nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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830 | 200 | 07/10/2011 | Sebastiano Bonzio |
Sindaco Giorgio Orsoni |
14/10/2011 | 13/11/2011 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 09-11-2011 | Leggi |
Venezia, 7 ottobre 2011
nr. ordine 830
n p.g. 200
Al Sindaco Giorgio Orsoni
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: chi si occupa della salute dei detenuti?
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premesso che
La tutela della salute dei detenuti e degli internati negli istituti penitenziari spetta al Servizio Sanitario Nazionale, come previsto dal DPCM di attuazione dell’art. 2 (comma 283) della legge finanziaria 2008 sottoscritto il 1 aprile 2008 dal Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi e dai ministri proponenti Livia Turco e Luigi Scotti;
Il principio costituzionale del fine rieducativo della pena diventa così ancora più concreto e si sostanzia nel diritto per i detenuti e gli internati, al pari dei cittadini liberi, ad ottenere un’assistenza sanitaria organizzata secondo un principio di globalità degli interventi sulle cause che possono pregiudicare la salute, di unitarietà dei servizi e delle prestazioni, di integrazione dell’assistenza sociale e sanitaria e di garanzia della continuità terapeutica. Stato, Regioni, Comuni, Aziende sanitarie e Istituti penitenziari possono uniformare le proprie azioni e realizzare, insieme e responsabilmente, migliori condizioni di tutela della salute dei detenuti. Il diritto alla salute, il principio del riconoscimento della piena parità di trattamento degli individui liberi e di coloro che sono detenuti e internati, ed anche dei minorenni sottoposti a provvedimenti penali, stabilisce l’importanza di un intervento sinergico di tutte le Istituzioni, a garanzia della salute e del recupero sociale di quanti scontano, a vario titolo, una pena.
Considerato che
Nella stampa locale è stata pubblicata una lettera di un detenuto nelle carceri veneziane che denunciava gravi negligenze da parte dei medici del reparto infermeria dell’Istituto penitenziario che rischiano di compromettere la salute sua come quella di altri detenuti;
Considerato inoltre che
Siamo a conoscenza della grave crisi che sta attraversando l’azienda Ulss 12 veneziana e non vorremmo che, come sempre, i più colpiti da questa crisi fossero le fasce più deboli e meno tutelate della popolazione, in questo caso rappresentate dalla “categoria” dei detenuti;
Tutto ciò premesso e considerato,
Si interroga il Sindaco per sapere:
• Se intenda effettuare delle indagini per verificare se all’interno delle strutture penitenziarie veneziane siano presenti quelle situazioni di negligenza medica denunciate dal detenuto alla stampa locale;
• In caso affermativo, come intenda procedere nei confronti dell’Ulss 12 veneziana affinché non si abbiano più a ripetere tali condizioni di inefficienza che rischiano di compromettere seriamente la salute dei detenuti;
• In ogni caso, se non ritenga utile intervenire presso le Autorità competenti, affinché ricorrano a soluzioni alternative (ma ugualmente valide) alle prestazioni mediche erogate dal servizio dell’Ulss 12 (che, a quanto si legge, non riescono a rispondere alle esigenze dei detenuti), provando a proporre il coinvolgimento di altri soggetti quali, ad esempio, la tanto invisa all'Ulss 12 associazione Emergency Ong tramite il Poliambulatorio che quest’ultima ha di recente aperto a Marghera, per tutelare al meglio la salute dei detenuti e degli internati negli istituti penitenziari presenti nel territorio veneziano.
Sebastiano Bonzio
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