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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 1147

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1147 68 16/10/2007 Sebastiano Bonzio
 
Assessora
Mara Rumiz
 
e p. c.
Al Presidente della VII Commissione
22/10/2007 21/11/2007 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare05-06-2008Leggi

 

Venezia, 16 ottobre 2007
nr. ordine 1147
n p.g. 68
 

All'Assessore Mara Rumiz

e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della VII Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Serra dei Giardini di Castello: stabilire da subito la sua destinazione ad uso botanico, didattico e sociale e affidarne la gestione alle cooperative sociali.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che:
Il 14/07/2005 il Consigliere comunale Sebastiano Bonzio, capogruppo PRC-SE, ha presentato all’Assessora ai Lavori Pubblici Venezia ed all’Assessora alle Politiche Educative un’interrogazione avente il seguente oggetto: “Restaurare la Serra dei Giardini napoleonici e assicurarne un uso di carattere sociale ed educativo”.

La serra dei Giardini napoleonici, sita nel sestiere di Castello, è un edificio di notevole pregio che riesce ad inserirsi armoniosamente nel contesto di verde pubblico urbano che la circonda;
Essa è una struttura di proprietà del patrimonio dell’Amministrazione Comunale situata in posizione di grande interesse anche logistica, poiché prossima a rilevanti aree residenziali e ai mezzi di trasporto pubblico che la rendono facilmente raggiungibile da chiunque, anche grazie al tragitto privo di barriere architettoniche;

Dopo decenni di inutilizzo, incuria ed abbandono al degrado (con conseguente nocumento per l’intera zona) della serra che hanno portato al declino dei suoi ambienti e della sua struttura, l’Amministrazione comunale sta intraprendendo un’impegnativa e costosa (fondi di Legge Speciale) campagna di recupero della Serra dei Giardini napoleonici;

La struttura è stata oggetto di interesse da parte di varie istituzioni culturali cittadine (Biennale, Accademia delle Belle arti, ecc.), interessi opportunamente disattesi dall’Amministrazione che, dando seguito al pensiero largamente diffuso tra i cittadini che da sempre richiedono con forza una valorizzazione di quello spazio tesa al recupero dell’originaria funzione della Serra (esposizione e produzione di piante e fiori), con finalità prevalenti di carattere sociale e didattico (che coinvolgano loro i comitati di cittadini e le associazioni culturali presenti sul territorio, le scuole, i Gruppi Anziani Autogestiti, la Municipalità ed altre istituzioni, come ad esempio il Museo di Storia Naturale);

Considerato che
L’Assessora Miraglia, nel rispondere alla suddetta interrogazione ha dichiarato che: ” … la Serra dei Giardini Napoleonici è un bene significativo, posizionato in una zona che gli attribuisce anche valore ambientale. […] Nell’intervento di recupero della Serra si possono specificare le finalità socio-educative indicate da Bonzio. […] che si può predisporre un bando per l’utilizzo della Serra ai Giardini quando si è prossimi alla conclusione dell’intervento di recupero dei Lavori Pubblici; il bando può essere predisposto in collaborazione con la Municipalità. Requisito del bando è che si accolgano progetti strutturati con capacità di autogestione della Serra, per non far gravare sul Comune di Venezia ulteriori oneri dopo l’intervento . Il bando può essere articolato, e prevedere finalità educative e sociali. Per fare tutto ciò (bando) l’Assessore Miraglia dà la sua disponibilità e dice che è meglio se il bando si predispone anche assieme all’Assessorato ai Servizi Sociali. Ribadisce che chi gestirà la Serra dei Giardini napoleonici deve essere autosufficiente nella gestione delle attività.”
Nonostante queste dichiarazioni non risulta che la Giunta abbia mai provveduto a valutare un possibile utilizzo con scopo botanico-ambientale-educativo, né che siano stati avviati percorsi di coinvolgimento dei vari soggetti operanti sul territorio (associazioni, comitati di cittadini, istituzioni, ecc.) con lo scopo di giungere all’elaborazione di progetti in grado di assicurare alla Serra, anche creando le condizioni per una autosufficienza gestionale ed economica, un adeguato utilizzo da parte della cittadinanza che tenda, oltre al recupero della struttura, alla connessione tra le attuali esigenze di carattere sociale ed educativo e le sue originarie funzioni.

Considerato inoltre
Che nel corso del forum-dibattito “Affetto Serra”, tenutosi il 28 giugno 2006, associazioni e cooperative sociali formulavano precise proposte per l’uso botanico, didattico,sociale dello spazio serra e che nell’ambito del Convegno “Salva l’arte”, sulla valorizzazione di beni artistici e ambientali e in particolare sul sistema verde pubblico a Castello, tenutosi giovedì 11 ottobre u.s. presso l’Isola di San Servolo, sono emerse chiare indicazioni circa la necessità di ridestinare la Serra dei giardini di Castello alla sua vocazione originaria e, in particolare, come ha avuto modo di sottolineare il dott. Enrico farina, responsabile dell’Unita di ricerca per la floricoltura e le specie ornamentali, di San Remo, che:
• “il recupero e il mantenimento di strutture di interesse storico è oggi un aspetto del riconoscimento che viene tributato alla importanza della cultura locale”;
• “l’occasione di costituire ex novo una collezione afferente ad un genere botanico di forti caratteri ornamentali in modo da determinare un punto di ricreazione per la cittadinanza e di attrazione per i turisti”;
• “ovvio riportare il progetto di ricupero funzionale dei giardini napoleonici in via Garibaldi verso gli stessi obiettivi che ne avevano suggerito la creazione, ossia costruire un posto di ritrovi aperto a tutti”;
• “è possibile ipotizzare alcune soluzioni atte ad abbattere i costi o, in alternativa ottenere ricavi almeno a parziale compensazione dei costi stessi.” In questa prospettiva è possibile affidare “ad una o più cooperative sociali in possesso di specifica professionalità”.
Da notizie di stampa si apprende che l'amministrazione comunale ha intenzione di perfezionare un bando che prevede l’apertura di un bar-caffetteria all’interno della Serra dei Giardini napoleonici, ciò precluderebbe la possibilità di uso botanico della serra, diversamente da quanto richiesto dai vari soggetti operanti sul territorio e dall’esperienza partecipativa, maturata attorno alla Serra in questi anni.

Tutto ciò premesso e considerato, si interpella l’Assessore al Patrimonio per chiedere:
1. se risponda al vero quanto emerso nel convegno “Salva l’arte”, ossia che i lavori di restauro cominceranno senza che sia stata ancora definita la destinazione della Serra;
2. nel caso ciò sia confermato, se non ritiene necessario definire fin d'ora lo scopo finale del restauro per non incorrere in errori che possono causare inutili sprechi;
3. se risponda al vero quanto riportato dalla stampa locale, secondo la quale l’Amministrazione comunale starebbe perfezionando un bando, di imminente pubblicazione, per l’assegnazione ai privati della Serra dei Giardini napoleonici allo scopo di insediarvi un’attività di pubblico esercizio (bar-caffetteria);
4. nel caso ciò corrisponda al vero, se ritenga preferibile che gli uffici definiscano un bando per l’assegnazione della gestione della Serra dei Giardini riservato alle cooperative sociali e che allo stesso tempo indichi con precisione che gli spazi devono essere destinati ad un uso botanico, didattico e sociale;
5. ferma restando la necessità di indicare preliminarmente la destinazione ad uso botanico, didattico e sociale, se non sia preferibile procedere, come consentito dalla vigente normativa, all’assegnazione diretta a cooperative sociali che propongono interventi di utilizzo coerenti con la vocazione originaria della Serra.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 16-10-2007 ore 00:00
Ultima modifica 16-10-2007
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