nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1603 | 289 | 07/12/2012 | Sebastiano Bonzio |
Assessore Bruno Filippini e p. c. Al Presidente della VII Commissione |
11/12/2012 | 10/01/2013 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
---|---|---|
verbale seduta commissione consiliare | 03-04-2013 | Leggi |
Venezia, 7 dicembre 2012
nr. ordine 1603
n p.g. 289
All'Assessore Bruno Filippini
e per conoscenza
Al Presidente della VII Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare VII Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Demolizione inferriate presso il complesso denominato “ex Area Saffa” a Cannaregio: applicare il buon senso e le indicazioni che la Giunta ha rivolto agli Uffici
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
la quasi totalità degli appartamenti siti presso il complesso di edilizia residenziale pubblica denominato “ex Area Saffa” a Cannaregio è di proprietà del Comune ed è concessa da questo in locazione ai sensi della Legge regionale 10/1996 ;
Accertamenti contravvenzionali effettuati tra settembre e dicembre 2010 hanno rilevato la realizzazione, senza richiedere preventiva e necessaria autorizzazione alle autorità competenti (in particolare la prescritta Autorizzazione Paesaggistica), da parte di dieci inquilini assegnatari delle abitazioni poste al piano terra del complesso edilizio di proprietà comunale denominato “ex Area Saffa”, di manufatti in ferro più che decorosi (griglie, inferriate e cancelli), finalizzati a prevenire il rischio di intrusioni da parte di malintenzionati all’interno delle medesime unità immobiliari, che, tra l’altro, valorizzano il patrimonio edilizio del Comune.
Considerato che
La Direzione Sviluppo del Territorio ed Edilizia nel marzo 2011 ha comunicato l’avvio delle procedure sanzionatorie agli inquilini dell’area Saffa che hanno installato le inferriate protettive (“Comunicazione d’avvio del procedimento ai sensi della Legge 241/90 art. 7 e 8 per l’applicazione delle sanzioni previste dall’Art. 167 del D.leg.vo n.42/2004 e dell’Art.37 del D.P.R. 06/06/2001 n.380 e successive modifiche ed integrazioni”);
In particolare è prevista l’attuazione delle ordinanze di demolizione che obbligherebbero gli assegnatari (in prevalenza persone anziane) a rimuovere i “presidi di sicurezza” spontaneamente installati, esponendo le abitazioni, date le caratteristiche ubicazionali delle stesse (piano terra, spesso in posizione defilata rispetto ai percorsi principali) a potenziale rischio di intrusione, creando anche probabili problemi di vivibilità degli alloggi legati all’insicurezza dei siti;
Il 29 novembre 2011 la Municipalità di Venezia, Murano e Burano ha incontrato gli assegnatari degli appartamenti di cui sopra con l’intento di giungere ad una soluzione progettuale condivisa che consenta, per motivi sociali e di opportunità, di sanare gli abusi in un secondo momento senza incorrere in sanzioni;
Anche a seguito dell’intervento della Municipalità di Venezia, Murano e Burano la Giunta, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica, ha approvato un Atto di indirizzo contenente le indicazioni alla macchina burocratica per giungere alla risoluzione unitaria e coordinata della controversia, in modo da individuare “idonea soluzione progettuale e procedurale unitaria, atta a consentire la possibilità di installazione, da parte di tutti gli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di cui al complesso immobiliare di proprietà comunale denominato “ex Area Saffa”, di manufatti omogenei e paesaggisticamente compatibili, finalizzati a garantire maggiori margini di sicurezza alle unità immobiliari site ai piani terra, più esposte a rischi di intrusione.
Nello stesso atto si suggeriva la valutazione della possibilità di differire l’azione demolitoria delle sole griglie/inferriate anti intrusione entro un tempo limitato (30/06/2012) utile alla conclusione delle procedure progettuali di cui sopra, al fine di garantire continuità all’attuale livello di sicurezza degli alloggi interessati. Purtroppo, a giudizio dello scrivente, omettendo di specificare la sospensione delle procedure repressive in essere.
In seguito, ad ottobre 2012, a riprova del fatto che spesso la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra, la Direzione Sviluppo del Territorio ed Edilizia ha inviato a una quarantina di inquilini l’”Ordinanza di demolizione delle opere edilizie abusive eseguite in area sottoposta a tutela paesaggistico ambientale” ordinando la rimozione delle opere abusive entro il termine di 90 giorni;
Considerato inoltre che
Nel corso degli ultimi anni alcuni di questi appartamenti sono stati assegnati dal Comune a nuovi inquilini, per cui in alcuni casi i nuovi locatari si sono visti recapitare le sopra citate comunicazioni e/o ordinanze dovute a situazioni pregresse, senza aver compiuto alcun abuso;
Considerato infine che
Un’eventuale azione repressiva, rappresentata nel caso specifico dall’eliminazione “forzata” delle inferriate, appare assolutamente non auspicabile sia perché danneggerebbe economicamente una fascia di cittadini a basso reddito che, con la crisi che incombe, è facilmente intuibile non navighino nell’oro, sia perché oggettivamente potrebbe emergere un problema di sicurezza del territorio e di peggioramento della qualità della vita di inquilini, per lo più anziani;
Per tutto quanto premesso e considerato, si interroga l’Assessore all’Edilizia privata e alla casa per sapere
Se sia a conoscenza di quanto sopra descritto;
se non ritenga opportuno, nell’interesse diffuso sia degli inquilini sia del Comune proprietario degli alloggi, affrontare questa questione, affinché venga risolta con urgenza sulla base delle indicazioni rivolte agli Uffici competenti contenute nell’atto di indirizzo della Giunta n. 41 del 29/12/2011.
Sebastiano Bonzio
scarica documento in formato pdf (37 kb)