nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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104 | 30 | 24/06/2010 | Sebastiano Costalonga |
24/06/2010 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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esito | 22-09-2010 | Leggi |
Venezia, 24 giugno 2010
nr. ordine 104
n p.g. 30
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: PRO SOFTWARE LIBERO
CONSIDERATO
che il software proprietario ed i formati proprietari per il salvataggio di documenti digitali sono vincolati all'accettazione di una licenza che ne permette l'inibizione dell'uso a discrezione del titolare del brevetto.
RITENENDO
prioritaria l'indipendenza da qualsivoglia subordinazione a decisioni di terzi per quanto riguarda la fruibilità dei dati digitali;
che i dati e i documenti dell'Amministrazione debbano essere “liberi” nel senso più ampio;
che il cittadino non può essere vincolato all'acquisto o all'uso di sistemi informatici hardware e/o software determinati dalle scelte dell'Amministrazione.
CONSIDERATO:
che il software proprietario “closed source”, deve essere accettato ed utilizzato “a scatola chiusa” mentre il software libero “open source” permette a chiunque di verificarne la struttura interna garantendo, grazie al lavoro di programmatori indipendenti, l'assenza di funzioni indesiderabili al suo interno quali back doors, troyan horses, ecc., nonché la possibilità di personalizzazione direttamente da parte dell'utilizzatore.
RITENENDO:
che la sicurezza dei dati e dei sistemi informatici siano requisiti indispensabili per l'amministrazione della cosa pubblica.
VISTA:
l'attuale situazione economica che impone una sempre maggior oculatezza nelle spese e negli investimenti.
RITENENDO:
che per l'Amministrazione sia più vantaggioso investire in formazione ed aggiornamento del personale piuttosto che in licenze per software proprietario.
IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE AL SINDACO:
1. che tutti i dati ed i documenti digitali editi dall'Amministrazione vengano convertiti quanto prima in formati aperti e standardizzati;
2. che, come altre Amministrazioni hanno già fatto (Comune di Rovereto (TN), Comune di Firenze, Comune di Gela, ecc.), si avvii la migrazione dei sistemi informatici dal software proprietario a quello libero;
3. che vengano linkati nelle pagine dell'Amministrazione le pagine relative al software libero utilizzato;
4. che vengano finanziati con i risparmi derivanti dal non pagamento di licenze software corsi di formazione ed aggiornamento;
5. che venga valutata la creazione, anche in rete con altre Amministrazioni, di un centro di progettazione e programmazione di software gestionale open source per le Amministrazioni ed i cittadini.
Sebastiano Costalonga
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