nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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44 | 11 | 07/06/2010 | Sebastiano Bonzio |
08/06/2010 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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esito | 22-09-2010 | Leggi |
Venezia, 7 giugno 2010
nr. ordine 44
n p.g. 11
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: La Stazione Sperimentale del Vetro di Murano (Ve) non è un ente inutile ma un centro di eccellenza da salvaguardare perché indispensabile al comparto del vetro già in forte crisi.
Premesso che
Con il Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78 "Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica", il Governo ha stabilito la soppressione della Stazione Sperimentale del Vetro e il suo trasferimento alla Camera di Commercio di Venezia considerandola come un ente inutile.
La Stazione Sperimentale del Vetro è un ente pubblico economico di ricerca, creato dalla legge n. 1032 del 1954 con il compito di promuovere con indagini, studi, ricerche, analisi, il progresso tecnico dell'industria vetraria nazionale.
La Stazione Sperimentale del Vetro è annoverata tra gli istituti altamente qualificati a livello nazionale, definiti e previsti dalla legge n. 46 del 1982 sulla Ricerca Applicata, ed europeo, in quanto, autorizzata ad operare come Laboratorio Notificato presso la Commissione Europea per la certificazione di prodotti in vetro per l'edilizia ai sensi della Direttiva 89/106 sulla marcatura CE.
Opera dal 1956 nell’isola di Murano, nel cuore della secolare tradizione vetraria veneziana, all’interno dei locali messi a disposizione dal Comune di Venezia ed è l'unico ente che si occupa istituzionalmente in Italia dei problemi tecnici e scientifici di tutta l'industria del vetro (cavo, piano, fibre, tecnico, a mano, materie prime, refrattari, forni ecc.), svolgendo la funzione di trasferimento dei risultati della ricerca, sviluppata autonomamente e in collaborazione con altri centri e università italiani ed esteri, all’applicazione pratica industriale dei risultati raggiunti.
Dal 2000 dispone di ulteriori laboratori presso il Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia – Marghera, dove sono ospitati i laboratori di prova su vetro per edilizia ed il laboratorio mobile per indagini ambientali.
Consta al 1° agosto 2009 di 49 dipendenti, tra laureati e diplomati, ed occupa una superficie coperta di circa 2000 m2, destinati a laboratori, uffici e biblioteca.
Dispone di una biblioteca specializzata con un patrimonio librario di oltre 4000 volumi aperta agli studiosi e pubblica dal 1971 la Rivista scientifica della Stazione Sperimentale del Vetro. (Dal 1957 al 1970 veniva pubblicato il Bollettino della Stazione Sperimentale del Vetro) una rivista che contiene tutti i lavori a carattere scientifico o tecnologico svolti dai ricercatori dell'Istituto, assieme ad altri lavori esterni.
Ha fondato, con Institut du Verre di Parigi, l’International Pool of Glass Abstracts, un gruppo di interesse economico europeo, che fornisce informazioni di carattere scientifico, tecnico e legale sulla produzione del vetro.
Considerato che
Le apparecchiature in dotazione, l'esperienza e l'addestramento del personale, la disponibilità di laboratori mobili sono stati concepiti per poter intervenire in modo tempestivo allo scopo di rendere immediatamente operanti le potenzialità di intervento e di fornire concrete e rapide risposte ai quesiti posti dalle aziende.
Costituisce un fondamentale punto di riferimento per la tutela della produzione vetraria e, in quanto ente di eccellenza, può contribuire concretamente nella definizione di interventi tesi a superare la crisi del comparto del vetro artistico di Murano.
Considerato in particolar modo che
La Stazione Sperimentale del Vetro è finanziata in parte dal contributo che le aziende italiane sono obbligate per legge a versare in proporzione alla rispettiva capacità produttiva e al valore delle merci importate e in parte da autofinanziamenti per prestazioni di servizi e da contributi vari, che la rendono finanziariamente autonoma dallo Stato.
Questo dato che testimonia l’autosufficienza economica della Stazione Sperimentale del Vetro, rende ancora più incomprensibile la sua liquefazione all’interno di un Ente, come la Camera di Commercio, che rischia di disperderne il know how acquisito, limitarne le performance per quanto riguarda la gestione dei rapporti con il mondo delle aziende vetrarie e la capacità di acquisizione dei contratti, precludere alcune possibilità di reperimento di risorse per la ricerca, come quelli messi a disposizione dai Fondi Europei.
Tutto ciò premesso e considerato
Il Consiglio Comunale
- Valuta negativamente la decisione adottata dal Governo di sopprimere la Stazione Sperimentale per il Vetro di Murano nell’ambito del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78 "Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica" poiché:
• non trova alcuna giustificazione sul piano economico, essendo la Stazione Sperimentale per il Vetro di Murano autonoma sul piano finanziario, ma desta, al contrario, il fondato sospetto che la sua collocazione all’interno della Camera di Commercio significhi disperderne le preziose competenze e svilirne la capacità di mantenere delle performance all’altezza della fama acquisita in campo scientifico e della ricerca;
• sopprimendo questo centro di eccellenza, priva l’economia locale di uno strumento indispensabile per il affrontare in modo concreto la pesante crisi in cui versa il comparto del vetro artistico muranese;
• non interloquisce con gli Enti locali per valutare l’opportunità delle scelte che riguardano il loro territorio e l’economia locale.
Impegna il Sindaco e la Giunta:
- ad intervenire presso il Governo invitandolo a retrocedere dalle decisioni adottate in merito alla Stazione Sperimentale per il Vetro di Murano con il Decreto Legge 31 maggio 2010, n.78 "Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica".
Trasmette il presente atto ai Presidenti di Senato e Camera dei Deputati e ai gruppi parlamentari.
Sebastiano Bonzio
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