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Partito Democratico - Interpellanza nr. d'ordine 2471

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
2471 72 22/04/2014 Jacopo Molina
 
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente della II Commissione
24/04/2014 24/05/2014 in Commissione

 

 

Venezia, 22 aprile 2014
nr. ordine 2471
n p.g. 72
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente della II Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare II Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Quale opportunità e convenienza nell'acquisto da parte di IVE S.r.l. delle azioni di ENI S.p.A. e di Syndial S.p.A. in VEGA S.c. a r.l.?

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso

- che il Comune di Venezia è titolare in via diretta del 37,33% delle azioni di VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia S.c. a r.l.;


- che MIVE S.r.l. (controllata dal Comune di Venezia tramite Veritas S.p.A.) è titolare del 5,59% delle azioni di VEGA S.c. a r.l.;


- che Venis S.p.A. (controllata dal Comune di Venezia) è titolare dello 0,64% delle azioni di Vega S.c.a r.l.;


Rilevato

- che il Comune di Venezia è titolare del 99,45% delle quote di IVE S.r.l. (il residuo 0,55% delle quote è in titolarità di AVM S.p.A., controllata dal Comune di Venezia);

Atteso

- che con lettera dell'11.3.2014 Syndial S.p.A. (società controllata da ENI S.p.A.) ha offerto in vendita la propria partecipazione in VEGA S.c. a r.l., pari al 18,34% delle azioni;


- che con lettera del 12.3.2014 ENI S.p.A. ha offerto in vendita la propria partecipazione in VEGA S.c. a r.l., pari al 2,81% delle azioni;

Considerato

- che si legge in una relazione del novembre 2013 a firma dell'assessore allo Sportello Unico Porto Marghera sulla situazione di Vega S.c. a r.l.: “Vega S.c.a.r.l. evidenzia quanto alla situazione economico -patrimoniale, NdA] già da alcuni anni una situazione di squilibrio economico che si è ulteriormente aggravata nel corso dell’esercizio 2012.
Il bilancio 2012 approvato dall’assemblea dei soci ha chiuso con una perdita di esercizio di € 5,7 milioni, ulteriormente aggravatasi rispetto alla perdita di € 1,6 milioni dell’esercizio precedente, a sua volta in linea con la perdita di € 1,7 milioni dell’esercizio 2010. Nel triennio 2010-2012 il patrimonio netto si è pertanto pressoché dimezzato scendendo da € 18,9 milioni al 31.12.2009 a € 9,9 milioni al 31.12.2012. Nei primi 5 mesi del 2013 si sono formate ulteriori perdite per € 1,6 milioni, portando a complessivi € 7,3 milioni le perdite da ripianare, in parte con l’utilizzo di tutte le riserve e per il residuo di € 4 milioni mediante l’abbattimento del capitale sociale da € 12,4 milioni” a € 8,4 milioni deliberato dall’Assemblea del 26 luglio 2013, che ha anche deliberato la sua ricostituzione fino a € 12 milioni, che peraltro non è finora stata sottoscritta dai soci”;


- che, quanto alla situazione finanziaria, il bilancio 2012 evidenziava l’assenza di disponibilità liquide ed un elevato indebitamento di complessivi 15,5 milioni di euro di cui:


•circa 9 milioni nei confronti della banche, le cui linee di credito erano totalmente utilizzate e di prossima scadenza con seri rischi di mancato rinnovo già preannunciato dai principali istituti affidanti;
•circa 4 milioni nei confronti di fornitori per debiti scaduti che rendevano la società fortemente esposta ad azioni esecutive di singoli creditori, peraltro già avviate da un importante fornitore, ed al conseguente rischio di dichiarazione di fallimento;


- che, al fine di prevenire il concreto rischio di fallimento per iniziativa dei creditori, in data 29.7.2013 il Consiglio di Amministrazione, autorizzato dall’Assemblea dei soci, ha chiesto al Tribunale di Venezia l’ammissione alla procedura di concordato preventivo con riserva, ai sensi dell’art. 161 della Legge Fallimentare (cosiddetto “concordato in bianco”). Il Tribunale ha accolto la richiesta il 5.8.2913, accordando un termine di 120 giorni per il deposito della proposta di concordato con il piano di rimborso dei creditori. E’ stata chiesta una proroga di 60 giorni del termine. In questo periodo la gestione della società, seppur in capo ai suoi organi, è posta sotto la sorveglianza di un Commissario nominato dal Tribunale. Con periodicità mensile il legale della società relaziona il Tribunale sull’andamento della gestione” (l'Assemblea dei soci ha approvato il Piano di concordato in data 20.1.2014);


- la Relazione concludeva “Si sottolinea che l'insieme delle iniziative condotte dall'Amministrazione per il salvataggio ed il rilancio di Vega S.c. a r.l. e del Parco Scientifico-tecnologico non comporta oneri per le finanze comunali”;

Atteso

- che, nonostante quanto sopra, il Sindaco di Venezia in data 24.2.2014, in perfetta solitudine e senza coinvolgere il Consiglio Comunale, ha dato mandato al rappresentante del Comune di Venezia in seno all'Assemblea di IVE S.r.l. di deliberare da parte di quest'ultima l'acquisto del 21,16% delle azioni in Vega S.c. a r.l. in proprietà di ENI S.p.A. - Syndial S.p.A. ad un prezzo corrispondente al valore nominale pari a € 1.768.391;

Rilevato

- che, pur volendolo fare rientrare nell'ambito di un più vasto accordo di transazione ambientale e di acquisto delle aree Syndial S.p.A. in Porto Marghera da parte del Comune di Venezia (preliminare di acquisto tra Comune di Venezia, Regione Veneto e ENI S.p.A. - Syndial S.p.A. sottoscritto in data 11.4.2014), desta perplessità l'acquisto da parte di IVE S.r.l. delle azioni di ENI S.p.A. e Syndial S.p.A. in VEGA S.c. a r.l., essendo quest'ultima Società pesantemente indebitata e trovantesi in stato patologico, tanto è vero che è costantemente monitorata dal Tribunale di Venezia;

Per quanto sopra, il sottoscritto Consigliere

interpella il Sindaco

1) al fine di conoscere l'opportunità e la convenienza per il Comune di Venezia, per il tramite di IVE S.r.l., di acquistare le azioni di ENI S.p.A. e di Syndial S.p.A. in VEGA S.c. a r.l., atteso che, anche in assenza di detto acquisto, il Comune di Venezia e le sue partecipate (anche indirette) suindicate già sono titolari del 43,57% delle azioni di Vega S.c. a r.l., avendo gli altri soci (perlomeno quelli che vogliono continuare ad essere tali) partecipazioni assai inferiori che non consentono loro di incidere significativamente negli organi societari;

2) al fine di sapere l'opportunità e la convenienza per il Comune di Venezia, per il tramite di IVE S.r.l., di acquistare le azioni di ENI S.p.A. e di Syndial S.p.A. in VEGA S.c. a r.l. al valore netto patrimoniale risultante dall'approvato Piano di concordato, atteso che la Società versa in grave difficoltà e che pertanto il corrispettivo per l'acquisto è a tutta evidenza sovrastimato;

3) al fine di sapere se IVE S.r.l., nell'ambito dei suddetti accordi, dovrà farsi carico dei debiti di Vega S.c. a r.l. con riferimento alla quota parte gravante su ENI S.p.A. e su Syndial S.p.A.;

4) al fine di sapere perché il Sindaco non abbia inteso portare all'attenzione del Consiglio Comunale la decisione di un acquisto così gravoso, la cui modalità (acquisto non diretto da parte del Comune di Venezia, già socio di maggioranza relativa di Vega S.c. a r.l., bensì da parte della controllata IVE S.r.l.) ha il sapore di un vero e proprio escamotage volto ad evitare il coinvolgimento, anche deliberativo, del Consiglio Comunale.


Allegati
 
Vega s.c.a.r.l. relazione novembre 2013 (pdf - 75 kb)

 

Jacopo Molina

 
 
Pubblicata il 22-04-2014 ore 09:40
Ultima modifica 22-04-2014 ore 09:40
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