Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 415

Venezia, 17 gennaio 2011
nr. ordine 415
n p.g. 4
 

All'Assessore Tiziana Agostini


e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Vice Presidente della VII Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: le sale comunali hanno un prezzo (alto), ma le associazioni e le attività senza scopo di lucro non hanno prezzo!!!

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

Premesso che

Dal 1° gennaio 2011 (Delibera di Giunta 804/2010) sono entrate in vigore le nuove tariffe stabilite dalla Giunta Comunale per l’utilizzo degli spazi ad uso continuativo e occasionale, delle palestre e degli orti in gestione alla Municipalità;

Queste nuove tariffe sono aumentate esponenzialmente rispetto a quelle in vigore al 31/12/2010, con aumenti anche del 400% (quattrocento percento !!!);

Considerato che

I principali utilizzatori di questi spazi sono, nella maggior parte dei casi, associazioni, coordinamenti e più semplicemente gruppi di cittadini che non posseggono una sede propria dove riunirsi, non hanno finalità di lucro e la cui attività è un bene prezioso che va difeso e incoraggiato;

L’aumento delle tariffe per l’utilizzo degli spazi comunali sopra descritto non aiuta di certo la sopravvivenza di queste associazioni che spesso hanno budget molto limitati non avendo finalità lucrative;

Per questi motivi, l’aumento delle tariffe non può esser giustificato riducendolo ad un banale “problema di reperimento di risorse economiche in capo all’Amministrazione” perché metter a rischio l’attività di numerose associazioni non ha un prezzo quantificabile, tantomeno in poche centinaia di euro;

Chiede di impegnare l’Assessora al Decentramento

Al ripristino delle precedenti tariffe in vigore fino al 31/12/2010 per l’utilizzo degli spazi ad uso continuativo e occasionale, delle palestre e degli orti in gestione alla Municipalità, ricalcolate solo a seguito del dovuto adeguamento Istat.

Sebastiano Bonzio

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