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I Commissione - Verbale

Seduta del 05-07-2010 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Claudio Borghello, Cesare Campa, Giampietro Capogrosso, Bruno Centanini, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Marta Locatelli, Michele Mognato, Giorgio Reato, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Christian Sottana, Raffaele Speranzon, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Renato Boraso, Claudio Borghello, Nicola Funari, Marta Locatelli, Giorgio Reato, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Antonio Cavaliere (sostituisce Michele Zuin)

 

Altri presenti: Direttore Francesco Vergine, Dirigente Carlo Salvatore Sapia, Consigliera comunale Marta Locatelli, Natalia Menardi

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD:2010.0000537 del 16/06/2010: modifica degli articoli 49-50 del Regolamento sui procedimenti amministrativi e sull'accesso ai documenti amministrativi approvato con delibera di Consiglio Comunale n.113 del 6/10/2009

Verbale

Alle ore 10,20, la Presidente della I^ Commissione Consiliare Marta Locatelli, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Illustra il contenuto della proposta di deliberazione motivando le modifiche agli articoli 49 e 50 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sull’accesso ai documenti amministrativi.
Quindi dà la parola al Dott. Vergine per illustrare le modifiche.

VERGINE rifà la storia del D.P.R 184/2006 e dice che l’accesso “informale” è quello maggiormente usato e che lo scopo di questa proposta di deliberazione è di rendere l’accesso agli atti più semplice possibile.
Alle ore 10,30 entrano i consiglieri Scaramuzza, Vianello e Boraso
Ciò non significa che i cittadini vengono paragonati ai Consiglieri comunali ma devono poter accedere in modo molto semplice indicando il loro interesse, senza che gli uffici facciano ulteriori richieste.

SAPIA approfondisce ulteriormente asserendo che l’accesso informale, così com’è, non si differenzia molto dall’accesso formale. Riferendosi al comma 4 dell’art.50 del regolamento vigente sull’accesso agli atti, fa notare che nel 90% dei casi, nella richiesta d’accesso agli atti, c’è la richiesta di estrarre copia.

PRESIDENTE dice che un professionista dovrebbe accedere agli atti senza motivare la richiesta perché è già la professione svolta, di per sé, una motivazione.

TAGLIAPIETRA chiede se rimane il limite di 30 giorni per la risposta

FUNARI dice che la frase che c’è nel 2° comma dell’art. 49, secondo capoverso c’è una frase che dà potere eccessivo alla P.A. e porta l’esempio dei contro interessati nel caso di un piano urbanistico. Chiede,quindi, chi è che determina le adeguate motivazioni, e qual è in questo caso la motivazione connessa alla richiesta. Secondo lui, scrivere “adeguata motivazione” non va bene e non va bene nemmeno scrivere “non siano dimostrati i poteri”. Bisogna interpretare i principi della L.241 in modo corretto e non restrittivo. Chiede poi se si può ampliare la richiesta di accesso anche agli atti delle Società Partecipate del Comune.

SAPIA risponde che è già così.

VENTURINI dice che i “paletti” sull’”adeguata motivazione” vengono incontro a ciò che dice l’art. 22 della L.241 ritenendo giusto che ci sia un minimo di motivazione e accoglie perciò favorevolmente la proposta di deliberazione.

SCARAMUZZA chiede se questa modifica va realmente incontro ad uno snellimento dell’attività amministrativa.

Alle ore 10,55 esce la Presidente Locatelli ed assume la presidenza il Vicepresidente Trabucco

Fa presente che alcuni Consiglieri usano in maniera indiscriminata l’accesso agli atti, appesantendo l’attività dei dipendenti pubblici che devono estrarre le copie. Ha paura che questa semplificazione si riveli un appesantimento per l’attività della P.A..

Alle ore 11,00 rientra la Presidente Locatelli e riassume la presidenza della Commissione

Ricorda la possibilità dell’interruzione dei termini dicendo però che era volta a correggere eventuali abusi della PP.AA..

PRESIDENTE dice che vorrebbe rendere tutto ancora più snello ma che bisogna tutelare un diritto senza gravare su chi deve concedere tale diritto.
Aggiunge che sull’aspetto dei controinteressati non si deve individuare chi ha un interesse collegato all’atto ma tutelare il caso in cui sia pregiudicato il diritto alla privacy.
Collegandosi a quanto detto dal consigliere Scaramuzza, dice di voler conoscere come procede attualmente la richiesta di accesso agli atti,

VERGINE dice che il Regolamento si muove negli stretti binari indicati dalla L.241/90 e dal Regolamento attuativo. Si può solo specificare nel dettaglio ma senza violare i principi della generali Legge. L’accesso e la trasparenza sono principi generali. La segretezza degli atti della P.A. devono essere un’assoluta eccezione. L’art. 5 del D.P.R. 184/2006 disciplina l’accesso informale e il richiedente deve comprovare, ove occorra, l’interesse ecc…, ritiene cioè che la formula del legislatore sia molto restrittiva. Invece, nel formulare le modifiche ai due articoli, è stato utilizzato il verbo “indicare” nel senso di semplificare per ciò che riguarda i limiti previsti per l’accesso formale. Fa presente che comunque la P.A. ha la possibilità di limitare l’accesso informale.
Per ciò che concerne gli atti delle Società Partecipate ritiene la questione chiarita con l’ultima modifica, del 2005, apportata alla L.241 che stabilisce in modo chiaro cosa si intende per Pubblica Amministrazione. Risponde al Consigliere Scaramuzza concordando sul rischio di legittimare i cittadini ad un accesso spropositato ma, aggiunge, che l’art. 24 3° comma già vieta l’accesso indiscriminato e comunque occorre correre questo rischio. Ritiene non ci sia una situazione patologica anche se alcuni uffici sono soggetti più di altri alla richiesta di accesso agli atti.

MENARDI ci sono solo un paio di istanze rivolte all’Avvocatura Civica per il diniego espresso dalla P.A..

PRESIDENTE dice di essersi informata presso l’Avvocatura Civica e conferma che non ci sono pendenze per ciò che concerne i dinieghi della P.A..

FUNARI dice che se una persona svolge un ruolo per il quale è riconoscibile non serve che mostri l’atto di nomina (porta l’esempio di un presidente che non deve essere obbligato ad esibire l’atto di nomina).

VERGINE asserisce che ciò già compare nel D.P.R. 184.

FUNARI ritiene inutile ribadire ciò che già compare nell’art. 50 del Regolamento vigente e suggerisce di mettere “ove non vi sia una motivazione” levando “adeguata” perché la legge prevede solo la dicitura “motivazione”

Alle ore 11,25 entra il Consigliere Reato

PRESIDENTE a seguito della discussione, recepisce le ulteriori proposte di modifica e propone di ripresentare la proposta di deliberazione modificata in una prossima Commissione.



Alle ore 11,29, esaurito l’ordine del giorno, la Presidente dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 24-09-2010 ore 12:32
Ultima modifica 24-09-2010 ore 12:32
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