nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1431 | 150 | 07/09/2012 | Jacopo Molina |
Sindaco Giorgio Orsoni e p. c. Alla Presidente della I Commissione |
10/09/2012 | 10/10/2012 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 04-12-2012 | Leggi |
Venezia, 7 settembre 2012
nr. ordine 1431
n p.g. 150
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Alla Presidente della I Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare I Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Futuro del Marchio di Venezia e potenziali ricadute sul bilancio comunale
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
• Il Marchio di Venezia è un simbolo identificativo, che “si posiziona fianco dello stemma istituzionale della Città assumendo un ruolo complementare”, il cui utilizzo viene concesso a terzi per attività di marketing filantropico e per la realizzazione di prodotti e servizi o l’organizzazione di eventi, così come si legge sul sito del Comune di Venezia (http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7318;
• L’idea del Marchio è da ascriversi alla Giunta guidata dal Sindaco prof. Paolo Costa, affidata al designer Philippe Starck e realizzata da Thibaut Mathieu;
Considerato che
• Nel corso delle Commissioni consiliari congiunte II e IV del 5.9.2012 (così come riportato dagli organi di stampa) è emersa l’intenzione dell’Assessore alle Partecipazioni Societarie di scegliere un nuovo logo, attraverso “un concorso di idee a livello internazionale”, poiché l’attuale non apporterebbe sufficiente valore aggiunto alla Città (“Rende solo 220 mila euro l'anno”);
Ritenuto che
• Il “valore aggiunto” apportato da detto marchio appare a tutta evidenza inferiore alle potenzialità del nome di Venezia e del valore intrinseco di quanto esso rappresenta;
Atteso che
• L’individuazione di un nuovo marchio, comporterebbe un significativo esborso per l’Amministrazione comunale e/o per organismi da questa partecipati (rappresentando altresì che il marchio precedente è stato conseguito a titolo oneroso);
• E' nota la situazione di difficoltà di bilancio (anche consolidato) dell’Amministrazione comunale, con i conseguenti sacrifici (imposizioni) che vengono chiesti ai cittadini.
Tutto ciò premesso e considerato, il sottoscritto Consigliere
interpella il Sindaco, l’Assessore alle Partecipazioni Societarie e l’Assessore al Bilancio,
al fine di conoscere:
• se intendano confermare la volontà espressa di scegliere un nuovo Marchio;
• quanto sia costato l’attuale Marchio e a quanto ammontino gli introiti derivati dalla concessione a terzi dell’utilizzo dello stesso ad oggi e quali siano le previsioni future (2013 e 2014);
• le motivazioni dell’urgenza per tale intervento da parte dell’Amministrazione, in una temperie economica e di bilancio così dura.
Jacopo Molina
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