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Gruppo Misto - Interrogazione nr. d'ordine 2537

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
2537 126 27/05/2014 Renzo Scarpa
 
Assessore
Andrea Ferrazzi
28/05/2014 27/06/2014 scritta

 

 

Venezia, 27 maggio 2014
nr. ordine 2537
n p.g. 126
 

All'Assessore Andrea Ferrazzi


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: strutture di ormeggio della Guardia Costiera di San Marco

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che:
- In data 23.1.2009 in Comune di Venezia si teneva una riunione convocata congiuntamente dal Vicesindaco e dall’Assessore alla Mobilità per rimuovere gli ostacoli che si frapponevano all’avvio dell’intervento di rinnovo dell’imbarcadero Actv denominato “Giardinetti Reali”.
- Alla riunione parteciparono l’Assessore alla Mobilità del Comune di Venezia, la Direzione Mobilità del Comune di Venezia con due rappresentanti, la Direzione Mobilità Acquea con due rappresentanti, l’Autorità Portuale di Venezia con due rappresentanti, la Capitaneria di Porto di Venezia con un rappresentante, Pmv con due rappresentanti, Actv con tre rappresentanti, la Segreteria del Vicesindaco con un rappresentante.
- L’Assessore alla Mobilità aprì l’incontro ricordando che il progetto aveva usufruito di una corsia preferenziale e velocissima, in virtù dei poteri riconosciuti al Commissario di Governo Delegato al traffico acqueo nella Laguna di Venezia, ma che a tale velocità di progettazione e autorizzazione aveva corrisposto una esasperante lentezza nella fase di esecuzione a carico di Actv e Pmv che aveva investito il grado di vivibilità della Città.
- Nel corso della riunione era emerso che ACTV quantificava in un mese il tempo necessario ai lavori di demolizione, di propria competenza, del precedente pontile e di tutte le strutture di ormeggio della Capitaneria di Porto e che immediatamente dopo Pmv avrebbe iniziato la realizzazione della nuova piattaforma perseguendo l’obiettivo di una contrazione dei tempi rispetto ai 150 giorni precedentemente annunciati.
- Logicamente, contestualmente a quei lavori avrebbero dovuto essere previsti anche quelli di ricostruzione dei pontili della Capitaneria di Porto la cui piena collaborazione era stata garantita dall’individuazione, nel corso di alcuni incontri precedenti, delle soluzioni ai problemi che si erano presentati in prima istanza, relativi all’ormeggio provvisorio e alla possibilità di evoluzione dei mezzi operativi anche durante i lavori.
- Una volta ricostruiti i pontili definitivi, si sarebbero dovute eliminare le strutture provvisorie.


Preso atto che:
- La riunione consentì l’avvio dei lavori che iniziarono proprio con la demolizione dei pontili di proprietà della Capitaneria di Porto e la loro sostituzione con altri provvisori di diversa grandezza e disposizione (foto “Pontile”). Un pontile, in particolare, ebbe bisogno della realizzazione di un manufatto in ferro a scavalco della balaustra monumentale esistente in fronte alla palazzina “del Selva”, completamente avulsa dal contesto ambientale e architettonico del luogo. Una sorta di vero e proprio abuso edilizio giustificato solo dall’impossibilità di garantire in modo diverso l’accesso ai mezzi nautici di servizio e di emergenza.
- Il nuovo imbarcadero Actv è stato completato nel corso del 2009 mentre, a 5 anni di distanza, i pontili definitivi della Capitaneria di Porto non sono mai stati realizzati. I mezzi di servizio sono ancora ormeggiati ai pontili provvisori e la scala a scavalco della balaustra fa ancora bella mostra di sé in uno dei luoghi più tutelati al mondo (foto n. 1, 2).
- La situazione è stata affrontata già una volta, dallo scrivente, nel corso del 2011 con un’apposita interpellanza all’Assessore alla mobilità, la nr. d’ordine 935 del 7.12.2011 discussa il 24.1.2012 in IV^ Commissione Consiliare come descritto nel seguente stralcio del verbale:
“PMV: spiega che per mantenere operativi i mezzi della Guardia Costiera, durante i lavori, furono fatte daPMV alcune opere provvisionali i cui costi, però non erano a carico di PMV. A tutt’oggi, però, PMV non è stata rifusa dei costi sostenuti. Consegna alla Segreteria della Commissione la risposta allegata all’interpellanza.
R. SCARPA rileva la carenza del progetto in quanto non prevedeva, per la Guardia Costiera, la possibilità di utilizzare i mezzi durante la realizzazione delle opere. Se una struttura dello Stato viene demolita per far posto ad un pontile del servizio pubblico, come in questo caso, una volta completata l’opera la struttura va ripristinata. La riva dei Giardinetti non si capisce più di chi sia ed il Magistrato alle acque ha escluso la proprietà di quella riva. Si disse pure che la riva fosse demaniale con concessione d’uso al Comune. Sarebbe da chiarire questa fattispecie.
ASS. BERGAMO stanno perseguendo l’obiettivo e una volta trasferito il moto pattugliatore nell’area dell’Arsenale,anziché nell’attuale bacinetto di S. Marco, si potrà recuperare l’area anche per l’ormeggio dei taxi. Ci potrà essere una riorganizzazione complessiva dell’area con un progetto che si dovrà approntare. Tutto ciò appena comunicheranno che il pattugliatore verrà spostato. Per ciò che concerne la seconda parte ci si dovrà riferire agli Assessori ai Lavori Pubblici, al Patrimonio e al Turismo ed al Magistrato alle acque.
R. SCARPA non si ritiene soddisfatto perché l’Assessore afferma che c’è un accordo con la Capitaneria, per lo spostamento del pattugliatore, che a lui non risulta.
ASS. BERGAMO precisa che sta informando ora di aver fatto un accordo con i due Ammiragli, il precedente e quello attuale e questo accordo dovrà essere confermato.
R. SCARPA chiede se dall’affermazione dell’Assessore si possa desumere che l’attuale ammiraglio è d’accordo nel non ricostruire i pontili, mentre la sua interpellanza chiede di ricostruirli.
ASS. BERGAMO ribadisce che l’unica affermazione che ha fatto è che c’è un accordo verbale sul fatto che il pattugliatore non stazionerà più lì.
R. SCARPA afferma che non è stata data risposta alla sua interpellanza. Dice che si devono eliminare le opere abusive e ricostruire i pontili. Oggi gli viene risposto che c’è un accordo con l’Ammiraglio e a lui non risulta.
ASS. BERGAMO risponde che se c’è un abuso qualcuno ne risponderà. Non è che il ripristino di un abuso toglie la responsabilità di chi l’ha commesso. Conferma, nuovamente che l’unico accordo riguarda il fatto che il moto pattugliatore non stazionerà più lì. Non hanno parlato né dell’utilizzo reale dell’intera area, né di altri lavori. La cosa certa è che se il moto pattugliatore non stazionerà più lì, i lavori richiesti dall’interpellanza non saranno più funzionali a ciò che, in quell’area, si vorrà fare.”


E successivamente anche nell’interpellanza nr. 1339 prot. 119 del 11.07.2012 a firma del Consigliere Rizzi a cui l’Assessore Maggioni risponde “Per completezza di informazioni si ritiene opportuno segnalare che la scaletta posta sopra la balaustra è stata realizzata da PMV per poter far accedere tempestivamente il personale della Capitaneria di Porto al loro pattugliatore durante i lavori del vicino pontile Actv e la stessa verrà rimossa dopo la realizzazione degli attracchi definitivi”.)


Nella considerazione che:
- L’accordo di cui aveva parlato l’Assessore alla mobilità, evidentemente, non esisteva dato che tutto è rimasto inalterato (foto n. 1, 2);
- ad oltre due anni di distanza, le opere d’ormeggio risultano deteriorate (foto n. 3,4);
- l’unico lavoro eseguito riguarda il prolungamento dell’attacco del ponte usato in occasione della Venicemarathon, che oltretutto risulta non adeguatamente protetto nella sua parte sporgente (foto n. 5) ed è già stato causa di incidenti.


Nel sottolineare che testimonianze attendibili segnalano l’accesso ai pontili provvisori, attraverso la scaletta abusiva, da parte di persone non autorizzate alcune delle quali sarebbero scivolate in acqua con pericolo di ferite e annegamento.


Tutto ciò premesso si evidenzia la necessità di un intervento risolutivo con:
a) ricostruzione pontili;
b) eliminazione delle strutture provvisorie e di ogni possibile abuso e pericolo;
c) infissione pali a protezione degli spigoli sporgenti del pontile Venicemarathon.




La presente interpellanza viene inviata per opportuna conoscenza e competenza anche alla Direzione Sportello Unico Edilizia – Servizio Controllo del Territorio, nonché al Comando della Polizia Locale del Comune di Venezia.


Allegati
 
foto 1 (jpg - 1,9 Mb)
foto 2 (jpg - 1,9 Mb)
foto 3 (JPG - 2,1 Mb)
foto 4 (JPG - 1,9 Mb)
foto 5 (JPG - 2,2 Mb)
pontile (JPG - 1,8 Mb)

 

Renzo Scarpa

 
 
Pubblicata il 27-05-2014 ore 17:49
Ultima modifica 27-05-2014 ore 17:49
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