nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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43 | 8 | 03/06/2010 | Renzo Scarpa |
Assessore Ugo Bergamo e p. c. Al Presidente della IV Commissione |
03/06/2010 | 03/07/2010 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 27-07-2010 | Leggi |
Venezia, 3 giugno 2010
nr. ordine 43
n p.g. 8
All'Assessore Ugo Bergamo
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IV Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Deliberazioni del C.C. n. 30/2009 e 121/2009, di modifica del Regolamento Comunale in attuazione alla L.R. 30.12.1993, n. 63, “Servizi Pubblici di trasporto non di linea per vie d’acqua “ (Taxi acquei).
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Preso atto:
delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’Assessore al Traffìco Acqueo, Avv. Bergamo, “C’è un lungo lavoro da fare, mettere a posto il passato, solo dopo si potrà parlare del nuovo”, in riferimento all‘approvazione da parte della Provincia delle deliberazioni in oggetto.
Considerato che:
lo stesso Assessore al Traffico Acqueo ha incontrato ripetutamente l’Assessore Provinciale ai Trasporti, Dr. Gandolfo, in merito all’iter delle Deliberazioni del Consiglio Comunale in oggetto, che ha, inoltre, incontrato ripetutamente i rappresentanti delle Cooperative Taxi ed ha, in questi incontri, ipotizzato interventi, tra cui il ritorno in Consiglio/Commissione Consiliare, sulle deliberazioni in oggetto o su parti di esse, pur senza definirne i tempi, i limiti o l‘effettiva consistenza.
Considerato inoltre che:
a) l’argomento è stato “elencato” dallo stesso Assessore nella riunione della IV^ Commissione Consiliare svoltasi in data 3 giugno 2010, ma che non è stato minimamente chiarito né lo stato del confronto, né le intenzioni dell’Assessore e, neppure, è stata data risposta alla mia richiesta di chiarire nel merito l’argomento elencato;
b) la materia è di competenza del Consiglio Comunale di Venezia e che, di conseguenza, qualsiasi ipotesi di revisione dei deliberati di cui sopra deve essere analizzata e discussa dal Consiglio Comunale medesimo;
c) le deliberazioni, di cui si discute, sono il frutto di un lungo lavoro del Consiglio e della Commissione competente e rappresentano una parte fondamentale della consistente riforma attuata, dalla precedente Amministrazione, in merito al servizio di trasporto acqueo non di linea;
d) seppur imperfetta, come qualsiasi azione umana, tale riforma ha grosse componenti di positività per la cittadinanza, in termini di efficienza ed efficacia del servizio, di garanzia di continuità di espletamento nelle 24 ore dello stesso, di razionalizzazione e trasparenza delle tariffe applicate, di uso del tassametro, di individuazione dei percorsi urbani ed extra urbani, di obbligo, per le nuove imbarcazioni, di dotazione di strumenti per l’imbarco delle persone con difficoltà motorie, dell’attuazione del Numero Unico di chiamata, ed è, quindi, interesse della cittadinanza una sua veloce approvazione;
e) l’Amministrazione Provinciale ritarda, oltre ogni ragionevole ipotesi e prassi consolidata, l’approvazione di tali deliberazioni, ma che non risulta sia stata evidenziata, ufficialmente, da nessuno degli organi, di detta Amministrazione Provinciale, la necessità di aprire un confronto, con l’Amministrazione del Comune di Venezia, sulle deliberazioni in oggetto e/o su parti di esse;
f) le funzioni delegate all’Amministrazione Provinciale sono definite dalla L.R. 63 del 30.12.1993, art. 10 - lettera a) “approvazione dei regolamenti comunali e relative modifiche riguardanti i servizi pubblici non di linea (…….) ai fini dell’omogeneità e dell’uniformità degli stessi e di una maggiore razionalità ed efficienza entro l’ambito provinciale“;
g) la Commissione Consultiva Provinciale ha già licenziato positivamente, pur con qualche osservazione, le delibere;
h) pare, perlomeno, inopportuno ipotizzare percorsi modificativi delle delibere in questione, in riunioni con cittadini o ipotizzarne sospensioni nell’iter in dichiarazioni sulla stampa locale, senza che l’organo competente sia stato minimamente coinvolto nelle questioni, né sia a conoscenza delle motivazioni di tali affermazioni.
Si interpella l’Assessore al Traffico Acqueo:
sull’inopportunità di proseguire nell’attività di confronto con la Giunta Provinciale e i rappresentanti delle Cooperative Taxi sull’approvazione di queste delibere a scapito delle decisioni, del lavoro e delle competenze del Consiglio Comunale di Venezia. Aggiungo la preoccupazione che tutto ciò possa disorientare i cittadini e fornire alibi alle inaccettabili lungaggini dell’iter di approvazione provinciale.
Renzo Scarpa
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