Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Gruppi consiliari > Il Popolo della Liberta' > Consiglieri comunali > Antonio Cavaliere > Archivio atti > Interpellanza nr. d'ordine 297
Contenuti della pagina

Il Popolo della Liberta' - Interpellanza nr. d'ordine 297

Logo Il Popolo della Liberta' Antonio Cavaliere
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
297 59 03/11/2010 Antonio Cavaliere
 
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente della IX Commissione
05/11/2010 05/12/2010 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare18-01-2011Leggi

 

Venezia, 3 novembre 2010
nr. ordine 297
n p.g. 59
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IX Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Porto Marghera: sta emergendo la verità.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che:

Continua il tentativo di smantellare l’industria di Porto Marghera in modo clandestino, attraverso colpi di mano delle istituzioni pubbliche che non hanno il coraggio delle loro decisioni.

Come rivela “Il Gazzettino” del 2.11.2010, a pag. XV della cronaca locale, la bozza della nuova “Legge Speciale” per Venezia assume decisioni sull’area di Porto Marghera che implicano la chiusura della Raffineria ENI per costruire nell’area uffici e abitazioni.
Questa notizia segue il tentativo dell’Autorità Portuale di cambiare la destinazione d’uso delle aree del Petrolchimico da industriale a commerciale, tentativo per il momento rientrato, dopo che la notizia è diventata di pubblico dominio.

Questi fatti confermano che c’è una classe politica intenta a distruggere migliaia di posti di lavoro ad alta qualificazione nell’industria di Porto Marghera per lasciare spazio a manovre speculative sui terreni dell’area. Si capisce ormai chiaramente che quello che interessa non è un progetto di conversione e qualificazione dell’area di Porto Marghera, progetto che non esiste, visto l’accavallarsi di proposte le più strampalate, ma un gigantesco progetto di speculazione su queste stesse aree, basato sul cambio di destinazione d’uso e sui relativi passaggi di proprietà.

Alla fine sono costretto a dare ragione a Scaroni: una classe politica che non vuole dibattere e decidere con chiarezza cosa vuole fare, crea un clima ostile alle attività industriali per farle fuggire e imbastire sul deserto industriale che si viene a creare una speculazione di enorme portata .

D’altra parte, Confindustria di Venezia, invece di difendere i suoi associati e le prospettive di sviluppo industriale, sembra più interessata a difendere gli interessi altrui nelle aree di Porto Marghera.

La sola alternativa è quella di un chiaro progetto di conversione-qualificazione, adottato nella chiarezza e sostenuto senza tentennamento e basato su due punti semplici:
- difendere e sviluppare le realtà industriali esistenti perché oltre a difendere l’occupazione siano anche il seme per nuove attività future;
- sviluppare la logistica nelle aree già disponibili, con progetti realistici.

Su questi punti, le istituzioni pubbliche e il maggiore soggetto industriale dell’area, l’ENI, si devono pronunciare con chiarezza, in modo che tutti sappiano a chi devono attribuire la responsabilità della perdita di migliaia di posti di lavoro ad alta qualificazione e di manovre speculative che ingrasseranno poche tasche e lasceranno migliaia di disoccupati o il merito della salvaguardia dell’occupazione e di una prospettiva per il futuro di Porto Marghera.

Tutto ciò premesso
Si interpella il Sindaco per chiedere:

- se corrisponde al vero che l’Amministrazione comunale ha in programma una Variante urbanistica per il cambio d’uso dell’area dell’attuale Raffineria in residenziale e direzionale;

- come giustifica la cancellazione di migliaia di posti di lavoro nelle industrie, senza niente in cambio;

- cosa dicono i partiti della giunta di centro-sinistra, che sostengono di difendere gli interessi dei lavoratori, mentre in realtà stanno preparando solo la strada a devastanti interessi speculativi.

 

Antonio Cavaliere

 
 
Pubblicata il 03-11-2010 ore 15:24
Ultima modifica 03-11-2010 ore 15:24
Stampa