nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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606 | 56 | 29/04/2011 | Sebastiano Bonzio |
02/05/2011 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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ritiro | 08-11-2011 | Leggi |
Venezia, 29 aprile 2011
nr. ordine 606
n p.g. 56
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Sciagurata decisione di bombardare la Libia: il Consiglio Comunale dice NO ALLA GUERRA! Prodigarsi solo per fornire assistenza, solidarietà e supporto umanitario alla popolazione civile
Il Consiglio Comunale di Venezia
Premesso che:
Contrariamente a quanto finora sostenuto e rinnegando quanto affermato in occasione del voto parlamentare sulla missione in Libia, Berlusconi ha deciso di far bombardare la Libia dai nostri caccia;
Tutto questo avviene ancora una volta in violazione della legalità e in spregio della Costituzione, che all’art. 11 recita: "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali";
La decisione è stata presa da Berlusconi senza un preventivo confronto e un voto in Parlamento. Solo il Capo dello Stato, previa deliberazione delle Camere, può decidere una dichiarazione di guerra e solo per mere ragioni difensive.
Bombardare una nazione non può essere considerato uno “sviluppo naturale delle decisioni Onu” né “costituzionalmente corretto” e questo non è mai stato autorizzato o avallato dalle Nazioni Unite, né il nostro Parlamento ha mai approvato alcun documento in cui è scritto di fare guerra ad un’altra nazione;
Berlusconi si è assunto la grave responsabilita' politica, morale e istituzionale di trasformare una missione che sulla carta doveva essere solo umanitaria in una dichiarazione di guerra con conseguenze nefaste per i civili libici.
Il rischio per l’Italia è quello di ritrovarsi in sciagurati scenari di guerra in Libia come è già successo in Afghanistan;
Queste decisioni dimostrano la subalternità del nostro Paese ai capricci e ai sogni egemonici della Francia del presidente Sarkozy;
In Libia c’è una guerra civile e l`Italia dovrebbe intevenire per fornire assistenza, solidarietà e supporto umanitario alla popolazione civile;
Considerato che:
IL VIA LIBERA AI BOMBARDAMENTI IN LIBIA COSTITUISCE UNA DECISIONE GRAVISSIMA E INACCETTABILE;
Trasmette questo messaggio contro la guerra al Presidente della Repubblica, al Governo e al Parlamento;
Impegna il Sindaco a farsi urgentemente parte attiva al livello nazionale per scongiurare l’entrata in guerra del nostro Paese.
Sebastiano Bonzio
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