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Liga Veneta Lega Nord Padania - Mozione nr. d'ordine 352

Logo Liga Veneta Lega Nord Padania Alberto Mazzonetto
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
352 89 03/12/2010 Alberto Mazzonetto
 
Bazzaro Gabriele
Giusto Giovanni
Vianello Alessandro
03/12/2010

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito16-02-2012Leggi

 

Venezia, 3 dicembre 2010
nr. ordine 352
n p.g. 89
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


e per conoscenza

Ai Presidenti delle Municipalità

 

Oggetto: Mozione a favore dello Stato di Israele.

 

Premesso che


- Il nuovo filoislamismo progressista diviene un trampolino di lancio per una nuova giudeofobia, mentre si rispolverano, in chiave filoislamica, vecchie tesi antiebraiche come sostiene Alexandre del Valle (Geopolitico);


- L’antisemitismo del passato si basava sul postulato che gli Ebrei, popolo senza uno Stato, fossero la causa dei mali del mondo intero e fossero incapaci di patriottismo. Il popolo errante era maledetto e complottava contro le Nazioni e le religioni degli altri ora si va alla sostituzione della Memoria introducendo una nuova giudeofobia islamizzata e “progressista”;


- La giudeofobia moderna, cosidetta ”antirazzista”, “progressista”, filopalestinese, si fonda invece su un postulato inverso: lo Stato ebraico è la quintessenza del Male nazionale;


- Secondo l’opinione internazionalista, marxista e terzomondista, concepita per delegittimare il principio di nazione in virtù di una rivoluzione permanente e destinata a edificare società senza classi e senza frontiere, «gli Ebrei» non sono «buone vittime» se non in quanto «diaspora apolide» («l’Ebreo errante» universale);


- Ma da quando i figli d’Israele, una volta imparata la lezione della Shoah, hanno costruito il loro stato contando solo sulle proprie forze per sopravvivere, rifiutando la strumentalizzazione della loro sofferenza da parte dei nemici della nazione e essendo solidali con Israele, lo Stato degli ebrei appare ovviamente come il peggiore tra gli Stati. In questo modo, Israele è diventato per motivi profondi e ideologici «l’Ebreo tra gli Stati», lo stato paria, tra tutti il peggiore. Un simile ribaltamento dell’enunciato giudeofobo spiega i paragoni sanguinari tra Israele e le SS, il nazismo, la «nuova Shoah palestinese» (nakbah) espressi dalla sinistra filopalestinese europea e dai suoi alleati rossi, verdi e neri antisionisti;


- Secondo questa nuova giudeofobia, il male israeliano si basa sul seguente sillogismo: se l’Olocausto fosse strumentalizzato dalla sinistra per screditare lo Stato nazione occidentale, così come il nazismo, lo Stato d’Israele lo riabiliterebbe; quindi è necessario distruggerlo nazificando gli ebrei i quali «sterminano i palestinesi» che sono senza uno Stato;


- Il dolore transnazionale (Umma islamica) di questi ultimi rappresenta il nuovo vettore di discredito dello Stato-nazione occidentale. Israele, per smettere di essere la prova, attraverso l’Olocausto, dell’essenza malefica della Nazione, è diventato automaticamente lo Stato nazifascista; la nuova prova, attraverso l’Olocausto degli arabi, della perversità della nazione, di cui i rossi sognano di struggere ogni frontiera a cominciare da quelle delle democrazie occidentali;


- Per questo la sinistra terzomondista europea non può perdonare il «ritorno nazionale» (alyah) del popolo ebraico nella sua terra d’origine, poiché gli Israeliti avevano commesso l’inespiabile peccato di impedire il recupero della loro Memoria dolorosa, ormai «nazionalizzata» e conservata in Israele (yad vashem). Così, l’ibrida vulgata del terzomondismo islamo-sinistrorso ha potuto, attraverso un’incredibile sostituzione di ruoli, fissare nelle coscienze la rappresentazione ribaltata del nuovo Davide arabo-islamizzato che sfida valorosamente il Golia sionista nazificato. In questo modo i «veri ebrei», ossia il Popolo-Vittima, sono gli arabi-musulmani e i «veri nazisti» sono gli israeliani;


- In Francia, il filosofo freudiano-maoista Alain Badiou,dice che bisognerebbe “dimenticare l’Olocausto» per poter “risolvere il problema del Medio Oriente”. E denuncia la «sacralizzazione linguistica» del termine «ebreo» …. Per lui, il cattivo Ebreo sarebbe quello che ”sostiene i capitalisti-dominanti” e gli imperialisti americano-sionisti”;


- Il No Global francese, il leader trotzkista-ecologista anti-Mc Donald’s diventato europarlamentare José Bové, affermò nel 2005 che la campagna condotta dal governo Sharon contro il terrorismo palestinese si avvicina «agli atti commessi dai nazisti» durante la seconda guerra mondiale; È in base a questo nuovo internazionalismo anti-giudaico-cristiano (poiché le nazioni non-occidentali, anche dittatoriali, sono di per sé legittime) che si spiega il silenzio delle autorità politiche e mediatico-intellettuali europee di fronte alla nuova giudeofobia islamica manifestatasi, in particolare, in Francia e in Belgio, questi ultimi anni, negli attacchi alle sinagoghe, nelle aggressioni contro proprietà ebraiche, ebrei ecc.;


- L’Europa di Monaco del ’38 è ancora più muta di fronte allo scatenarsi della nuova giudeofobia e al negazionismo che si sono impadroniti del mondo islamico da una ventina di anni. Le tracce del loro totalitarismo e del loro odio si manifestano ora fin dentro le Nazioni Unite, a Durban nel 2001 e anche nel 2009 (Durban II vedi infra), durante i grandi summit internazionali, alla sotto-commissione per i diritti dell’Uomo di Ginevra oppure alle riunioni della potente Conferenza Islamica (OCI) a Jeddah, mascherate da «reazioni alle caricature di Maometto» pubblicate in Danimarca o all’«islamofobia occidentale» e israeliana;


- Banalizzazione della giudeofobia in Europa e all’ONU: Atto fondante del nuovo fronte giudeofobo e antisraeliano terzomondista e antioccidentale è stata la Conferenza mondiale dell’ONU «Contro il razzismo, la xenofobia e la schiavitù», tenutasi a Durban dal 28 agosto al 7 settembre 2001. In occasione di quell’incredibile evento, l’Occidente e Israele sono stati oggetto degli attacchi più violenti mai formulati alle Nazioni Unite e mascherati da lotta alla schiavitù e al colonialismo; nuove vesti progressiste ed esotiche dell’attuale totalitarismo giudeofobo e antioccidentale. Sotto la pressione dei paesi della Conferenza Islamica (OCI), dell’Africa nera e dell’America latina, ma anche delle innumerevoli «associazioni» di sinistra presenti nel mondo intero, una Conferenza che mirava a “lottare contro il razzismo” è stata trasformata in un vero tribunale giudeofobo e antisraeliano, dove è stato denunciato solo il «razzismo sionista» ma taciute le altre forme di razzismo e di antisemitismo in terra d’islam. che viene liberamente venduto negli stand degli avvocati della Lega Araba. La Conferenza di Durban si è trasformata in un forum per il razzismo. Numerosi Stati hanno tentato di minimizzare o di eliminare ogni riferimento all’Olocausto, di ridefinire o ignorare l’antisemitismo». Riferimenti ai Protocolli dei Savi di Sion, al Mein Kampf, minacce fisiche contro gli ebrei, insulti e inviti al boicottaggio di tutto quello che rinviava ad Israele e agli ebrei ecc. Inoltre, per “provare” il “razzismo di Israele, gli organizzatori di Durban I hanno preteso che la risoluzione 3379 dell’ONU (1975) –che parificava sionismo e razzismo, successivamente annullata- venisse ristabilita, trasformando Israele in un insuperabile orizzonte del Male e dell’offesa suprema. La mozione dell’ONU del 1975 è servita da fondamento per considerare il “sionismo una forma di razzismo”. La conclusione politica è stata immediata: sionismo=nazismo e antisionismo=antirazzismo, promuovendo a progressisiti, emancipati e illuministi i sostenitori della scomparsa dello Stato ebraico d’Israele». Durante il discorso di chiusura pronunciato dal dittatore comunista Fidel Castro, agli intramontabili slogan di «Palestina libera» si accompagnavano quelli di «Morte agli ebrei». Circolavano volantini anonimi con l’immagine di Hitler e la scritta: «E se avesse vinto? Non ci sarebbe stato né Israele né il sangue palestinese versato»;


- L’islamofilia e l’antisionismo radicali della Sinistra italiana ed europea.. Daniela Santus, docente di Geografia Culturale presso l’Università di Torino, ha perfettamente descritto il nuovo fenomeno di avvicinamento tra l’estrema sinistra italiana, i movimenti comunisti o No Global e quelli antisemiti o islamisti pro-palestinesi. Un fenomeno di leggitimazione e di banalizzazione di un nuovo antisemitismo in funzione pro-palestinese o antisionista radicale che ha sedotto anche una parte dei No Global e un numero impressionante di giovani studenti. Come lo osserviamo nelle università italiane e europee, molti alunni accecati da questa propaganda di odio anti-israeliano non esitano più a schierarsi apertamente a favore dei movimenti palestinesi terroristi;


- Questa Sinistra pro-pelstinese ed antisionista che pretende sempre essere “antirazzista” attribuisce a Israele una parte dei simboli negativi solitamente inerenti alla propaganda anti-ebrea ed anti-giudaica;


- Alcuni eventi occorsi da qualche anno sono particolarmente preoccupanti e dimostrano la progressione e la banalizzazione dell’ideologia dell’odio anti-israeliano e giudeofobo;


- Ricordiamo gli intellettuali di sinistra in prima fila durante le dimostrazioni e petizioni per il boicottaggio d’Israele e della Fiera del Libro. Ricordiamo le bandiere delle Brigate Ebraïche bruciate il 25 aprile 2007 e i rappresentanti dei Comunisti Italiani del Piemonte “indignati” dalla “presenza d’Israele invitata al Salone del Libro ». In concomitanza con la manifestazione del “Forum Palestina” in cui si bruciarono le bandiere israeliane ed americane per protestare contro gli incidenti a Gaza;


- ricordiamo che l’Onorevole Oliviero Diliberto (comunisti Italiani), che vantava una antica amicizia con il leader del movimento terrorista libanese Hezbollah, ferocemente anti-ebreo e antisionista, Hassan Nasrallah, invio’ a Beirut nella sede dei miliziani sciiti il responsabile esteri del partito, Jacopo Venier, collo scopo di mostrare che i Comunisti Italiani erano più vicini ad Hezbollah del ministro degli Esteri stesso e che rappresentavano l’ala più intransigentemente favorevole ai gruppi armati libanesi aiutati dalla Siria e dall’Iran totalitari… Ricordiamo anche l’onorevole Diliberto in capofila di un corteo nel quale furono ancora bruciate le bandiere israeliane;


- ricordiamo che in novembre del 2006, Massimo D’Alema (PD, ex-Ministro degli Affari Esteri) è andato a Beirut a passeggiare nel quartiere sciita sottobraccio con il rappresentante di Hezbollah. D’Alema si mostro’ seduto con la keffiah palestinese accanto a Hilarion Capucci, il vescovo ausiliare d’Antioche des Melkites ed Archivescovo titolare di Cesaro, il quale era stato arrestato dagli Israeliani mentre trasportava armi (fu liberato su richiesta di Paolo VI). Infine, va ricordato che Franco Giordano, segretario di Rifondazione Comunista, chiese pubblicamente il ritiro dei soldati da Kabul ed il loro invio in Libano, per bloccare le truppe dello stato ebraico attestate lungo il confine libanese, come se la protezione di Hezbollah contro Israele sarebbe una missione più importante della lotta ai Talebani afghani ultra fondamentalisti e legati a Al Qaïda…


In Italia, l’istigatore antisemita cattolico Maurizio Blondet, che sviluppa le stesse tesi di quelle espresse da Radio Islam e Ahmed Rami in Svezia, ha conosciuto anch’egli una popolarità trasversale rosso-bruno-verde sul web dopo essersi specializzato nella negazione dell’11 settembre e nella tesi del «complotto giudaico-massonico».

Tutto ciò premesso

Il consiglio comunale di Venezia

- Bandisce ogni forma di razzismo, di demonizzazione, di negazionismo sia nei
riguardi del popolo palestinese sia nei riguardi del popolo israeliano;

- Riconosce la legittimità dello stato d’Israele quanto di quello della Palestina;

- Auspica che la pacifica convivenza , la tolleranza e la pace caratterizzino i futuri
rapporti tra i due popoli.

 

Alberto Mazzonetto

Bazzaro Gabriele
Giusto Giovanni
Vianello Alessandro

 
  1. Alberto Mazzonetto
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 03-12-2010 ore 12:28
Ultima modifica 03-12-2010 ore 12:28
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