nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1026 | 17 | 20/02/2012 | Saverio Centenaro Renato Boraso |
Vicesindaco Sandro Simionato e p. c. Al Presidente della III Commissione |
23/02/2012 | 24/03/2012 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 11-04-2012 | Leggi |
Venezia, 20 febbraio 2012
nr. ordine 1026
n p.g. 17
Al Vicesindaco Sandro Simionato
e per conoscenza
Al Presidente della III Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare III Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Sosta nomadi in area AEV di Dese - Permante situazione di disagio e di precarie condizioni igieniche, mancanza di sicurezza asse stradale principale.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che:
- i cittadini residenti all’interno dell’AEV di Dese e limitrofi, segnalano da parecchi mesi all’Amministrazione Comunale la situazione di disagio per il continuo permanere e girovagare di caravan di comunità nomadi che si insediano nell’asse viario principale dell’AEV di Dese arrecando i disagi del caso;
- tale situazione si è innescata quando con ordinanza del Dirigente n. 187, del 28.04.2011 si è provveduto ad aprire temporaneamente il nuovo asse viario all’interno dell’AEV di Dese (l’ennesima cattedrale nel deserto), tra le motivazioni addotte la seguente: “l’utilizzo della nuova viabilità è finalizzato a consentire l’accesso ai veicoli delle imprese che stanno operando nei lotti prospicienti la nuova viabilità.....” e poi successivamente, in data 29.07.2011 con ordinanza n. 462, si è provveduto ad abrogare la precedente e ad aprire l’asse viario in questione in via definitiva imponendo la posa di segnaletica specifica, tra cui divieti di sosta, lungo tutto l’asse stradale;
- fino all’entrata in vigore delle ordinanze sopra citate l’asse viario veniva interdetto all’altezza di via Bosco Berizzi con blocchi di cemento;
Considerato che:
- l’apertura dell’asse viario è stata motivata dall’avvio dei cantieri, di cui ad oggi neanche l’ombra;
- non risulta nemmeno terminata la messa in opera della segnaletica prevista e manca l’illuminazione;
- i cittadini più volte hanno chiesto l’intervento della Polizia Municipale, Carabinieri, ecc., evidenziando lo stato di degrado per l’incuria, lo sporco lasciato, ma anche il timore, i continui importunamenti ai ragazzi e ragazze, lavoratori e lavoratrici, e comunque a tutti i cittadini che usano il passaggio dell’area per raggiungere l’unica fermata del mezzo pubblico;
- dopo innumerevoli missive al Sindaco, ai vari Assessori, al Presidente della Municipalità, in data 12.10.2011, Prot.n. 424342, i cittadini ricevono una nota dalla Direzione Mobilità e Trasporti in cui si comunica che “stiamo provvedendo alla risoluzione, per quanto di competenza, apportando le necessarie modifiche alle ordinanze di circolazione stradale”;
- in data 07.11.2011 ci è stata una riunione in Municipalità a Favaro con tutti i soggetti interessati per concordare la soluzione migliore;
Constatato che:
- ad oggi nessuna attività di cantiere è stata avviata;
- la strada è aperta senza ancora la segnaletica installata e risulta non illuminata;
- tale stato di cose permette che da 10 a 16 caravan si stabilizzano senza nessun problema nell’arteria viaria in questione consolidando un vero e proprio campo nomadi;
Risultando inaccettabile che:
- la nostra Polizia Municipale si trovi impotente d’innanzi a tale situazione;
- i cittadini non possano contare sul rispetto delle regole da parte di tutti;
Preso atto che:
- -i cittadini della zona hanno in tutti modi segnalato la situazione che diventa sempre più insopportabile;
Si interpella l'Assessore alle Politiche Sociali
Per sapere i motivi per cui non si è provveduto:
- ad emettere ordinanza urgente di sgombero e diffida;
- alla chiusura immediata della strada in questione, vista la mancanza dei presupposti;
- ad un immediato intervento di pulizia dopo la sosta e permanenza, ormai ciclica di gruppi di nomadi che al passaggio lasciano incuria, sporco e carcasse di animali comprese con le relative ricadute igienico/sanitarie, e visti gli ultimi accadimenti paura e disagio;
- alla messa in sicurezza della zona che essendo non illuminata e senza controlli sugli accessi e la dovuta segnaletica, è diventata luogo di degrado e preoccupazione per i residenti.
Saverio Centenaro
Renato Boraso
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