nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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2278 | 13 | 15/01/2014 | Gian Luigi Placella |
Assessore Gianfranco Bettin |
16/01/2014 | 15/02/2014 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 28-01-2014 | Leggi |
Venezia, 15 gennaio 2014
nr. ordine 2278
n p.g. 13
All'Assessore Gianfranco Bettin
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: gli escrementi del cane dove li metto?
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premesso che
- nelle ordinanze comunali nr 30, 31 e 182 del 2006; nr. 216, 522, 523 e 573 del 2007; nr. 431 del 2011, si è agito sull’applicazione ed estensione di conferimento separato dei rifiuti nelle varie aree e sestieri di Venezia istituendo il servizio porta a porta secondo le modalità attribuite e indicate nelle rispettive ordinanze;
- come da regolamento sui rifiuti e ordinanza comunale n 605 del 5/10/2011 i rifiuti devono essere consegnati direttamente all’operatore Veritas al momento del suo passaggio. E’ comunque consentito all’utenza, nell’arco di tempo compreso fra le ore 6 e le ore 8 antimeridiane, di depositare i rifiuti sul piano stradale a ridosso della stessa abitazione escluse le domeniche e i giorni festivi;
- nel “Regolamento per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e per la pulizia del territorio” a pag. 23 art. 34 “Animali” si cita che: “I proprietari, conduttori o possessori di animali devono evitare che gli stessi lordino il suolo pubblico e gli spazi privati aperti al pubblico. Essi sono tenuti a dotarsi di specifica attrezzatura idonea all'immediata rimozione e asportazione delle deiezioni e delle lordure degli animali stessi, nonché a pulire l'area eventualmente sporcata”;
- la raccolta porta a porta crea qualche imbarazzo ai proprietari di cani, perché non essendoci piccoli cestini della differenziata o essendo quelli per l’indifferenziata insufficienti e sempre stracolmi di variegata spazzatura, sempre o spesso, sono costretti a girare per la città con un sacchetto di escrementi in mano. Oppure, molto peggio, abbandonano il sacchetto con gli escrementi (vedi foto) lungo calli, campi, comunque in luoghi molto frequentati, o lo gettano in acqua.
considerato che
- le frequenze e gli orari del servizio di raccolta dei rifiuti urbani devono essere tali da non comportare rischi per la salute dell’uomo, a partire dalle lavoratrici e dai lavoratori e/o l’ambiente e tali da salvaguardare le esigenze di decoro ambientale ( D. Lgs 152/2006 e successive modifiche);
- oggi, il Codice civile art. 1138 comma 5, ( comma aggiunto dall’art. 16, comma 1, lett. b), L. 11 dicembre 2012, n. 220, a decorrere dal 17 giugno 2013, ai sensi di quanto disposto dall’art. 32, comma 1, della medesima legge n. 220/2012), stabilisce che i regolamenti condominiali non possono vietare di possedere o detenere animali domestici. I giudici affermano difatti che il cane e il gatto vanno considerati come esseri senzienti e facenti parte del nucleo familiare. Inoltre recenti normative autorizzano l’ingresso dei cani in locali e ambienti che precedentemente erano loro preclusi, con una conseguente maggiore e diffusa presenza dei cani in città in tutto l’arco della giornata;
- gli escrementi dei nostri amici sono dannosi non solo per la salute e per i malcapitati che ci si imbattono o vengono a contatto con il terreno dove sono stati lasciati, ma anche per l’ambiente. La deiezione del cane lasciata nella sua sede di deposizione non si smaterializza, non si decompone da sola. Senza contare che può diventare veicolo privilegiato per batteri, virus e altri parassiti. Va quindi prima di tutto raccolta. E questo è normale buonsenso. Ma poi dove la butto?;
- Venezia, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, è visitata da milioni di turisti durante tutto l’anno e un numero considerevole di questi ( un’alta e crescente percentuale sceglie di pernottare in strutture extralberghiere e vivere da veneziani, in appartamento privato o addirittura in casa di proprietà, portando con sé gli animali domestici ) ha dimostrato e continua a dimostrare sconcerto e perplessità, notando quegli strani “sacchettini” sparsi qua e là sulle aree di maggior passaggio. Chi ha portato con sé il proprio cane, vive lo stesso imbarazzo dei veneziani, non trovando un “cestino” appropriato all’uso.
- nel 2013, come da dati elaborati dall’Istituzione comunale “Centro previsioni e segnalazioni maree”, sembra che le alte maree siano state circa 160 sopra quota 80 cm. , e poiché la tendenza è all’innalzamento del livello del mare e quindi delle maree in laguna, le zone più basse di Venezia sono destinate a essere sempre più frequentemente soggette all’acqua alta che poi, ritirandosi, trascina con sé tutto ciò che trova depositato a terra;
premesso e considerato quanto sopra,
si chiede:
1. se l’amministrazione sia a conoscenza del problema dell’abbandono di sacchetti contenenti deiezioni canine e se abbia in programma delle soluzioni, come ad esempio un
“Piano cestini” per incrementarne il numero, con l’obiettivo di mantenere la città pulita e decorosa, migliorando la qualità della vita dei residenti, degli ospiti e dei loro “amici” domestici, ed evitando un progressivo degrado ambientale;
2. se e come l’amministrazione intenda attivare, nelle giornate di domenica e festivi, una raccolta rifiuti supplementare vista la massiccia e crescente affluenza di turisti specialmente durante i fine settimana, per svuotare, a oggi, i circa 1100 cestini dislocati nella città di Venezia utilizzati per tutte le necessità e che risultano essere un numero altamente insufficiente ai bisogni della città, di chi la abita e di chi la visita;
3. se l’amministrazione preveda di utilizzare una parte delle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno, circa 25 milioni, per fronteggiare il problema senza gravare ancora una volta economicamente sulla collettività locale, migliorando in questo modo la qualità dell’offerta turistica e dei servizi, obiettivo riportato nella brochure giustificativa consegnata ai turisti all’atto del pagamento.
Allegati
Foto 1 (jpg - 1,9 MB)
Foto 2 (jpg - 1,9 MB)
Gian Luigi Placella
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