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Movimento 5 Stelle Beppegrillo.it - Interrogazione nr. d'ordine 1379

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1379 191 23/07/2012 Marco Gavagnin
 
Assessore
Ezio Micelli
24/07/2012 23/08/2012 scritta

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta01-10-2012Leggi

 

Venezia, 23 luglio 2012
nr. ordine 1379
n p.g. 191
 

All'Assessore Ezio Micelli


e per conoscenza

Al Presidente della V Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare V Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Specifici accordi (anche di natura patrimoniale),stipulati tra Comune di Venezia e la società SAVE S.p.A. in merito ai terreni all’interno del perimetro del “Quadrante Tessera”

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso

Che, con nota prot. n. 145229 del 02.04.2012, l’amministrazione comunale ha presentato formale opposizione alle mappe di vincolo dell’ENAC ai sensi dell’art. 708 del Codice della Navigazione;

che, in tale documento, si esprime, almeno formalmente, contrarietà all’apposizione di vincoli relativamente all’eventuale terza pista dell’aeroporto, in quanto non ancora autorizzata dagli organi competenti (in primis, il Ministero delle Infrastrutture) ma contemporaneamente si afferma quanto segue: “il PAT del Comune di Venezia…ha assunto, nei suoi contenuti, tutte le precauzioni corrispondenti all’adeguamento delle previsioni del PRG al previsto Piano di Rischio anche attraverso la scelta di rivedere, rispetto alle attuali previsioni urbanistiche, la localizzazione di alcune attività di elevato interesse comunale (nuovo Stadio, nuova sede del Casinò municipale) in funzione di un loro allontanamento dal sedime aeroportuale corrispondente al criterio di prevenzione dei rischi…Tale rilocalizzazione è stata effettuata in modo concreto attraverso specifici accordi (anche di natura patrimoniale) tra Comune di Venezia e SAVE che, come soggetto redattore delle mappe di vincolo…ha sicuramente aderito a detti accordi tenendo presente le condizioni poste dal Codice della Navigazione…”;

che l’art. 42 del D.Lgs. n. 267-2000 (TUEL) stabilisce al comma 2 che “Il consiglio comunale ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali:…b) programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie…”;

che l’art. 48 dello stesso D.Lgs. n. 267-2000 statuisce al secondo capoverso che “La Giunta compie tutti gli atti rientranti ai sensi dell'articolo 107, commi 1 e 2, nelle funzioni degli organi di governo, che non siano riservati dalla legge al consiglio e che non ricadano nelle competenze, previste dalle leggi o dallo statuto, del sindaco”;

che l’art. 21 comma 3 dello Statuto del Comune di Venezia ammette che il Sindaco possa partecipare a “conferenze di servizi, a accordi di programma o ad altri istituti o sedi dove debba esercitare le competenze del consiglio o della giunta” ma questo, continua l’articolo, “presuppone un mandato vincolante dell’organo collegiale competente che fissa gli indirizzi dell’amministrazione con riserva di ratifica da parte della stessa”;


considerato

che, dalle notizie di cronaca locale (Il Gazzettino, 24.01.2012 e 31.05.2012), appare piuttosto evidente che il Comune abbia intenzione di cedere, almeno parzialmente, le aree di sua proprietà, che ricadrebbero nella fascia di vincolo dell’ipotetica terza pista aeroportuale, al fine di acquisire, attraverso gli accordi cui si accennava poco sopra, altri terreni, che si trovano al di là della bretella aeroportuale (collegamento tra A4 e SS. 14) e che sono privati, per farvi costruire il solito “menù”: stadio, nuovo casinò, alberghi, centri commerciali, palazzetto dello sport e piscina olimpionica (?);

che gli accordi, stipulati da SAVE S.p.A. ed il Comune, potrebbero considerarsi nulli, per difetto di potere, se non stipulati dal Sindaco dietro specifica delibera autorizzatoria del consiglio comunale ai sensi dell’art. 21 co. 3 dello Statuto comunale;

che nella “Carta delle Fragilità” (tav. 3 foglio 2) del PAT, adottato con delibera di CC n. 5 del 30 e 31.01.2012, la zona dedicata alle “Attività di servizio di livello regionale: Quadrante di Tessera” è inquadrata tra le “aree esondabili o a ristagno idrico” di cui all’art. 16 lett. a) delle N.T. In particolare, i terreni posti al di là della bretella aeroportuale risultano essere, in buona parte, a -1,75 s.l.m.;

che, in numerose occasioni pubbliche, l’assessore all’Urbanistica ha negato il fatto che a Tessera vi sarà una speculazione immobiliare su terreni agricoli, lasciando tuttavia intendere che l’operazione, comunque speculativa, sarà guidata dalla mano pubblica. Tale circostanza è stata confermata da alcune dichiarazioni dell’amministratore delegato del Casinò (La Nuova di Venezia, 20.12.2011) e dal testo dell’art. 32 N.T. del PAT, come modificato dal maxi-emendamento di Giunta, il quale ora afferma, circa l’attuazione del Quadrante Tessera/Città dello Sport”, che “…le nuove urbanizzazioni interessino prioritariamente aree di proprietà comunale…”. L’assessore e alcuni consiglieri di maggioranza si sono premurati di precisare che le aree interessate devono sì essere pubbliche oggi o, eventualmente, in futuro, prefigurando lo scambio di aree di cui sopra;

che esiste, a poche centinaia di metri dall’area del Quadrante, una zona già pienamente infrastrutturata, e con ampie possibilità edificatorie (500.000 mq di estensione), del tutto inutilizzata. Si tratta dell’AEV Dese, per la quale è stato votato recentemente un ampliamento della quota massima di superficie commerciale, passando dal 20 all’80%. Ciò nonostante le prospettive di sviluppo dell’area restano piuttosto scarse vista la perdurante crisi economica e il blocco di licenze per la grande distribuzione attuato dalla Regione Veneto;

che la società SAVE S.p.A. ha presentato quattro osservazioni al PAT nelle quali, in base ai giornali locali, si contesta la riduzione delle aree edificabili all’interno del Quadrante (dai 105 ettari dell’osservazione delle due società immobiliari di Casinò e aeroporto, rimasta incagliata in Regione per una denuncia in Procura, agli attuali 52 ettari) come anche il fatto che il PAT non tenga in minima considerazione lo sviluppo della terza pista e relative fasce di rispetto;

che infine l’amministrazione comunale sembra voler utilizzare, quale strumento di pressione nei confronti di SAVE, la mozione, presentata dal consigliere Boraso e votata dal Consiglio comunale, riguardante la ricollocazione dei 17,4 milioni di Legge Speciale per finalità diverse da quelle riconducibili al terminal aeroportuale. Si vorrebbe cioè forzare la società gestrice dell’aeroporto a tornare agli accordi già stipulati ma sui quali la cittadinanza non è mai stata informata;


si chiede al Sindaco e agli assessori competenti

• di trasmettere copia degli “specifici accordi (anche di natura patrimoniale)” a cui il Sindaco fa riferimento nella nota di opposizione alle mappe di vincolo dell’ENAC;

• di esplicitare se tali accordi hanno ricevuto il parere positivo dell’Avvocatura Civica e se prevedono il pagamento di penali nel caso di recesso di una delle parti;


• di chiarire in base a quale delibera di Giunta sono stati stipulati i citati accordi aventi per oggetto aree di proprietà comunale, direttamente o per il tramite delle sue società partecipate (Casinò S.p.A. e sub-partecipate), e di trasmetterne eventualmente copia;

• di indicare con quale delibera di consiglio comunale, competente per la materia urbanistica, è stata attribuita una delega al Sindaco, attuale o precedente, ai sensi dell’art. 21 dello Statuto comunale finalizzata alla stipula di accordi che, di fatto, comportano delle chiare modifiche alle previsioni di cui alla variante al PRG per la Terraferma, approvato con le delibere della Giunta Regione Veneto n. 3905/2004 e 2141/2008, e cioè lo spostamento di Stadio e Casinò dai 27,4 ettari originari, già in proprietà pubblica, su altri terreni, di proprietà privata e a rischio idraulico;


• di illustrare le ragioni economico-ambientali, fornendo copia delle stime patrimoniali realizzate, che hanno spinto l’amministrazione comunale a porre in essere gli accordi di cui sopra, specie in considerazione del fatto che l’acquisizione di aree soggette a forte rischio idraulico comporterà di sicuro maggiori investimenti, in termini di opere idrauliche, o comunque la necessità di costituire garanzie pubbliche nei confronti degli eventuali assegnatari delle aree per la costruzione delle attrezzature previste;

• di illustrare infine i motivi economici e ambientali in base ai quali l’amministrazione, scegliendo di spostarsi dalle aree originariamente scelte e di proprietà, ha deciso di ampliare la potenziale area del “Quadrante Tessera” sino a 206 ettari di terreni agricoli anziché tenere in considerazione l’area, altrettanto vicina, dell’AEV Dese, già dotata di infrastrutture (viabilità interna a 4 corsie con marciapiedi e sottoservizi, collegamenti viari con due rotatorie alla SP 40, vicinanza ad accesso autostrada A4), fognature e opere idrauliche (bacino di laminazione con riconfigurazione del canale Fossa Storta), illuminazione e caratterizzata da un’ampia metratura, circa 500.000 mq. Il quesito era stato posto all’assessore già da alcuni proprietari dell’AEV, in occasione di un incontro pubblico organizzato dall’associazione Tessera Bella, ma è rimasto privo di risposta;


• di fornire, infine, copia delle quattro osservazioni presentate dalla società SAVE S.p.A.

 

Marco Gavagnin

 
  1. Marco Gavagnin
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 23-07-2012 ore 10:07
Ultima modifica 23-07-2012 ore 10:07
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