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VI Commissione - Verbale

Seduta del 23-06-2010 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maurizio Baratello, Gabriele Bazzaro, Pierantonio Belcaro, Sebastiano Bonzio, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso, Sebastiano Costalonga, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Alberto Mazzonetto, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Stefano Zecchi, Michele Zuin

 

Consiglieri presenti: Pierantonio Belcaro, Giampietro Capogrosso, Nicola Funari, Marco Gavagnin, Luigi Giordani, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Giorgio Reato (sostituisce Maurizio Baratello)

 

Altri presenti: Dell'Ateneo Veneto Michele Gottardi e Shaul Bassi, della Fondazione Querini Stampalia Marino Cortese, Enrico Zola, Marigusta Lazzari, Sara Bossi, della Fondazione Ugo e Olga Levi Giorgio Busetto, della Fondazione Giorgio Cini Emilio Quintè, dell' Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Antonio Danieli e Sandro G.Franchini.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione, sulla sostenibilità economica, dei seguenti Istituti e Fondazioni: Ateneo Veneto, Fondazione Querini Stampalia, Fondazione Ugo e Olga Levi, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Fondazione Giorgio Cini, in conseguenza alla manovra finanziaria del Governo e agli eventuali tagli da parte della Regione Veneto.

Verbale

Alle ore 10.21, il Presidente della VI Commissione Camilla Seibezzi, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, immediatamente porta i saluti del Sindaco e dell’Assessora Agostini (rappresentata in Commissione dalla sig.ra Marianna Bonsio) inizia le presentazioni dei vari rappresentanti delle Istituzioni e Fondazioni Culturali.

 

Danieli illustra le attività dell’Istituto Veneto di Scienza, Lettere ed Arti, mettendo in evidenza che l’attività si svolge sia in ambito locale, nazionale e internazionale. Precisa che l’attività dell’Istituto si esplica in varie direzioni dalla pubblicazione di dati scientifici, attività di ricerca, creazione e gestione di banche dati (ambientali, meteorologica), organizzazione di convegni. Prosegue sottolineando che una parte delle attività si occupa di Venezia e dei suoi problemi. Informa che l’istituto vive sostanzialmente sul fondo immobiliare Angelo Minich, inoltre recentemente c’è stata l’acquisizione del Palazzo Cavalli Franchetti (la nuova sede dedicata alla promozione culturale). Prosegue informando che si sta restaurando la sede dell’Istituto - Palazzo Loredan – precisando l’esistenza di una esposizione finanziaria che ovviamente ha ridotto il nostro bilancio del 20%, pertanto un taglio di centosessantamila euro creerà sicuramente dei seri problemi. Pone l’accento che prossimamente grazie ai tagli, alcune delle iniziative dell’Istituto rischiano di non essere realizzate (ad esempio la pubblicazione su dati climatici e monografici, il premio giornalistico “Istituto Veneto per Venezia” ). Chiede delucidazioni se a livello Ministeriale ci potranno essere ripensamenti in merito ai tagli predisposti. Ricordando che l’Istituto Veneto di Scienza, Lettere ed Arti, era già attivo sin dalla prima decade del 1800 ancora prima della formazione dello Stato Unitario Italiano, precisa che ora si pensa di trasformarlo in una Istituzione a livello Regionale.

 

Quintè illustra la struttura economico finanziaria della Fondazione Giorgio Cini, sottolineando che principalmente si basa su fondi privati, le risorse in linea generale vengono investite nel mantenimento dell’Isola di San Giorgio. Precisa che per farsi un’idea delle spese per la gestione e manutenzione solo la bolletta dell’ENEL ammonta a circa duecentosessantamila euro. Puntualizza che i tagli previsti andranno a ledere fondamentalmente i progetti culturali ed i servizi rivolti alla cittadinanza, pertanto è utile comprendere esattamente l’ammontare dei tagli che verranno effettuati.

 

Alle ore 10.40 entra Belcaro.


Gottardi, paragona il bilancio dell’ Ateneo Veneto alla bolletta dell’ENEL della Fondazione Cini. Precisa che l’Ateneo non ha proprietà particolari, ne lasciti ne patrimoni immobiliari, di proprietà c’è solo il Palazzo sede dell’Ateneo Veneto.Fa presente che per far funzionare l’organizzazione dell’Ateneo servono almeno centocinquantamila euro, attualmente il 5% provengono dal Comune, 10% dallo Stato, il 25% dalla Regione, poi ci sono le contribuzioni del soci. Illustra brevemente la storia dell’Ateneo Veneto sottolineando che è tra le istituzioni culturali più antiche di Venezia, nasce per mano napoleonica agli inizi del 1800. Prosegue, evidenziando che le attività dell’Ateneo si focalizzano prevalentemente sulla divulgazione scientifica. Informa che l’Ateneo nelle attività culturali di questi ultimi anni ha cercato di coinvolgere il più possibile i giovani della città, organizzando inoltre l’unico confronto tra Brunetta e Orsoni durante l’ultima compagna elettorale. Precisa inoltre che uno dei problemi delle istituzioni culturali veneziane, qui riunite, è una produzione culturale simile, senza una specificità accentuata e coordinata.


Busetto sottolinea che bisogna insistere nel coinvolgere i giovani nelle nostre attività culturali, quest’azione viene portata avanti ovviamente anche dalla Fondazione Levi. Prosegue evidenziando che la Fondazione ha un patrimonio immobiliare che assorbe notevoli risorse per la sua manutenzione. Precisa che la Fondazione organizza le attività di ricerca teorica con l'ascolto della musica studiata, una attività sicuramente più onerosa rispetto a quella fatta sulla carta, che costa ovviamente meno. Aggiunge che tra le attività della Fondazione c’è la catalogazione dei fondi musicali, con la relativa indagine storica sui vari temi. Prosegue nella descrizione della attività della Fondazione, indicando che l’ attività musicale fatta in Basilica di San Marco è stata supportata anche attraverso tecnologie di diffusione audio e video. Ribadisce che il patrimonio immobiliare delle Fondazione è molto decaduto e quindi intervenire attraverso una manutenzione straordinaria risulta molto costoso, pertanto si riteneva opportuno prendere in considerazione la possibilità di vendere due immobili per poter restaurare gli altri, la crisi del mercato immobiliare purtroppo non ci ha permesso di procedere in questa direzione. Sottolinea che la situazione di crisi finanziaria della Fondazione si trascinerà anche nei prossimi anni grazie all’azione dei tagli applicati dal Governo. Informa che la Fondazione, vista la situazione di crisi, sta cercando di tagliare i costi attraverso la riduzione del personale, con notevoli difficoltà visto già l’esiguo numero di personale presente. Pone l’attenzione sul finanziamento della Regione Veneto di circa centodiecimila euro per attuatore delle iniziative per la celebrazione del quarto centenario della morte dei musicisti Giovanni Matteo Asola (1524-1609) e Giovanni Croce (1557-1609), sottolineando che finanziamenti di questo tipo non permettono di organizzare dei calendari ad ampio spettro. Ritiene che la scelta di attingere dai finanziamenti su programmi specifici può produrre un controllo politico della manifestazioni culturali.

 

Alle ore 11.04 esce Funari e Reato.


Cortese, invita tutta la Commissione e l’Assessore a visitare la Fondazione Querini Stampalia auspicando di poter incontrare tutti nel ottobre p.v..Evidenzia che la Fondazione chiuderà per i prossimi 2 mesi proprio perché mancano i soldi per pagare le spese. Precisa che la Fondazione è la Biblioteca della Città Storica di Venezia ed è in vita dal 1869 per volontà della famiglia Querini, continua la descrizione della Fondazione ponendo l’attenzione su tre elementi caratterizzanti: la biblioteca, il museo e le attività culturali. Continua spiegando che i restauri del compendio di Carlo Scarpa continuano grazie ad un finanziamento regionale. Specifica che la Fondazione negli anni si è rinnovata altrimenti avrebbe inevitabilmente chiuso, anche grazie al progetto di riqualificazione che Mario Botta regalò alla Fondazione. Precisa che il bilancio della Fondazione per 1/3 è composto da finanziamenti erogati dagli enti pubblici per il resto da altre entrate provenienti anche dalle continue vendite del patrimonio immobiliare, azione questa che ovviamente non potrà continuare in eterno. Pone l’accento sui tagli del Governo che ammontano e circa cinquantamila euro che corrisponde a circa al 2% del bilancio della fondazione. Sottolinea che anche questa cifra comunque costituisce un problema per la Fondazione. Prosegue commentando i tagli fatti dal Governo ritenendo che questa azione non è solo finanziaria ma anche politica. Precisa che la chiusura della fondazione in questi prossimi 2 mesi era già stata decisa nel dicembre 2009, prima ancora che venissero effettuati i tagli del Governo, e quelli del Comune di Venezia.Afferma che la biblioteca Civica di Mestre riceve finanziamenti pari a quattro volte rispetto a quelli che riceviamo noi, questo fatto è sconcertante. Fa presente che le Istituzioni Culturali Veneziane stanno cercando di convergere le loro strategie, anche perché la cultura a Venezia da lavoro a più di seimila persone e produce un fatturato di circa duecentocinquantamilioni di euro, quindi è una realtà economica molto importante per la città.


Seibezzi evidenzia i concetti finora espressi dai vari rappresentanti delle istituzioni culturali presenti, sottolineando inoltre l’importanza dell’ azione di conservazione del patrimonio culturale che queste istituzioni fanno continuamente. Ribadisce l’idea che la cultura possa essere il perno per un possibile volano economico per la Città di Venezia. Pone l’attenzione su come queste Istituzioni/Fondazioni culturali producano cultura con un esiguo numero di addetti ( vedi ad esempio l’ Ateneo Veneto e la Fondazione Ugo e Olga Levi).Sottolinea come in Italia gli investimenti sulla cultura siano pari a lo 0,27%, mentre le sue potenzialità potrebbero essere come quelle di un’industria automobilistica. Auspica ed invita i Consiglieri Comunali ad attivarsi e farsi carico delle problematiche fino ad ora trattate.


Danieli propone di organizzare un Web Channel gratuito da utilizzare come contenitore/distributore delle varie produzioni culturali, il Comune attraverso Venis potrebbe essere coinvolto nel progetto.


Alle ore 11.04 entra Reato.


Tagliapietra ringrazia i presenti e sottolinea la sua volontà di occuparsi del problema. Propone ai presenti di produrre un documento di protesta nei confronti del Presidente Berlusconi e il Ministro Bondi. Pone l’accento sul finanziamento che attualmente avviene solo se i progetti culturali trattano argomenti caratteristici di una cultura federalista.


Capogrosso ringrazia i presenti e evidenzia che questa situazione ci obbliga a fare alcune riflessioni sulle scelte fatte dal Governo in merito ai tagli .Conviene con Cortese sulla natura politica e non economica dei tagli effettuati dal Governo. Precisa che purtroppo i tagli fatti dal Comune nei confronti della Fondazione Querini Stampalia non hanno natura politica ma meramente economica. Propone una riflessione sulla collaborazione da organizzare tra i vari enti per recuperare e limitare i costi, inoltre ritiene che in Venezia ci sia una buona offerta culturale che però raggiunge poche persone, bisogna cogliere l’opportunità di organizzare metodologie e azioni più incisive e diffuse, l’utilizzo di internet ovviamente può essere un’opportunità.


Scaramuzza ringrazia la Presidente Seibezzi per aver iniziato i lavori della Commissione VI con questa audizione. Ascoltare direttamente le problematiche che questi Enti Culturali ci permette di chiarire le idee sulla questione dei tagli alla cultura. Propone che in questi momenti di difficoltà la classe dirigente dovrebbe organizzarsi per salvaguardare la Cultura e le sue Istituzioni. Precisa che nella politica dei tagli comunque ci dovrebbero essere dei criteri, considerato il fatto che le Istituzioni Culturali spesso promuovono azioni sussidiarie a quelle degli Enti Locali.


Alle ore 11.52 esce Lazzaro.


Locatelli ringrazia tutti i presenti e auspica che questa Commissione sia un punto di partenza per una costruttiva azione nei confronti della produzione culturale a Venezia. Sottolinea che in Venezia la Cultura si respira quotidianamente. Concorda sulle difficoltà economiche che gli Enti Culturali stanno vivendo. Propone di iniziare ad affrontare il problema attraverso una efficace azione comunicativa di divulgazione della produzione culturale, una costruzione di un sistema collaborativo che minimizzi la parcellizzazione delle risorse e degli sforzi effettuati. Auspica che si sviluppi una programmazione unitaria di azioni locali ma anche internazionali ed in fine concorda sulla valorizzazione di Internet come mezzo di divulgazione.

 
Gavagnin legge una poesia del Ministro Bondi, commenta l’azione del Ministro precisando che la cultura è evidentemente presa di mira con un progetto dall’accezione politica mirata. Propone di mettere in streaming la produzione culturale, sottolineando che questa azione non è poi così complicata come si pensa, anzi estremamente semplice.


Bossi precisa che sull’internazionalizzazione della produzione culturale si deve porre attenzione all’uso della lingua inglese per poter giungere ad un numero sempre maggiore di persone. Concorda e sottolinea che la Cultura ha le caratteristiche per poter sviluppare ricchezza pari a quella industriale.


R.Scarpa evidenzia la sua preoccupazione sul Bilancio Comunale e sulla vendita del patrimonio immobiliare fatta dal Comune di Venezia e dagli Istituti qui rappresentati. Conviene che i tagli governativi hanno natura politica e il Comune non è in grado di affrontare questa situazione di crisi economica. Precisa che si deve andare al più presto ad un riordino del Bilancio Comunale per trovare le risorse anche per la cultura, l’attuale situazione del Bilancio è nata anni fa e quindi ci si deve impegnare per cambiare questa tendenza.


Seibezzi sintetizza e introduce il progetto Venice Connected e dello Streaming, riferendosi anche alla Fenicechannel. Sottolinea che la tecnologia deve essere sempre a nostro servizio e non il contrario, bisogna comprendere che la cultura non deve essere sempre associata ai costi ma a delle opportunità. Auspica che la Commissione VI sia un punto di riferimento tenendo sempre presente l’indirizzo del mandato del Sindaco. Afferma concludendo che l’amministrazione Comunale ha l’intenzione di agire e che quindi la Presidente si confronterà al più presto con l'Assessore Gianfranco Bettin in relazione alla delega alla cittadinanza digitale per verificare la possibile costituzione di una piattaforma (venice connected) di trasmissione in streaming dello svolgimento delle diverse conferenze ed iniziative culturali che si tengono in città; tale prospettiva potrebbe dare spessore e rinforzare l'immagine di Venezia quale centro di produzione culturale permanente, in modo tale da poter attrarre un turismo d'eccezione e favorire un processo democratico di partecipazione culturale andando oltre e completando l'offerta già esistente dell'acquisto dei biglietti on-line, per le diverse manifestazioni.

Alle ore 12.15 il Presidente della VI Commissione Consiliare Camilla Seibezzi, in assenza di altre richieste d’intervento, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 04-08-2010 ore 15:04
Ultima modifica 04-08-2010 ore 15:04
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