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XI Commissione - Verbale

Seduta del 16-06-2010 ore 14:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Valerio Lastrucci, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Andrea Renesto, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Domenico Ticozzi, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Stefano Zecchi

 

Consiglieri presenti: Gabriele Bazzaro, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Cesare Campa, Bruno Centanini, Saverio Centenaro, Sebastiano Costalonga, Marco Gavagnin, Giovanni Giusto, Valerio Lastrucci, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Luca Rizzi, Emanuele Rosteghin, Gabriele Scaramuzza, Renzo Scarpa, Camilla Seibezzi, Davide Tagliapietra, Gianluca Trabucco, Simone Venturini, Alessandro Vianello, Giacomo Guzzo (sostituisce Andrea Renesto), Giorgio Reato (sostituisce Carlo Pagan)

 

Altri presenti: Assessore Andrea Ferrazzi, Direttore Elvio Pozzana, Presidente della Consulta per la scuola e l'istruzione Roberto Sintini

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione dell'assessore Ferrazzi sui servizi all'infanzia erogati dal Comune di Venezia

Verbale

Alle ore 14.40 il presidente Scaramuzza, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta introduce l’argomento in discussione precisando che gli elementi che verranno portati a conoscenza dei commissari riguardano non solo i servizi erogati direttamente dal Comune ma anche quelli derivanti dalle strutture terze coinvolte nel settore. Dà quindi la parola all’assessore Ferrazzi.

FERRAZZI dichiara che è sua intenzione continuare gli incontri conoscitivi con la commissione sui vari aspetti dell’attività dell’assessorato. I servizi per l’infanzia sono gestiti dal Comune, dallo Stato e da istituzioni non convenzionate ma che ricevono contributi dall’Amministrazione comunale. Si è costituita così una rete integrata tra le scuole. L’associazione La Fontaine della Curia serve da supporto alla rete delle scuole cattoliche e per migliorare i rapporti tra strutture ed il servizio erogato; la domanda di posti per le scuole materne avrà risposta esauriente anche se l’offerta non corrisponde esattamente alla localizzazione delle richieste soprattutto a Mestre centro e Carpenedo Bissuola; la situazione quindi deve essere pianificata con cura. Ricorda che ci sarebbe l’obbiettivo di offrire almeno il 33% di risposta alla domanda potenziale di posti negli asili nido; la media nazionale è del 6% con grandi differenze tra il nord ed il sud dell’Italia, il Veneto raggiunge il 10,2 mentre il Comune di Venezia offre il 25% di copertura ed il nord Europa raggiunge invece il 40%.
La retta pagata al Comune di Venezia è tra le più basse in assoluto ed il costo per singolo bambino raggiunge circa 13000 euro all’anno di cui 1000 sono coperti dal contributo regionale, 2000 sono pagati dalle famiglie e 10000 sono erogati dall’Amministrazione. Per gli asili nido l’obbiettivo è di migliorare l’offerta quantitativa dei posti già dal prossimo Settembre mentre per le rette bisogna valutare se aumentarle.

CAMPA dichiara che i dati consegnati sono molto interessanti, ricorda che il Comune penalizza chi non presenta la dichiarazione Isee, conviene nella necessità di rivedere l’entità delle rette e comunque bisogna considerare se il comune può continuare a spendere 10000 euro a bambino. Chiede se si è a conoscenza della composizione sociale delle domande presentate.

RIZZI prende atto del dato espresso dall’assessore e chiede se è stata fatta un’analisi delle tipologie delle esenzioni, da quali fondi il Comune eroga i pagamenti ed infine come si calcola la domanda potenziale.

COSTALONGA conviene sulla necessità di metter mano al regolamento per adattarlo all’evoluzione della domanda, domanda quanti controlli sono stati eseguiti e quali risultati abbiano dato. Altro punto importante da analizzare è la manutenzione degli edifici che ospitano le scuole.
Alle ore 15.15 entrano i consiglieri Guzzo e Borghello.

SEIBEZZI chiede quale domanda rimane inevasa.

BONZIO concorda per la revisione del regolamento, bisogna fare il possibile per l’estensione dei diritti delle donne anche lavoratrici. Sull’entità delle rette bisogna decidere quale metono introdurre per la definizione degli importi.

CENTANINI ritiene importate che vengano illustrati dei dati sempre più affinati, come si intende rispondere alle esigenze e quante risorse è necessario mettere in campo per soddisfare la domanda, suggerisce l’introduzione di strumenti diversi e forse complementari all’Isee per la definizione delle rette.

TRABUCCO afferma che con la presentazione dell’Isee avviene automaticamente una riduzione della retta, prende atto che comunque il massimo deliberato dal Comune è sempre tra gli importi più bassi del Veneto. Il funzionamento delle scuole materne e degli asili nido rappresenta un aiuto reale alle famiglie e chiede quale sia il rapporto numerico tra operatori e bambini.

BORGHELLO dichiara che ci sarà molto da discutere su questo settore soprattutto perché vengono a mancare i contributi dello Stato. Evidentemente è necessario lavorare per garantire il servizio e possibilmente aumentarlo senza intaccare gli importi delle rette; accoglie con favore il coordinamento messo in atto dall’assessorato tra i vari enti che operano in questa parte del settore scuola. Rende noto che in questi giorni molti cittadini e rappresentanti degli organi scolastici si rivolgono al Comune per chiede aiuto per il mantenimento delle loro realtà, si sta anche presentando l’esigenza di effettuare degli importanti lavori di manutenzione su alcuni edifici scolastici ed invita la giunta a predisporre dei programmi per attutire i possibili disagi alle famiglie ed ai bambini.
Alle ore 15.35 escono i consiglieri Bazzaro e Gavagnin.

POZZANA spiega che c’è una nuova realtà. La scuola dell’infanzia eroga un’offerta superiore alla domanda che significa che il sistema comunale è diventato polo di attrazione dalle realtà vicine; per questo grado scolastico il Comune ed i privati svolgono una funzione di surroga dei servizi che dovrebbe erogare lo Stato; in questo momento è il Comune che come detto prima coinvolge i privati nelle gestioni ma se vengono a mancare i contributi la situazione sicuramente precipita; sembra che tutti i bambini della regione Veneto frequentino la scuola dell’infanzia. Dal 2000 esistono anche gli asili nido privati ed in Comune sono già stati creati 528 posti, sono stati attivati anche altri servizi come gli spazi cuccioli che svolgono l’attività per 5 ore al giorno senza erogare i pasti. Per le modifiche al regolamento chiede attenzione all’obbiettivo da raggiungere per non smontare l’equilibrio che si è raggiunto con quello in vigore. I controlli previsti vengono effettuati uno su ogni 10 domande con Isee 0 e su quelle verosimilmente false, si possono incrociare le banche dati dell’Inps e l’anagrafe dei cittadini residenti e delle proprietà immobiliari. Ripete che i 1200 posti del Comune di Venezia ed i 500 privati “fanno sistema”. La qualità del servizio erogato è molto buona perché tutte le scuole presentano dei progetti educativi o meglio dei progetti di offerta formativa sin dai nidi. Gli operatori vengono assegnati 1 per ogni 6 lattanti più un supplente più 1 operatore per i nidi con 60 bambini mentre il personale non insegnante è fornito da Ames con un apposito contratto.
Alle ore 15.55 esce il consigliere Vianello.

FERRAZZI dichiara che è sua volontà ricostruire il programma triennale dei lavori perché le manutenzioni oggi sono finanziate dalle alienazioni e domani si vuole che siano programmate con l’accensione di appositi muti.

CAMPA considera importante avere i dati dell’attività, se si aumenta il servizio quale domanda verrà soddisfatta, importante è conoscere quale spesa sopporti il Comune per gli interventi verso gli asili privati e comunque ritiene che ci sia un divario troppo grande tra quanto si paga per avere un posto nell’asilo comunale e quanto costa un posto nel nido privato.

POZZANA risponde ad una domanda posta dai consiglieri precisando che la domanda potenziale è individuata esclusivamente dall’età dei bambini e non è attendibile anche perché prevede l’entrata negli asili nido sin dai 3 mesi.

Alle ore 16.00 il presidente Scaramuzza dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 02-07-2010 ore 10:51
Ultima modifica 02-07-2010 ore 10:51
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