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Partito Democratico - Interpellanza nr. d'ordine 1781

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1781 54 10/04/2013 Jacopo Molina
 
Assessore
Antonio Paruzzolo
 
e p. c.
Al Presidente della II Commissione
12/04/2013 12/05/2013 in Commissione

 

 

Venezia, 10 aprile 2013
nr. ordine 1781
n p.g. 54
 

All'Assessore Antonio Paruzzolo


e per conoscenza

Al Presidente della II Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare II Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: “Casinò, l’ombra della camorra”

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso

- che il 7 agosto 2011 Il Gazzettino, nell’ambito dell’inchiesta “La mafia nel veneziano” avente ad oggetto infiltrazioni mafiose nel veneziano, pubblicava alle pagine II e III dell’edizione di Venezia articolo avente per titolo “Casinò, l’ombra della camorra”, nel quale il giornalista si soffermava in particolare su una ditta infiltrata dal clan dei casalesi al Casinò di Venezia;

- che, per tutta risposta, Casinò Municipale di Venezia S.p.A., di cui il Comune di Venezia è socio unico, disdiceva l’acquisto di spazi pubblicitari sul quotidiano e presentava, per il tramite del proprio amministratore delegato, querela per diffamazione a mezzo stampa nonostante Il Gazzettino avesse fatto sapere che il giornalista che aveva scritto l’articolo fosse in possesso di documentazione su quanto indicato nell’articolo;

Considerato


- che il Pubblico Ministero che istruiva il procedimento relativo alla querela per diffamazione, in data 2 aprile 2012, dopo aver acquisito tutta la documentazione sulla ditta in questione e sul suo titolare e aver accertato che l’articolo del Gazzettino rispondeva al vero, chiedeva l’archiviazione del procedimento.

- che nell’atto di richiesta di archiviazione del procedimento penale il P.M. dott. Giorgio Gava così scrive: “non appare sostenibile l’accusa in giudizio nei confronti degli indagati [dott. Maurizio Dianese quale giornalista e dott. Roberto Papetti quale direttore de Il Gazzettino, nda], poiché è stato dato conto negli articoli di stampa di indagine effettivamente esistente, ed effettivamente sono stati riscontrati, nell’ambito di tale attività d’indagine legami fra Poles Graziano (titolare della Poles Graziano Costruzioni Piscine S.r.l., ditta che ha lavorato presso il Casinò Municipale di Venezia) e personaggi (Donadio Luciano) legati al clan criminale dei casalesi.”

- che il dott. Vittorio Ravà, in qualità di amministratore delegato di Casinò Municipale di Venezia S.p.A. si opponeva alla richiesta di archiviazione;

- che il Giudice per le Indagini Preliminari dott. Antonio Liguori in data 8 marzo 2013 disponeva l’archiviazione del procedimento “osservato che gli esiti di indagine non ammettono soluzione altra da quella proposta dal Pubblico Ministero e che gli argomenti indicati a sostegno della richiesta di archiviazione di data 2.4.2012 devono essere condivisi” e “riconosciuto che, considerata nell’insieme, non sussiste evidenza che legittimi l’esercizio dell’azione penale nei confronti dei querelati in relazione ad ipotizzata diffamazione”;


Rilevato


- che il Comune di Venezia sostiene e collabora con l’Osservatorio Ambiente e Legalità Venezia (www.osservatorioambientelegalitavenezia.it) promosso da Legambiente Veneto sui fenomeni connessi alla criminalità organizzata, di cui proprio il giornalista del Gazzettino dott. Maurizio Dianese è consulente per la sua conoscenza dei fenomeni criminali che infestano il nostro territorio;

Per quanto sopra, il sottoscritto Consigliere

interpella il Sindaco e l’Assessore alle Società Partecipate al fine di conoscere

1) se Casinò Municipale di Venezia S.p.A. abbia ancora rapporti contrattuali con Poles Graziano Costruzioni Piscine S.r.l. e quali iniziative stia ponendo in essere al fine di debellare ulteriori infiltrazioni di stampo criminale al proprio interno;


2) per quale motivo Casinò Municipale di Venezia S.p.A., per il tramite del proprio amministratore delegato, prima di intraprendere temerarie iniziative di natura giurisdizionale verso il giornalista ed il direttore de Il Gazzettino, non abbia inteso rapportarsi con gli stessi per chiedere evidenza documentale di quanto riportato nell’articolo del 7 agosto 2011;


3) se corrisponda al vero che l’amministratore delegato di Casinò Municipale di Venezia S.p.A. dott. Vittorio Ravà si sia consultato con il Sindaco di Venezia sia sul ritiro della pubblicità dalle pagine de Il Gazzettino che sullo sporgere querela;


4) se non ritengano doveroso che sia il dott. Vittorio Ravà personalmente a farsi carico delle competenze professionali dell’avvocato Gian Piero Biancolella, officiato dal primo sia per la proposizione della querela che per l’opposizione all’archiviazione chiesta e ottenuta dal P.M. dott. Giorgio Gava;


5) se ritengano che sia compatibile per il Comune di Venezia sostenere l’Osservatorio Ambiente e Legalità Venezia ed al contempo consentire che amministratori di società integralmente partecipate dal Comune di Venezia non pongano tempestivamente in essere, neppure di fronte all’evidenza documentale, ogni iniziativa utile a scongiurare infiltrazioni o debellare intervenuti radicamenti di stampo mafioso, con ogni conseguente pregiudizievole riverbero sul Comune di Venezia e sul sistema degli enti da questo partecipati.

 

Jacopo Molina

 
 
Pubblicata il 10-04-2013 ore 17:40
Ultima modifica 10-04-2013 ore 17:40
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