nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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980 | 5 | 24/01/2012 | Alessandro Scarpa Stefano Zecchi Renato Boraso |
Sindaco Giorgio Orsoni e p. c. Al Presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta inoltrata a Assessore Antonio Paruzzolo |
24/01/2012 | 23/02/2012 | in Consiglio |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta in Consiglio comunale | 08-03-2012 | Leggi |
risposta in Consiglio comunale | 02-03-2012 | Leggi |
delega | 10-02-2012 | Leggi |
Venezia, 24 gennaio 2012
nr. ordine 980
n p.g. 5
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Grandi navi da crociera sul porto di Malamocco e futuro porto di S. Maria del Mare (Pellestrina)
Tipo di risposta richiesta: in Consiglio
In riferimento:
all’ipotesi che le navi da crociera entrino dalla bocca di porto di Malamocco e alla prevista realizzazione di:
1) una piattaforma per l’attracco di cinque navi da crociera sul porto di Malamocco collocata a di S. Maria del Mare, isola di Pellestrina, sfruttando le strutture dei cassoni per la realizzazione del “Mose”;
2) un tunnel sotto il “Mose” che consentirà di collegare il futuro approdo di S. Maria del Mare con l’isola del Lido raggiungendo da qui poi anche il Centro Storico di Venezia;
Si chiede al Sindaco del Comune di Venezia:
- di relazionare in Consiglio Comunale o in Commissione Consiliare per informare su cosa concretamente preveda questo progetto, se quest’ipotesi è frutto di un confronto con l’Autorità Portuale facente capo al Prof. Paolo Costa, per sapere quale grado di fattibilità il progetto possa avere;
- di informare se legata a quest’operazione esista un progetto di sviluppo per l’Isola di Pellestrina (e perciò rivolto al Comune di Venezia), tenendo conto che con le grandi opere come la realizzazione dei cantieri del “Mose” (a Pellestrina ne sono presenti due di questi cantieri) fin dall’inizio si parlava di grandi opportunità occupazionali, di lavoro per l’isola, di un positivo ritorno nell’indotto, ma che a tutt’oggi non si è constato nessun beneficio;
- di tener conto della fragilità del litorale di Pellestrina, in particolare della morfologia della zona interessata dal futuro porto di S. Maria del Mare, lembo di terra emersa che in alcuni punti è di soli 200 metri di larghezza che si erge a dividere il Mar Adriatico dalla Laguna di Venezia;
- di tener conto che nell’Isola di Pellestrina non ci sono servizi sufficienti a supportare l’arrivo di migliaia di turisti, in quanto mancano strade adeguate, parcheggi capienti, una strutturata assistenza sanitaria e non ultimo i trasporti del caso.
Alessandro Scarpa
Stefano Zecchi
Renato Boraso
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