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Federazione della Sinistra Veneta - Interrogazione nr. d'ordine 1077

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1077 64 19/03/2012 Sebastiano Bonzio
 
Assessore
Carla Rey
 
e p. c.
Al Presidente della IX Commissione
20/03/2012 19/04/2012 in Commissione

 

 

Venezia, 19 marzo 2012
nr. ordine 1077
n p.g. 64
 

All'Assessore Carla Rey


e per conoscenza

Al Presidente della IX Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare IX Commissione
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Agevoliamo le esperienze imprenditoriali che aspirano a rivitalizzare aree “marginali” della Città

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che
Con delibera del Consiglio Comunale 117 del 6 ottobre 2009 è stata approvata una nuova disciplina riguardante parametri e criteri di programmazione e procedure per l’insediamento sul territorio comunale di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande in attuazione della Legge Regionale 21 sett.2007 n.29.

Con tale strumento, in applicazione della normativa regionale e avvalendosi del supporto scientifico del COSES, sono stati introdotti criteri che, superando un’impostazione strettamente numerica della pianificazione, tentavano di traguardare anche obiettivi di “utilità sociale” rivolti al consumatore ed al sistema economico cittadino nel suo complesso.

Il suddetto tentativo si è concretizzato nella suddivisione del territorio comunale in 20 zone omogenee di cui 8 per la Città antica e le Isole, suddividendo il Centro storico in 24 microzone da utilizzare per la gestione dei trasferimenti delle attività, con l’obiettivo di evitare l’eccessiva proliferazione di pubblici esercizi e scoraggiare il loro trasferimento dalle aree più marginali a quelle più centrali e il cui crescente congestionamento ha contribuito e contribuisce a stravolgerne i connotati socioeconomici.

L’anzidetta disciplina è stata costruita in modo da assumere carattere di “sperimentalità”, fissando in un trienno il periodo di prova, al termine del quale procedere ad una verifica degli effetti prodotta ed agli eventuali correttivi da apportare.

Considerato che
Si ritiene opportuno e doveroso, a giudizio dello scrivente gruppo consiliare, confermare i suddetti obiettivi di salvaguardia della qualità urbana, coniugandoli però con l’esigenza, specie in questa fase di crisi, di agevolare quelle esperienze imprenditoriali che con essi non contrastino e che, anzi, aspirino a rivitalizzare, magari con progetti di qualità e innovativi, aree maggiormente “depresse” della Città o a completare quei progetti di recupero urbano che negli anni questa Amministrazione ha elaborato e portato a compimento in maniera parziale o disarmonica.

Casi sui quali compiere un’attenta analisi non mancano come, ad esempio, quello dell’Isola della Giudecca che, se da un lato conosce tradizionalmente una massiccia presenza di esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande lungo la fondamenta prospiciente il Canale della Giudecca, registra la quale totale assenza di tali servizi al suo interno, anche nelle splendide porzioni urbane a ridosso di quei quartieri che sono stati oggetto di importanti progetti recupero urbano (come ad esempio l’area delle Corti Grandi e dell’ex fabbrica Junghans), pur non mancando progetti e richieste all’Amministrazione da parte di soggetti imprenditoriali.

Spesso, l’incompiutezza di tali progetti, si traduce in una connotazione di suddetti quartieri di natura strettamente residenziale, quando gioverebbe, al contrario, prevedere la presenza di punti di aggregazione e socializzazione che donassero loro maggiore vitalità.

Tutto ciò premesso e considerato si interroga l’Assessore al Commercio per conoscere:
• Se sia prevista una verifica dei risultati prodotti dalla nuova disciplina riguardante parametri e criteri di programmazione e procedure per l’insediamento sul territorio comunale di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande introdotta con la delibera del Consiglio Comunale 117 del 6 ottobre 2009.
• In caso affermativo, con quale tempistica intenda procedere per avviare l’iter del provvedimento.
• Se sia già possibile, a suo giudizio, nel confermare gli obiettivi di salvaguardia della qualità urbana descritti in premessa, ragionare sull’introduzione di correttivi che riescano a coniugarli con l’esigenza, specie in questa fase di crisi, di agevolare quelle esperienze imprenditoriali che con essi non contrastino e che aspirino a rivitalizzare, magari con progetti di qualità e innovativi, aree maggiormente “depresse” della Città o a completare quei progetti di recupero urbano che negli anni questa Amministrazione ha elaborato e portato a compimento in maniera parziale o disarmonica, come nel caso citato in premessa.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 19-03-2012 ore 14:29
Ultima modifica 19-03-2012 ore 14:29
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