nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1771 | 50 | 09/04/2013 | Renato Boraso Cesare Campa - Saverio Centenaro - Lorenza Lavini (PDL) Antonio Cavaliere - Sebastiano Costalonga (FdL) |
Sindaco Giorgio Orsoni e p. c. Al Presidente della IV Commissione inoltrata a Assessore Ugo Bergamo |
10/04/2013 | 10/05/2013 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 14-01-2014 | Leggi |
delega | 15-04-2013 | Leggi |
Venezia, 9 aprile 2013
nr. ordine 1771
n p.g. 50
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente della IV Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare IV Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Nuovo Regolamento per la disciplina dell’accesso e della sosta dei mezzi NCC, TAXI e SHUTTLE all’interno del sedime aeroportuale dell’Aeroporto Marco Polo di Venezia: sospendere immediatamente il Provvedimento.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Interpellanza urgente con risposta in Commissione Mobilità IV^
Al Sindaco
E p.c. Al Prefetto di Venezia
E p.c. Al Direttore Generale ENAC – Roma
E p.c Al Presidente Authority per la libera concorrenza
Verificato che:
l’adozione del nuovo Regolamento che Save, la società concessionaria dell’aeroporto Marco Polo, ha voluto predisporre per regolamentare la viabilità e la circolazione all’interno dell’area aeroportuale dei veicoli che trasportano l’utenza, sta provocando un’ondata di contestazione e di protesta da parte delle categorie colpite che si vedono danneggiate nella loro attività senza alcuna ragione, e soprattutto si trovano a dover subire la concorrenza si Save che, avendo predisposto all’interno dell’area aeroportuale, strutture di servizio similari a quelle degli operatori che esercitano la loro attività al di fuori dell’aeroporto, si troverebbero nella condizione o di dover caricare sui propri clienti il trasporto da e verso l’aeroporto, finora svolto solo a titolo di cortesia, con l’aumento sensibile del prezzo richiesto al cliente con conseguenze pesante ridimensionamento della propria attività;
Rilevato che:
l’anomalia di un’iniziativa che, difformemente da quanto accade in tutti gli aeroporti nazionali ed internazionali, tende a non disciplinare correttamente la circolazione all’interno dell’area aeroportuale, ma a discriminare l’accesso, consentendolo gratuitamente solo al traffico privato ed a quello dei servizi di TPL, mentre il traffico commerciale (taxi, noleggiatori, operatori esterni con servizio alla propria clientela) viene prevista l’imposizione di un “pedaggio” per ciascun passaggio, addirittura costante nella sua quantificazione indipendentemente dal numero dei passaggi resi necessari dall’esecuzione delle rispettive prestazioni;
Evidenziato come:
mai nessuna società cha ha la concessione di aeroporti, facenti oltretutto parte del demanio, ha previsto di “tassare” l’accesso all’aeroporto, che deve essere gratuito indipendentemente dal se il trasporto sia effettuato con macchina presa a noleggio, o con veicoli adibiti al trasporto di cortesia della propria clientela, non sussistendo alcun motivo di discriminazione dal momento che l’occupazione del suolo pubblico è lo stesso, il congestionamento del traffico è sicuramente dovuto più al traffico privato che a quello commerciale, la sicurezza della circolazione è sicuramente maggiormente garantita dalla guida di operatori professionali che non da quella di conducenti privati. L’accesso all’aeroporto costituisce, inoltre, una delle tante sfaccettature della libertà di circolazione garantita dalla Costituzione ai cittadini (articolo 16 Cost.), mentre la libertà di iniziativa economica rappresenta un atro dei diritti costituzionalmente garantiti (articolo 41 Cost.). E’ questo il motivo per cui tutte le società che gestiscono le aree aeroportuali prevedono la gratuità di accesso allo scalo per qualsiasi tipo o categoria di veicolo che trasporta i viaggiatori in partenza;
Considerato che:
tale Regolamento non è stato condiviso né con l’Amministrazione Comunale, né con l’Amministrazione Provinciale (che risulta ancora essere socia di Save SpA), né con il Prefetto di Venezia ma risulta pertanto una mera imposizione voluta da Save SpA con il grave avvallo di Enac Venezia che dovrebbe garantire gli interessi pubblici di tutti e non solo quelli di una parte tra l’atro in posizione di quasi monopolio;
Rilevato come:
nella convezione originale tra stato e Save non risulta nessuna potestà autorizzativa nello stabilire tariffe per gli accessi commerciali e non nel sedime aeroportuale di Venezia;
Considerato che:
tale situazione determina per gli operatori coinvolti un aggravio finanziario con possibili gravi ripercussioni su circa 500 operatori e posti di lavoro (tra titolari e dipendenti) visto che la città versa già in grave crisi economico finanziaria e non può certo permettersi altre crisi occupazionali!!;
Premesso che:
il provvedimento in oggetto viola i principi della libera concorrenza e libera circolazione delle persone con eventuale necessità di valutazione da parte dell’Authority nazionale della libera concorrenza;
Si chiede al Sindaco di Venezia:
- di intervenire immediatamente sul Prefetto di Venezia e su Enac Roma al fine di sospendere e revocare in autotutela il regolamento citato in oggetto;
- nel contempo avviare una richiesta di incontro urgente con la Direzione Nazionale Enac al fine di procedere all’immediato commissariamento di Enac Venezia in quanto non in grado più di tutelare gli interessi pubblici degli operatori privati, dei cittadini fruitori del servizio aeroportuale di Venezia Marco Polo, con l’obiettivo di avviare una concertazione sul tema più serena, obiettiva e meno di parte.
Renato Boraso
Cesare Campa - Saverio Centenaro - Lorenza Lavini (PDL)
Antonio Cavaliere - Sebastiano Costalonga (FdL)
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