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Partito Democratico - Interrogazione nr. d'ordine 2550

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
2550 133 12/06/2014 Claudio Borghello
 
Assessore
Gianfranco Bettin
12/06/2014 12/07/2014 scritta

 

 

Venezia, 12 giugno 2014
nr. ordine 2550
n p.g. 133
 

All'Assessore Gianfranco Bettin


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco F. F.
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Si facciano le barriere fonoassorbenti anche per gli svincoli della Tangenziale di Mestre

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che

• La tangenziale di Mestre è un’infrastruttura che attraversa il sistema urbanizzato cittadino;
• La viabilità cittadina ha il suo fondamento su questo asse viario;
• La pianificazione comunale del traffico insiste nell’addurre il traffico di attraversamento della città verso l'utilizzo della tangenziale,

Considerato che

• Il numero di veicoli che utilizzano la tangenziale è straordinariamente importante e si rilevano code nelle ore di punta nei diversi accessi e uscite;
• L'inquinamento dell'aria e acustico derivante dal traffico presente nella tangenziale, al quale la città soggiace, è da tempo oggetto di monitoraggio e studi di incidenza sulla salute che ci consegnano la cifra del danno e la consapevolezza dell'utilità di opere di mitigazione;
• La legge n. 447 del 26/10/1995 prevede che le società autostradali, gestori di concessioni, debbano predisporre per i comuni interessati dalle infrastrutture stradali dei piani degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore (PCAR) e alla realizzazione di tale piano dedicarvi delle risorse (art. 10 comma 5);
• Il PCAR relativo anche alla tangenziale di Mestre A57 è stato approvato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con D.M. dell’11.03.2011, dopo l'approvazione degli schemi d'intesa in Conferenza Stato Regioni avvenuta in data 18/11/2010;

Considerato altresì che

• Il Comune ha adottato un piano comunale di zonizzazione acustica applicando i criteri previsti dalla legge 447/1995 e s.m., criteri che paradossalmente sembrano penalizzare le zone abitate adiacenti alla tangenziale, in particolare quelle a ridosso delle immissioni ed emissioni in ambito urbano;
• La società CAV Concessioni Autostradali Venete, nel rispondere ad una petizione di cittadini residenti in località Gazzera, ritiene realizzate le indicazioni contenute nel PCAR e di aver ottemperato alle previsioni di legge;

Preso atto che

• Non ci sono barriere fonoassorbenti lungo i perimetri dei tratti di strada di accesso e uscita dalla tangenziale A57, in particolare nel nodo Miranese, che rientrano come da cartellonistica esposta nella competenza della CAV;
• Tale assenza, evidentemente anche dal PCAR, è assurda in quanto proprio in quei tratti i veicoli, spesso in coda, risultano in frenata o in accelerazione, aumentando quindi la rumorosità di fondo, ma anche i picchi;
• In tali tratti non vi è traccia di mitigazione ambientale paesaggistica con flora dedicata come ad esempio alberatura o siepi alte che potrebbero ridurre, oltre all'impatto acustico, anche quello delle polveri;

Si interrogano l’Assessore all'Ambiente e l’Assessore ai Lavori Pubblici

• Se non ritengano, anche in considerazione della previsione di legge contenuta nell'art. 10 comma 5 della legge 26/10/1995, n. 447 (risorse economiche da dedicare), di dover insistere con la società CAV, alla quale compete il tratto di infrastruttura A57, affinché vengano realizzate le barriere fonoassorbenti anche nei tratti di accesso ed uscita, sollecitando a tale scopo il Ministero competente anche per valutare diversamente i valori di rumore indicati dalla legge in riferimento ai limiti di immissione che dovrebbero comunque rendere obbligatorie le protezioni acustiche dato l'elevato valore di rumore residuo della zona;
• Se la società CAV ponga in essere con costanza il lavaggio delle tratte di competenza ai fini dell'abbattimento delle polveri, comprendendo in tale azione anche gli accessi e le uscite alla tangenziale;
• Se il piano di mitigazione ambientale e paesaggistica, che ha reso possibile dotare la tangenziale di Mestre di ampio corredo verde, sia considerato completato da CAV o non si ritenga di doverlo riprendere.

 

Claudio Borghello

 
 
Pubblicata il 12-06-2014 ore 15:49
Ultima modifica 12-06-2014 ore 15:49
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