nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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2318 | 34 | 05/02/2014 | Sebastiano Bonzio |
Assessore Alessandro Maggioni e p. c. Al Presidente della VII Commissione |
06/02/2014 | 08/03/2014 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta in Consiglio comunale | 29-05-2014 | Leggi |
risposta | 18-02-2014 | Leggi |
Venezia, 5 febbraio 2014
nr. ordine 2318
n p.g. 34
All'Assessore Alessandro Maggioni
e per conoscenza
Al Presidente della VII Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VII Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: ISOLA DEL LAZZARETTO VECCHIO: DI NUOVO IN STATO DI ABBANDONO DOPO UN INVESTIMENTO DI 27 MILIONI DI EURO
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
L’isola del Lazzaretto Vecchio è una delle isole della laguna veneta posta in prossimità del Lido di Venezia. Tale Isola dal 1249 fu abitata dai Padri Eremitani che vi tenevano un ricovero per i pellegrini che andavano o tornavano in Terrasanta. Dal 1423 ospitò quindi un ospedale che riceveva chi giungeva da zone appestate o dove venivano curati i contagiati stessi durante le diverse epidemie di peste che flagellarono la città di Venezia. In seguito fu adibita a postazione militare dal 1846 al 1965 passando alle autorità militari austriache e infine italiane che distrussero parte degli edifici esistenti :chiesa e campanile, due ali del chiostro e il parlatorio.
Dal 1966 è nella disponibilità del Comune di Venezia che l’ha data in concessione ad un gruppo cinofilo per ospitare un ricovero di cani randagi, salvando così gli edifici dagli sciacalli che – per esempio - distrussero i tesori dell’Isola del Lazzaretto Nuovo con il fine di rivendere i materiali edili antichi asportati, quali travi, portoni, capitelli.
Considerato che
Nel 2003 sono iniziati i lavori di recupero ad opera del Consorzio Venezia Nuova, in previsione dell’allestimento di un “Museo della Città di Venezia” (un museo archeologico) che sono costati alla comunità veneziana 27 milioni di euro e che hanno “recuperato il sito” anche con lavori di arginatura, marginamenti, impianti fognari, raccolte acque e 8.400 mq di fabbricati e riconsegnata alla città nel 2008.
Considerato inoltre che
Durante gli scavi sono venuti alla luce fosse singole e comuni con oltre 1.500 scheletri di appestati, la cui analisi potrà fornire informazioni relative alla vita dei veneziani nel 500, che rappresentano un prezioso patrimonio storico da valutare e conservare
E constatato ancora che
Dal 2008 due ettari e mezzo di isola, con l’85% di edifici rimessi a nuovo, sono totalmente abbandonati e dal Lido pare che le porte di ingresso dalla laguna siano in stato di disfacimento,
Per tutto quanto premesso e considerato,
si interroga l’Assessore al Patrimonio, per sapere:
- se sia al corrente dell’inesorabile processo di decadimento “fisiologico” che sta colpendo l’isola che oggi versa in totale stato di abbandono;
- se non ritenga utile convocare una Commissione congiunta con la commissione pari ruolo della Municipalità di Venezia-Murano-Burano, in sopralluogo presso l’isola, per prendere visione dello stato in cui versano gli edifici e gli spazi restaurati;
- se non ritenga utile proporre all’Amministrazione di realizzare nell’isola, assieme al progetto iniziale del “Museo della Città di Venezia”, anche il Museo dell’Islam che in questi giorni ha ottenuto l’avvallo del Presidente del Consiglio dei Ministri, per unire sforzi economici e competenze affinché i 27 milioni di euro investiti finora nell’isola non siano serviti solo ad arricchire le imprese edili che vi hanno lavorato ma servano anche ad arricchire la cultura della collettività.
Sebastiano Bonzio
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