Gruppo Misto - Interpellanza nr. d'ordine 2416

Venezia, 31 marzo 2014
nr. ordine 2416
n p.g. 50
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente della IV Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare IV Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: rispetto dei cittadini e rispetto delle regole

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

PREMESSO CHE:
• in data 25.03.14 è stata recapitata ai cittadini interessati, da TNT Post (posta ordinaria), una missiva del Comune di Venezia in cui si comunicava, con ordinanza n. 183 del 17 Marzo, che nel tratto di Rio della Farnese vieniva sospesa la concessione per l’occupazione dello spazio acqueo al fine di consentire le riprese di un film per la televisione;
• la sospensiva è stata applicata con apposita ordinanza dirigenziale;

VISTO CHE:
• non esistono ragioni di ordine pubblico e di sicurezza alla base della sospensione dell'occupazione dello spazio acqueo per i privati interessati (che peraltro hanno regolarmente pagato il diritto di occupazione);
• si configura da parte dell'Amministrazione Comunale un "subaffitto" degli stessi spazi già dati in concessione, con conseguente disagio e disservizio per i cittadini;
• la comunicazione, arrivata tramite posta ordinaria solamente il giorno 25 marzo 2014, impone lo spostamento delle imbarcazioni entro il giorno 31 dello stesso mese e non assegna ai privati cittadini (che possiedono già un diritto acquisito) spazi alternativi in cui posizionare le imbarcazioni durante il periodo delle riprese del film;
• successivamente si decide di non effettuare le riprese nell’area interessata con l’ordinanza n. 193 del 20 Marzo 2014, non comunicata ai cittadini, successiva alla n. 183 del 17 Marzo 2014.

Tutto ciò premesso e considerato si interpella il Sindaco AFFINCHÈ:
• Verifichi i presupposti che hanno determinato la formulazione dell’ordinanza n. 183/14 e n. 193/14, non sussistendo motivi di ordine pubblico e sicurezza;
• nel rispetto dei cittadini e dei diritti regolarmente acquisiti, qualora venisse verificata l’illegittimità delle ordinanze, vengano immediatamente sanzionati i dirigenti responsabili dell’emissione di provvedimenti amministrativi in deroga al regolamento;
• si provveda a fornire ai cittadini interessati a un equo indennizzo che tenga conto dei disagi subiti;
• ai sensi del "Regolamento sul Sistema dei Controlli Interni" approvato con DC n. 16/2013, art. 6 comma 3, l’organismo di controllo svolga la sua attività e verifichi la legittimità delle ordinanze indicate nel rispetto dei tempi, correttezza formale e regolarità delle procedure.

Marta Locatelli

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