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Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it - Interrogazione nr. d'ordine 2199

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
2199 228 05/12/2013 Gian Luigi Placella
 
Assessore
Ugo Bergamo
05/12/2013 04/01/2014 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta13-01-2014Leggi

 

Venezia, 5 dicembre 2013
nr. ordine 2199
n p.g. 228
 

All'Assessore Ugo Bergamo


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Bike Sharing Venezia

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che

Il 22 Settembre 2010 è stato inaugurato il nuovo servizio ad uso pubblico “Bike Sharing Venezia”;
Come indicato nel sito del Comune di Venezia: “Il bike sharing è stato introdotto dall'Amministrazione Comunale con l'obiettivo di promuovere una mobilità urbana più sostenibile; incentivare l'uso della bicicletta nei brevi tragitti cittadini, infatti, permette di ridurre i problemi di traffico e inquinamento causati dalle auto private.”;
Il 3 Ottobre 2011 si è tenuto a Villa Ceresa su iniziativa del Comune il “Dicci la tua! Focus Group Bike Sharing Venezia” con lo scopo di cogliere i suggerimenti e i consigli degli utilizzatori del servizio;
I posti bici (colonnine) a Mestre sono 191 e a Lido 27;
Il regolamento prevede al punto 8 una serie di commi riguardanti penali da versare in caso di furto o smarrimento della tessera o furto o rottura della bicicletta.

Considerato che

Molti parcheggi scambiatori in periferia di Mestre non hanno cicloposteggio e quello inizialmente presente nel parcheggio scambiatore di Villa Tivan (via terraglio) è stato da tempo smantellato;
Il cicloposteggio di piazzale Altinate, a fianco della pista ciclabile, è stato smantellato e sostituito con uno in Piazzale Cialdini a poche decine di metri di distanza;
Sempre più spesso le colonnine sono per lo più vuote in tutti i cicloposteggi;
Dal Focus Group tenuto a Ottobre 2011 erano emerse chiare richieste dagli utilizzatori come:
- Dotazione di cestino “anche spartano” o comunque un contenitore per trasporto di cose;
- Dotazione di lucchetto incorporato nella bicicletta (come a Nizza);
- Dotazione di fanali anteriore e posteriore;
- Cicloposteggio in Piazzale Roma e via Torino;
- Integrazione tra Tram e Bike Sharing;
- Disporre di un numero verde per l’assistenza tecnica e non lo stesso del car sharing;
tutte puntualmente disattese!
In un comunicato Stampa del 18 Febbraio 2011 l’ass. Ugo Bergamo ha annunciato la realizzazione di cinque stazioni: Carbonifera, zona PalaPlip in via San Donà, piazza Pastrello a Favaro, zona Cadoro a Chirignago e rione Pertini a Bissuola, tutte (tranne la Carbonifera) ad oggi inesistenti.
A Maggio 2013 come riportato nell’articolo de “Il Gazzettino” del 13 Maggio 2013 diversi cittadini si sono rivolti a Comune e FIAB per denunciare la scarsissima disponibilità dei mezzi e nello stesso articolo è riportato che l’Assessore alla Mobilità Ugo Bergamo ha giustificato tale mancanza con un’elevata casistica di furti di bici;
Puntualmente il 30 Maggio 2013 con un Comunicato Stampa evidentemente a risposta dei suddetti articoli e relativi servizi televisivi (vedi Rete Veneta con nostro intervento), per salvare la faccia, il presidente AVM Giovanni Seno conferma la serie di furti di bici e danneggiamenti che ha ridotto il loro numero da 80 a 30 unità tra il 2012 e 2013 per un danno totale di circa 30.000 euro e che, a Maggio 2013, hanno riportato a 80 unità le biciclette disponibili, dichiarando che sono “in programma una serie di interventi che vanno dal contrasto ai furti, con l’installazione di un sistema di videosorveglianza nelle principali stazioni e di rilevatori GPS sulle biciclette elettriche che a breve saranno rese disponibili”.
Visto che
Sono state messe in circolazione nuove biciclette senza prevenire eventuali e probabili successivi furti con azioni dichiarate di installazione di sistemi di videosorveglianza;
A distanza di pochi mesi si è ritornati in una situazione di forte carenza di bici, tanto che in data 12.11.2013 risultano essere in circolazione solo 11 bici a Mestre, rispetto alle 80 ripristinate a Maggio 2013, quindi subendo un ulteriore danno evidentemente superiore ai 30.000 euro causati dalle perdite avvenute tra il 2012 e metà 2013;
Ogni caso di furto è tracciabile tramite i versamenti delle penali previste dal regolamento o denunce di smarrimento della carta elettronica;
Nessuno dei cicloposteggi annunciati il 18 Febbraio 2011 è ancora stato realizzato;
Molte richieste fatte dagli utilizzatori nel Focus Group del 2011 sono state disattese (tutte quelle elencate nelle premesse e nessuna richiesta riguarda l’introduzione di biciclette a pedalata assistita);
La modalità elettronica di accesso alle biciclette nelle colonnine permetterebbe una automatica raccolta e visualizzazione di dati in tempo reale inerenti la statistica sull’utilizzo dei vari cicloposteggi, che aiuterebbe a capire l’utilità dei cicloposteggi stessi; attualmente questi dati non sono pubblicamente disponibili;

Si chiede all’assessore competente:

Le ragioni sulla base delle quali sono state scelte le posizioni dei cicloposteggi, concentrando molti dei quali in zona centrale, smantellando l’unico cicloposteggio a Nord di Mestre periferia (via Terraglio), installando un cicloposteggio in Corso del Popolo dove non esiste una pista ciclabile, senza prevedere cicloposteggi nei parcheggi scambiatori di Marghera e via Miranese, presso la zona commerciale Panorama e a Piazzale Roma, ostacolando quindi fortemente il raggiungimento dell’obiettivo riportato nelle premesse, disattendendo le richieste degli utilizzatori come menzionato sopra, non mantenendo le promesse sulla realizzazione di nuove ciclostazioni nelle zone periferiche e senza evidentemente valutare le piste ciclabili esistenti e quelle in progetto nell’ambito del BiciPlan;
Le ragioni sulla base delle quali è stato smantellato il cicloposteggio di Piazzale Altinate, adiacente alla pista ciclabile, per sostituirlo con quello di Piazzale Cialdini adiacente all’incrocio di binari del tram con annesso pericolo per i clienti del servizio di bike sharing di incidente e di essere multati per occupazione occasionale della corsia del tram;
Che si rendano disponibili passate e future serie temporali sull’utilizzo delle biciclette nei cicloposteggi per far capire ai cittadini quanto siano utilizzati e permettere all’ Amministrazione stessa di giustificare alcuni cambiamenti in corso d’opera rispetto alle intenzioni originali;
Cosa intenda fare l’Amministrazione cittadina per arginare i furti di biciclette, se come in altre città disporre di telecamere i cicloposteggi, dotare le biciclette (e non solo quelle a pedalata assistita che non risultano essere state richieste dai cittadini) di dispositivi GPS o continuare a “sfornare” nuove biciclette con la gioia dei ladri vecchi e nuovi;
Di impedire l’erogazione di nuove biciclette, comprese quelle elettriche o a pedalata assistita, fino a quando non siano state prese le opportune precauzioni per prevenire ulteriori furti e danneggiamenti;
Di fornire i dati chiari e precisi delle biciclette acquistate dal 2010 ad oggi, di quante sono in riparazione, di quante sono attualmente in circolazione.
Di fornire il numero delle denunce inviate ad AVM S.p.A. da parte degli utilizzatori del servizio a seguito di rottura, danneggiamento o smarrimento della tessera come previsto nel punto 8.3 del regolamento;
Di fornire il quantitativo di ricevute date da AVM S.p.A. al cliente a seguito di un versamento di Euro 20,00 per la penale prevista nel punto 8.4 del regolamento in quanto smarrito o rotto (o trovato rotto) il cavo antifurto o le chiavi in dotazione;
Di fornire il numero delle denunce inviate ad AVM S.p.A. a seguito di furto di bicicletta al di fuori della colonnina e conseguente ricevuta di avvenuto pagamento della penale di Euro 200,00 da parte della vittima del furto come previsto dal punto 8.5 del regolamento;
Di accertare che ogni bicicletta mancante sia correlata a una denuncia di smarrimento della tessera o al versamento di Euro 200,00 di penale da parte dell’utilizzatore come previsto da regolamento, cosa che provvederemo anche noi a verificare non appena avremo a disposizione i dati richiesti nei punti precedenti;
Di accertare le eventuali responsabilità dei dirigenti comunali in ordine alle vicende qui evidenziate, anche sotto il profilo del riconoscimento o meno della retribuzione di risultato, e di spiegare se tale eventuale accertamento potrà incidere sulla Performance della categoria “Dirigenti”.
Di provvedere, nel caso non siano imputabili evidenti responsabilità in carico ai dirigenti di competenza, a dimettere l’Assessore alla Mobilità Ugo Bergamo per evidenti incapacità di gestione del servizio Bike Sharing fino ad ora risultato inefficiente.

 

Gian Luigi Placella

 
  1. Gian Luigi Placella
  2. Archivio atti
  3. punto di vista di
 
Pubblicata il 05-12-2013 ore 15:36
Ultima modifica 05-12-2013 ore 15:36
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