroghe opportune. Tutto questo impone per il Comune la necessità di lavorare in modo coordinato con la Regione.
Alle ore 11.05 entrano i consiglieri Bonzio e Boraso.

SOTTANA chiede quali siano i tempi per i vari passaggi e se c’è un termine per procedere alla valorizzazione dei beni trasferiti; non avere il Pat per il Comune che per qualsiasi provvedimento in materia urbanistica deve avere l’approvazione della Regione. Bisogna anche fare attenzione a quanto prevederà la nuova legge speciale per Venezia perché probabilmente interverrà anche sulla gestione del patrimonio pubblico statale; il varo della legge è previsto fra tre anni ed intanto cosà farà la Regione. Invita il Comune a collaborare fattivamente con la Regione per condividere le richieste da presentare allo Stato.

SCARPA A. ringrazia anch’egli per la presenza e disponibilità dell’assessore Ciambetti e asserisce che l’acquisizione di tutti gli ex forti della laguna che possono diventare delle occasioni di sviluppo economico per il territorio; chiede che tutta la laguna diventi proprietà del Comune.
Alle ore 11.15 entra il consigliere Lastrucci ed esce il consigliere Cavaliere.

CIAMBETTI spiega che lo Stato si riservi la quota del 25% è dovuto al fatto che quelle somme sono destinate all’abbattimento del debito pubblico, la proposta iniziale in conferenza stato regioni era notevolmente superiore. Le spiagge non sono in vendita ma certo l’obbiettivo della Regione è quello di aumentare il gettito erariale da quelle concessioni. I beni che non vengono trasferiti ritornano nella disponibilità statale e gli eventuali profitti dalle vendite andranno interamente nelle casse statali. Afferma che gli assessori regionali hanno sempre dato la loro disponibilità a partecipare alle riunioni proposte dai comuni ed ancor di più quando le richieste arrivano dal comune di Venezia, capitale del Veneto. Riguardo la questione della laguna precisa che le competenze sono varie ed il Comune deve confrontarsi con gli assessori all’ambiente ed alla pesca. Condivide l’intervento dell’assessore Filippini quando si parla della gestione dei beni che può diventare onerosa per i comuni. Prende atto che i tempi previsti dai decreti per definire questa operazione di trasferimento sono stretti ma rende noto che sono previste anche delle scadenze biennali per fare il punto delle situazioni e quella scadenza può essere utilizzata per proseguire nelle operazioni di monitoraggio e richiesta. Se il Comune di Venezia proporrà dei progetti condivisi, la Regione darà tutto l’aiuto possibile per realizzarli. Comunque le scadenze prevedono che entro fine settembre, le amministrazioni statali interessate trasmetta gli elenchi dei beni trasferibili, entro novembre è fissata una riunione della conferenza Stato, Regioni, Provincie, Comuni e comunità montane per definire gli elenchi dei beni. Per i forti della laguna, qualche idea buona per la gestione o utilizzo esiste già.

BELLATI ricorda che già in precedenza c’è stata una riunione con le commissioni comunali sulla fiscalità dell’area veneziana; chiarisce che oggi il Veneto dà allo Stato circa 15/20 miliardi di euro, con l’assegnazione e utilizzo dei fondi della legge speciale per Venezia il trasferimento si dimezza ma rimangono sempre circa 2000 euro a persona di reddito prodotto che viene incamerato dallo Stato. Esiste anche il problema della valorizzazione dei beni immateriali che se ci fosse uno sforzo comune, si potrebbero costruire le premesse per creare varie attività di studio da insediare nella città di Venezia.
Alle ore 11.30 entra il consigliere Pagan.

FILIPPINI rammenta che la lista dei beni da chiedere non è ancora completa così come l’elenco di quelli disponibili; c’è ancora un grande lavoro da fare per individuare i progetti per il loro utilizzo. Bisogna che tutti si ricordino di questo anche se c’è sempre la possibilità di costituire dei fondi immobiliari.

MAZZONETTO ricorda che ancora da definire, pur avendo il Comune da tempo la proprietà, la questione della destinazione d’uso di Forte Marghera.

BONZIO invita il presidente mazzo netto a coinvolgere anche le commissioni urbanistica e Legge speciale per approfondire le decisioni di politica del territorio che si possono sviluppare con questa occasione.

TICOZZI premette un ringraziamento per la partecipazione degli invitati alla riunione e chiede cosa succederà ai così definiti beni culturali. Alcuni immobili sono nella disponibilità del ministero dei Beni culturali ed è corretto salvaguardarli più degli altri.

SEIBEZZI condivide l’intervento per la salvaguardia dei beni immateriali ed il loro sviluppo. Dei beni di cui si è parlato, afferma che non necessariamente devono essere venduti per procedere alla loro valorizzazione.

Alle ore 11.45 il presidente Mazzonetto ringrazia l’assessore Cimbetti per la disponibilità a partecipare ai lavori della commissione e dichiara chiusa la seduta.

 


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Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 15-10-2010 ore 16:29
Ultima modifica 15-10-2010 ore 16:29
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