Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Gruppi consiliari > Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea > Consiglieri comunali > Sebastiano Bonzio > Archivio atti > Mozione nr. d'ordine 770
Contenuti della pagina

Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea - Mozione nr. d'ordine 770

Logo Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
770 107 22/08/2011 Sebastiano Bonzio
 
24/08/2011

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro31-05-2012Leggi

 

Venezia, 22 agosto 2011
nr. ordine 770
n p.g. 107
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: Salviamo il giorno della Liberazione, il giorno del Lavoro, il giorno della Repubblica: salviamo la storia del nostro paese

 

Premesso che

nel Decreto legge in materia economica, emanato dal Consiglio dei Ministri, è prevista una norma con la quale si vorrebbe modificare la collocazione temporale di tre festività civili e laiche (fra l’altro, le uniche) per spostarla in un altro giorno (venerdì o lunedì) o per accorparla con la domenica.

In un provvedimento iniquo che va contrastato con forza, si colloca così anche una norma che colpisce l’identità e la storia del nostro Paese, ne indebolisce la memoria e rappresenta un grave limite per il futuro.

Le ricorrenze civili vanno celebrate con attenzione e rispetto, perché parlano a tutti, alla ragione stessa del nostro stare insieme, e perché i valori che esse affermano non siano ridotti ad un momento residuale.

Considerato che

Il ricordo della Liberazione del nostro Paese da una dittatura feroce e sanguinaria; la celebrazione del Lavoro come strumento di dignità per milioni di donne e uomini che con la loro intelligenza e fatica consentono al Paese di progredire; la celebrazione del passaggio alla Repubblica parlamentare sono tappe fondamentali che non intendiamo consentire vengano cancellate.

Per altro, mentre irrisorio è il beneficio economico per lo Stato che ne deriverebbe i costi civili sul versante della memoria e dell’identità sarebbero, se la norma venisse confermata, di gran lunga maggiori, senza considerare il danno al comparto turistico per il venir meno dei cosiddetti ponti primaverili, stimato in 6 miliardi di euro da Federalberghi.

Inoltre che, è sufficiente un confronto con altre situazione per vedere come l’Italia è un Paese che ha un numero contenuto di festività civili e come in altri Paesi le ricorrenze civili siano celebrate e custodite con attenzione.

Appare necessario che Venezia, le cui radici che affondano nell’epopea resistenziale, culla della più avanzata cultura del lavoro e dei diritti, città che si espresse a stragrande maggioranza per la Repubblica il 2 giugno del 1946 (403.424 sì contro 252.346 no), si faccia carico di dichiarare la propria contrarietà a questa previsione e di farla dichiarare al maggior numero di città possibile: tante sono le gravi conseguenze dei contenuti del Decreto legge n° 118, quella che riguarda le festività civili non è da meno.

Tutto ciò premesso e considerato,

il Consiglio comunale invita il Sindaco, massimo rappresentante della comunità cittadina:

ad esprimere al Governo e al Parlamento la massima contrarietà alla norma con la quale si vorrebbe modificare la collocazione temporale di tre festività civili e laiche (fra l’altro, le uniche) per spostarla in un altro giorno (venerdì o lunedì) o per accorparla con la domenica;

a promuovere ed ospitare presso tutti gli uffici dell’Amministrazione la Petizione promossa dalla CGIL contro questa ipotesi.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 22-08-2011 ore 09:26
Ultima modifica 22-08-2011 ore 09:26
Stampa