nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1593 | 284 | 03/12/2012 | Sebastiano Bonzio |
Assessore Ugo Bergamo e p. c. Al Presidente della IV Commissione |
05/12/2012 | 04/01/2013 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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ritiro | 09-04-2013 | Leggi |
Venezia, 3 dicembre 2012
nr. ordine 1593
n p.g. 284
All'Assessore Ugo Bergamo
e per conoscenza
Al Presidente della IV Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare IV Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Soppressione InterCity Notte 773 Tratta ferroviaria Mestre – Trieste: ennesima decisione a danno dei lavoratori pendolari
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
È stato segnalato alle scrivente gruppo che il treno InterCity Notte 773, proveniente da Roma, che transita all’alba a Mestre (h 5:32) e prosegue poi verso Trieste, verrà soppresso a partire dal giorno 8 dicembre prossimo.
Considerato che
Il treno sopra citato viene utilizzato anche da centinaia di cittadini lavoratori pendolari del nostro Comune per recarsi al lavoro (e pensiamo non sia il caso in questa sede calcare la mano sulle condizioni generali di viaggio, quali pulizia, affollamento dei vagoni ecc.).
Considerato inoltre che
La soppressione di tale treno rischia di creare enormi disagi e incalcolabili danni economici alle famiglie dei pendolari che l’utilizzano che, verosimilmente, sono già oggi vessate dalla crisi economica che stiamo vivendo a livello locale e non;
Nei casi più drammatici la soppressione del treno comporterà l'impossibilità per alcuni pendolari di recarsi a lavoro negli orari stabiliti dal cantiere o dalla ditta, sottoponendo così questi lavoratori all’inevitabile rischio della perdita del posto di lavoro;
Esemplificativa è la seguente email giunto allo scrivente "un operaio metalmeccanico residente a Martellago (VE); che con la grave crisi che ha colpito i cantieri di Fincantieri a Marghera, ha scelto di rinunciare alla cassa integrazione proposta dall'azienda per poter lavorare nei cantieri metalmeccanici di Monfalcone (scelta obbligatoria perchè la cassa integrazione non mi permette di mantenere la mia famiglia, moglie e figlio a carico, e un affitto da pagare).
Dal mese di aprile ad oggio dopo che mi sveglio alle 04:30 per recarmi, con i pochi mezzi pubblici rimasti, alla stazione di Mestre per prendere quello che ancora si stenta a chiamre treno ( intersiti notturno proveniente da Roma in direzione Monfalcone passando per Portogruaro) ma effettivamente è un carro bestiame, pieno all'inverosimile; per arrivare a lavoro alle ore 07:10, scioperi e ritardi permettendo; stessa procedura per il ritorno a casa "previsto" per le 20:30.
Nonostante la fatica e l'impossibilita' materiale di poter cambiare le cose; la notizia più sconvolgente è che dal giorno 8 dicembre 2012 il su detto treno che permette a centinaia di pendolari di recarsi a lavoro e mantenere cosi le proprie famiglie, verrà soppresso, recando un danno incalcolabile e infamante alle centinaia di famiglie che ancora SOPRAVVIVONO. Tutto questo comporterà l'impossibilità di recarmi a lavoro negli orari stabiliti dal cantiere con inevitabile perdita del posto di lavoro."
Considerato infine che
Non è accettabile rischiar di perdere ulteriori posti di lavoro o comunque aumentare i disagi ai lavoratori,
Considerato in ultimo che
l’Articolo 1 della Costituzione Italiana, dicendo che “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” sottintende che non solo va difeso il lavoro in quanto tale ma che va difeso anche tutto ciò che “aiuta” a fondarla sul lavoro, quindi mezzi di trasporto da e per il lavoro compresi;
Tutto ciò premesso e considerato, si interroga l’assessore alla Mobilità e Trasporti per sapere:
- se sia a conoscenza che quanto riferito allo scrivente gruppo circa la soppressione del treno InterCity Notte 773 corrisponde al vero;
- nel malaugurato caso in cui la notizia sia vera, quali azioni intenda intraprende con Trenitalia S.p.a. e la Regione Veneto al fine d’evitare la soppressione di suddetto treno e tutelare così al contempo l’enorme numero di lavoratori pendolari che l’utilizzano.
Sebastiano Bonzio
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