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Fratelli d'Italia - Interpellanza nr. d'ordine 1878

Logo Fratelli d'Italia Antonio Cavaliere
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1878 83 06/06/2013 Antonio Cavaliere
 

Sebastiano Costalonga
Raffaele Speranzon

Marta Locatelli (PDL)
Renzo Scarpa (Misto)
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta
06/06/2013 06/07/2013
 
rinviata al
05/08/2013
in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta in Consiglio comunale30-12-2013Leggi
risposta29-11-2013Leggi
rinvio dei termini02-07-2013Leggi

 

Venezia, 6 giugno 2013
nr. ordine 1878
n p.g. 83
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: legge anticorruzione nella P.A.

Tipo di risposta richiesta: in Consiglio

 

in data 08/04/2013, di p.g. n. 2013/160739/fs, il Direttore del Comune di Venezia ha indirizzato ai Direttori comunali, ai Dirigenti comunali e p.c. al Vice sindaco ed al Segretario generale, una comunicazione avente per oggetto: “Collocazione dipendenti legati da rapporti di coniugio o di parentela e affinita' entro il secondo grado o di convivenza”, allo scopo dichiarato di: promuovere l'esercizio imparziale delle funzioni amministrative, evitando situazioni anche solo potenziali di conflitto di interesse di cui all'art. 6 del nuovo codice di comportamento dei dipendenti pubblici in corso di adozione definitiva;

VISTO CHE
il succitato nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, approvato dal Consiglio dei ministri il giorno 08/03/2013, ai sensi dell'articolo 54 del decreto legislativo n. 165 del 30/03/2001, come sostituito dall'articolo 1, comma 44, della legge n. 190 del 06/11/2012, non si limita a sottolineare il potenziale conflitto di interessi causato da rapporti di coniugio, ma regola una molteplicità di aspetti legati ai comportamenti professionali dei dipendenti pubblici; per fare alcuni esempi:
1. viene ribadito il divieto di chiedere regali, compensi o altre utilità, nonché il divieto di accettare regali, compensi o altre utilità salvo quelli d'uso di modico valore (max 150 €), anche sotto forma di sconto;
2. viene imposta la comunicazione da parte del dipendente della propria adesione o appartenenza ad associazioni ed organizzazioni (esclusi i partiti politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle attività d'ufficio;
3. viene imposta la comunicazione, all'atto della assegnazione all'ufficio, dei rapporti diretti ed indiretti di collaborazione avuti con soggetti privati nei 3 anni precedenti e in qualunque
modo retribuiti, oltre all'obbligo di comunicare se questi rapporti sussistono ancora (o sussistono con il coniuge, il convivente, i parenti e gli affini di secondo grado);
4. viene imposto l'obbligo per il dipendente di astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti le sue mansioni in situazioni di conflitto di interessi anche non patrimoniali,
derivanti dall'assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici. La violazione dei principi esposti, e di tutti gli altri contenuti nel regolamento, e' fonte di responsabilità disciplinari.

CONSIDERATO CHE
il Comune di Venezia ha già operanti più strumenti di governo e controllo dei comportamenti, sia dei dipendenti che dei Consiglieri comunali, volti a tutelare gli interessi generali dal conflitto di interesse; la legge 190 del 06.11.2012 ed il successivo Regolamento che ne permette l’applicazione costituiscono un importante indirizzo per dare organicità agli strumenti di controllo già in essere e per aumentare i livelli di trasparenza dell'operato di chi gestisce il bene collettivo.

le norme citate, d'altra parte, obbligano le Amministrazioni a realizzare forme strutturate di presentazione di tutti i dati relativi alle posizioni dei propri dipendenti, in modo che il pubblico ne possa prendere atto. In questo contesto ricadono anche le imprese controllate dal Comune di Venezia, comprese quelle controllate indirettamente.

risulta urgente adottare tutti i provvedimenti previsti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici e dare corso a tutte le azioni per raccogliere e valutare i dati previsti oltre che per renderli disponibili in forma trasparente al fine di favorire il controllo democratico.

SI INTERROGA Il SINDACO

1. quali piani di lavoro ha approntato l’ Amministrazione comunale al fine di ottemperare quanto indicato nella nota trasmessa;

2.se si prevede che i dati da acquisire per i dipendenti comunali, debbano essere raccolti anche per gli esterni che verranno candidati alla guida delle Aziende pubbliche;

3. se per i dipendenti comunali chiamati a fa parte dei Consigli di amministrazione delle Aziende pubbliche sono tenuti già, da subito, a fornire i dati previsti;

4. se i Presidenti delle Aziende pubbliche attualmente in carica, con quali piani e tempi hanno previsto di adottare per raccogliere e comunicare al Comune i dati previsti;

5. se il Direttore Generale del Comune di Venezia ha presentato, anche ai Presidenti delle Aziende pubbliche controllate, un protocollo da adottare per armonizzare la raccolta dei dati con un eventuale database da utilizzare “in comune”.

 

Antonio Cavaliere


Sebastiano Costalonga
Raffaele Speranzon

Marta Locatelli (PDL)
Renzo Scarpa (Misto)

 
 
Pubblicata il 06-06-2013 ore 09:25
Ultima modifica 06-06-2013 ore 09:25
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