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Gruppo Misto - Interpellanza nr. d'ordine 1934

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1934 101 10/07/2013 Renzo Scarpa
 
Assessore
Ugo Bergamo
 
e p. c.
Al Presidente della IV Commissione
10/07/2013 09/08/2013 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare14-01-2014Leggi

 

Venezia, 10 luglio 2013
nr. ordine 1934
n p.g. 101
 

All'Assessore Ugo Bergamo


e per conoscenza

Al Presidente della IV Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare IV Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Gondolieri: comportamenti e test.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Considerato che:
- la figura del gondoliere è conosciuta e apprezzata a livello mondiale come rappresentativa della Città di Venezia;
- tale consapevolezza deve indurre quanti esercitano il mestiere di gondoliere a comportamenti eticamente rispettosi dei propri clienti, dei visitatori di Venezia e, in generale, del proprio prossimo;
- la categoria si è dotata, già da alcuni secoli, della struttura interna dei “Bancali” quale efficace sistema di organizzazione dei traghetti e di controllo disciplinare dei suoi appartenenti;
- recentemente sono state costituite Associazioni presso i singoli Traghetti che li rappresentano e ne curano gli interessi;
- esiste l’Istituzione Gondola, cui è affidata la tutela della figura del gondoliere e della gondola;

 

Preso atto che:
- negli ultimi tempi si ripetono episodi che denunciano comportamenti criticabili sia sul piano della prestazione professionale, sia sul piano più generale del rispetto delle persone;
- recentemente è successo un fatto increscioso attorno ad un aspirante ‘’ganser’’;
- ciò ha determinato una reazione da parte delle autorità competenti, in particolare da parte del Presidente dell’Istituzione gondola che ha proposto test per la verifica sull’uso di alcool e droga;
- tali proposte rischiano di dare una falsa dimensione dei pur deprecabilissimi incidenti e di spostare il piano della discussione dalla correttezza dei comportamenti di alcuni e dagli eventuali provvedimenti disciplinari ad una valutazione omnicomprensiva di tutta la categoria;
- si rischia di dimenticare che c’è un diritto ad una refusione in capo alla persona coinvolta nello scherzo del ‘’ganser’’.


Nella consapevolezza che tutto ciò debba essere valutato avendo ben chiaro che:
- quotidianamente sono centinaia i turisti trasportati con grande perizia per rii e canali ormai intasati da ogni tipo di mezzi acquei;
- che nei pochissimi e inevitabili casi di rovesciamento di gondole con clienti a bordo, i gondolieri, nel loro complesso hanno dimostrato grande conoscenza del mestiere egrande perizia anche nelle concitate operazioni di salvamento;
- anche i pur deprecabilissimi incidenti legati all’imposizione ai clienti di tariffe macroscopicamente eccessive non rappresentano, percentuali significative nell’ambito del grande volume di lavoro effettivamente svolto;
- l’incidenza dei fatti complessivi non pare eccedente la normale casistica di ciò che succede e che dà luogo a provvedimenti disciplinari in ogni posto di lavoro.
- si debba puntualmente intervenire in ogni caso di comportamenti anomali circa la doverosa professionalità e civiltà comportamentale, ma che i provvedimenti debbano essere adeguati e parametrati alla dimensione e gravità delle cose avvenute.


Si interpella l’Assessore alla Mobilità Bergamo per sapere se:
- ha intenzione di mettere ordine alle cose con proposte ben definite;
- non ritenga che sia il caso di sollecitare, da parte dei Gondolieri, una significativa refusione alla persona coinvolta nello scherzo del ‘’ganser’’.


Ritenendo inoltre, per quanto attiene alla questione degli accertamenti legati all’uso di alcool e droga, che:
- si debbano puntualmente applicare le leggi esistenti che prevedono test sull’abuso di alcool e sull’uso di droghe su persone che svolgono particolari ruoli;
- si debba puntare, anche, ad una preventiva assunzione volontaria dell’onere della certificazione di non abuso di sostanze, (in realtà già in essere);
- sarebbe straordinariamente valido l’esempio che potrebbero dare gli stessi amministratori del Comune di Venezia (Giunta e Consiglio) sottoponendosi volontariamente ai medesimi test.


Si interpella l’Assessore alla mobilità del Comune di Venezia se non abbia intenzione di sostenere ed organizzare tale ipotesi.

 

Renzo Scarpa

 
 
Pubblicata il 10-07-2013 ore 09:05
Ultima modifica 10-07-2013 ore 09:05
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