Il Popolo della Liberta' - Interpellanza nr. d'ordine 598

Venezia, 20 aprile 2011
nr. ordine 598
n p.g. 55
 

All'Assessore Carla Rey


e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IX Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: Revoca immediata della concessione di occupazione del suolo pubblico alle bancarelle per i mercatini delle festività in Campo S. Luca, Campo S. Salvador, Campo S. Bartolomeo e altri.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

Considerato che:

le bancarelle dei mercatini attualmente presenti in Campo S. Luca, Campo S. Salvador, Campo S. Bartolomeo e altri si presentano con arredi non omogenei e svalutano i campi stessi e le attività economiche presenti;

gran parte delle attività economiche e delle merci proposte nelle bancarelle dei mercatini vengono affidate a privati e società non veneziane e soprattutto commercializzano prodotti che nulla hanno di tipico e locale;

la scelta di autorizzare tali attività in aree di grande afflusso di persone e in luoghi circoscritti aumenta i rischi sulla sicurezza e sulla vivibilità di Venezia;

Premesso che:

l'Assessore al Decoro e la Giunta devono assumersi tutta la responsabilità per le scelte e le autorizzazioni che continuano a concedere, le quali ledono i diritti degli esercenti e commercianti che investono per la loro attività, e sviliscono il valore di Venezia agli occhi dei veneziani e dei milioni di turisti che pagano per vivere Venezia e il sogno della stessa.

Tutto ciò premesso e considerato

si interpella il Sindaco e l'Assessore competente

Affinché vi sia un'ispezione e controllo delle merci per il rispetto delle norme UE sulla provenienza e il rispetto delle norme di produzione.

Ad attivarsi per l'immediata rimozione delle bancarelle dei mercatini per le festività e conseguente revoca della concessione.

Per una urgente presentazione in Consiglio Comunale delle nuove norme che dovranno regolamentare i soggetti potenzialmente autorizzabili, ma soprattutto le attività e le merci concepibili, con priorità assoluta alle tipicità locali.

Marta Locatelli

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