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Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea - Interrogazione nr. d'ordine 49

Logo Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
49 22 08/06/2010 Sebastiano Bonzio
 
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente della IX Commissione
09/06/2010 09/07/2010 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro25-06-2010Leggi

 

Venezia, 8 giugno 2010
nr. ordine 49
n p.g. 22
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IX Commissione
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Il Comune dica no alla trasformazione di Tirrenia S.p.A. in una nuova Alitalia del Mare.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che


Tirrenia di Navigazione S.p.A. è una storica compagnia di navigazione italiana controllata da Fintecna, con sede centrale a Napoli e Divisione Adriatica con sede a Venezia, che collega con le sue navi merci e passeggeri diversi porti italiani e del Mar Mediterraneo.

 

Considerato che


La procedura per la privatizzazione della compagnia di navigazione giungerà a conclusione il 28 giugno 2010, data entro la quale devono essere depositate le offerte vincolanti per l’acquisto della società;


Desta grave preoccupazione il fatto che, a pochi giorni dalla chiusura del suddetto iter di privatizzazione, non esista ancora alcuna concreta certezza per ciò che concerne la tutela degli attuali livelli occupazionali, nonostante gli impegni solennemente annunciati e assunti dal Governo e le sollecitazioni e le richieste che le organizzazioni sindacali hanno avanzato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che riguardano:

 

•La previsione di specifiche e puntuali clausole sociali e garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali.

 

•Il rispetto delle condizioni contrattuali in essere.

 

•La presentazione obbligatoria di un piano economico-finanziario e industriale di rilancio della attività di cabotaggio marittimo da parte del soggetto aggiudicatario della gara.


Secondo quanto annunciato dall’amministratore delegato di Tirrenia S.p.A., Franco Pecorini il 18 maggio scorso, l’unica cosa che appare delinearsi con chiarezza, nonostante le rassicurazioni e le smentite del ministro dei trasporti Altero Matteoli, sono gli esuberi di 350 lavoratori, tra marittimi e posizioni amministrative e direttive a fronte delle richieste di sovvenzioni del servizio per 12,5 milioni di euro.


Tenuto conto che

 

E' inaccettabile che la crisi venga pagata ancora una volta dai lavoratori e che questo è tanto più sconsiderato in una realtà come quella di Venezia che rischia di essere quella più esposta all’azione di taglio, in quanto Tirrenia S.p.A ha progressivamente abbandonato le attività commerciali previste per il mare Adriatico (fuori convenzione e quindi non ammesse alla contribuzione statale), nonostante le ottime performance e le buone prospettive che sembrano esserci nel comparto della navigazione adriatica da e per Venezia.

 

Contro questa drammatica assenza di certezza, per sensibilizzare la cittadinanza e per sollecitare il Governo martedì 8 giugno 2010 si svolgerà lo sciopero nazionale dei lavoratori del Gruppo Tirrenia S.p.A ed una manifestazione che porterà i lavoratori marittimi con sede operativa in Adriatico e quelli amministrativi operanti nella sede della Divisione Adriatica alle Zattere presso la sede della Prefettura di Venezia ove verrà richiesto un incontro con il Prefetto per illustrare la situazione e rivolgere un pressante appello al Governo.


Tutto ciò premesso e considerato si interroga il Sindaco regionale per sapere:

 

Come intenda agire presso il Governo per evitare che la vicenda Tirrenia S.p.A diventi una sorta di “Alitalia del mare” dove a pagare le spese, come sempre, sono i lavoratori e il sistema dei servizi di trasporto veneziani e veneti.


Se intenda chiedere al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di rendere esplicite, all’interno della procedura per la privatizzazione della compagnia di navigazione, i seguenti elementi di tutela occupazionale:


•La previsione di specifiche e puntuali clausole sociali e garanzie di mantenimento dei livelli occupazionali;

 

•Il rispetto delle condizioni contrattuali in essere;

 

•La presentazione obbligatoria di un piano economico-finanziario e industriale di rilancio della attività di cabotaggio marittimo da parte del soggetto aggiudicatario della gara.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 08-06-2010 ore 09:42
Ultima modifica 08-06-2010 ore 09:42
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