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Partito Democratico - Mozione nr. d'ordine 2195

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
2195 141 02/12/2013 Claudio Borghello
 
Ed altri
02/12/2013

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare14-01-2014Leggi
esito17-12-2013Leggi

 

Venezia, 2 dicembre 2013
nr. ordine 2195
n p.g. 141
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: Servizio di assistenza tutelare

 

Il Consiglio Comunale, nel sottolineare che con determinazione n. DD 1690 del 2/10/2013, la Direzione Politiche Sociali Partecipative e dell’Accoglienza ha prorogato l’appalto in essere del Servizio di Assistenza Tutelare, Servizio per l'Integrazione Scolastica, Sociale e di continuità assistenziale, Servizio Educativo Domiciliare per mesi 6, ovvero fino al 31/3/2014:
- dà atto dell’ampia e articolata documentazione ricevuta in riferimento al mandato assegnato dal Consiglio medesimo (mozione del 12/7/2012 collegata al Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012) finalizzato in particolare alla riqualificazione del servizio di assistenza tutelare e alla individuazione di modalità organizzative diverse dall’appalto volte al superamento di tutti quegli elementi che determinano assetti caratterizzati da precarietà e instabilità;
- ribadisce la scelta della domiciliarietà, scelta che ha contraddistinto, nel corso degli anni, le politiche del Comune di Venezia nella sua unicità in ordine alle risorse impiegate e alla loro articolazione;
- evidenzia l’operato di quanti nei Servizi si prendono cura delle persone in perdita di autonomia nella situazione più complessa quale è quella costituita dal domicilio;
- esprime preoccupazione rispetto alla scelta della Regione Veneto di istituire le Impegnative di Cure Domiciliari di cui va analizzato e valutato l’impatto in relazione ai singoli, ai nuovi scenari proposti e la compatibilità con le politiche del nostro Comune.


Tutto ciò premesso, impegna la Giunta e, per suo tramite, la Direzione competente a:


1 richiedere, dando atto della disponibilità espressa dalle IPAB, il progetto di gestione inerente il servizio di assistenza tutelare nei termini e assetti ritenuti più efficaci ed efficienti con il vincolo che il soggetto gestore sia unico per le motivazioni contenute nelle ampie relazione ricevute;
2 adeguare il regolamento n. 66/2011 in riferimento alle nuove modalità di erogazione ovvero all’introduzione del buono servizio, fermo restando il mantenimento in capo alla Direzione della titolarità del servizio con particolare riferimento all’analisi dei bisogni, alla predisposizione del PAI e alla conseguente quantificazione del titolo di acquisto;
3 verificare la volontà e la possibilità di collaborazione con l’Azienda ULSS nei termini di costruzione congiunta di un progetto pilota da sottoporre alla Regione Veneto in quanto dà attuazione e promozione degli aspetti innovativi delle politiche regionali (utilizzo dei Centri Servizi e in particolare delle IPAB);
4 ricercare e promuovere l’adesione dei Comuni sottoscrittori dell’”Accordo di Programma per la gestione associata delle funzioni sociali dei Comuni afferenti all’ambito dell’AULSS 12”;
5 predisporre l’atto di revoca di cui alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 30 del 2/4/2012 “Approvazione regolamento di compartecipazione alla spesa del servizio di assistenza tutelare”;
6 predisporre separatamente i capitolati di appalto del “Servizio per l'Integrazione Scolastica, Sociale e di continuità assistenziale” e del “Servizio Educativo Domiciliare” evidenziando le specificità e le professionalità richieste.
7 valutando che per la complessità degli adempimenti e delle procedure necessarie per l’avvio del servizio di assistenza tutelare con l’introduzione del buono servizio, come evidenziato anche nella documentazione fornita al Consiglio Comunale, sono necessari almeno sei mesi dall’assunzione della decisione, autorizzare la Direzione a prorogare l’attuale appalto per ulteriori mesi due;
Impegna altresì il preposto Assessore e la Giunta Comunale a:
1 relazionare al Consiglio sugli stati di avanzamento relativi a tutti i procedimenti succitati, nonché sugli esiti dei rapporti tra istituzioni quali l’Azienda AULSS e la Regione e far conoscere gli eventuali atti prodotti;
2 mantenere le risorse utili a consentire una stabilità complessiva del servizio di cui trattasi;
3 ricollocare il servizio di assistenza tutelare nell’ambito del sistema domiciliarietà esplicitandone i contenuti di professionalità, di flessibilità e di qualità che consentono di assistere nella propria casa le persone in grave perdita di autonomia, con particolare riferimento al ruolo degli operatori socio sanitari.

 

Claudio Borghello

Ed altri

 
 
Pubblicata il 02-12-2013 ore 10:50
Ultima modifica 02-12-2013 ore 10:50
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