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Di Pietro Italia dei Valori - Interrogazione nr. d'ordine 20

Logo Di Pietro Italia dei Valori Nicola Funari
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
20 8 19/05/2010 Nicola Funari
 
Giacomo Guzzo
Valerio Lastrucci
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente del Consiglio comunale Roberto Turetta
 
inoltrata a
Vicesindaco Sandro Simionato
20/05/2010 19/06/2010 in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta in Consiglio comunale28-07-2010Leggi
delega23-06-2010Leggi

 

Venezia, 19 maggio 2010
nr. ordine 20
n p.g. 8
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: CHIUSURA DELLA UNITA' OPERATIVA DI MEDICINA NUCLEARE DELL'OSPEDALE DI VENEZIA E PROGRAMMAZIONE SANITARIA DELL'AZIENDA ULSS N. 12 VENEZIANA

Tipo di risposta richiesta: in Consiglio

 

Premesso che il vigente Piano Socio Sanitario Regionale prevede per l'Azienda Sanitaria veneziana due Unità Operative di Medicina Nucleare: uno aII'Ospedale di Venezia e uno all’Ospedale di Mestre.

Acquisito che il nuovo Piano Socio Sanitario Regionale aII'esame della competente Commissione Sanità del Consiglio Regionale, conferma tale scelta.

Appreso daIIa stampa locale che l'Azienda Sanitaria veneziana, è intenzionata a chiudere l'Unità Operativa di Medicina Nucleare deII'Ospedale di Venezia.

Rilevato che l'Unità Operativa di Medicina Nucleare è essenziale per il corretto e buon funzionamento di altre Unità Operative deIl' Ospedale di Venezia quali: l'Unità Operativa di Oncologia, di Radioterapia, di Chirurgia, di Cardiologia e di Urologia, e anche deIIa buona gestione dell'Azienda ULSS 12.

Considerato che con la chiusura dell'Unità Operativa di Medicina Nucleare i degenti nei vari reparti dell'Ospedale di Venezia, dovranno essere trasferiti, per l'effettuazione di esami di Medicina Nucleare, all'Ospedale di Mestre.

Considerato altresì, che con la chiusura della predetta Unità Operativa, quella dell'Ospedale di Mestre sarà indubbiamente insufficiente a garantire un efficace servizio alla popolazione residente nel territorio dell' Azienda Sanitaria veneziana, sulla quale gravita un bacino di utenza di oltre 230 mila persone, con un inevitabile allungamento delle liste di attesa.

Dato atto che a seguito di molteplici e ripetute verifiche succedutesi negli anni, da parte del Settore Igiene Pubblica deIIa stessa Azienda Sanitaria e anche dei Nas, non sono emersi rilievi tali da disporre la chiusura dell'Unità Operativa di Medicina Nucleare deII'Ospedale di Venezia, in quanto i locali sono stati dichiarati a norma con le disposizioni in materia di igiene e sanità e sulla detenzione ed uso di materiale radioattivo.

Dato atto altresì, che la normativa europea che entrerà in vigore nel prossimo mese di Giugno, che impone l'adeguamento, per la fattispecie, dei soli locali (un paio di stanze) ove è eseguita la manipolazione dei farmaci con sostanze radioattive, non appare giustificare la chiusura di un così fondamentale Servizio, perché superabile con una minima spesa finanziaria.

Constatato che con la chiusura dell'Unità Operativa di Medicina Nucleare dell'Ospedale di Venezia, gli abitanti di Venezia centro storico, isole ed estuario per l'effettuazione degli esami strumentali quali, ad esempio, scintigrafie ossee, renali, cardiologiche e gli esami preliminari alla chirurgia mammaria, dovranno recarsi presso l'Ospedale di Mestre.

Ritenuto ingiustificato il progetto di trasferire all'Ospedale di Mestre, l'apparecchiatura per l'esame della densitometria ossea privando, così, il centro storico, le isole e l'estuario di una strumentazione importantissima e fondamentale per accertare l'osteoporosi e prevenire l'insorgenza delle fratture anche per piccoli traumi, creando contrapposizioni tra l'Ospedale di Venezia e queIIo di Mestre.

Convenuto che Venezia, intesa come centro storico, isole e estuario è densamente popolata da persone anziane, per le quali la valutazione del contenuto del calcio deIIe ossa, è assolutamente indispensabile, per prevenire, come sopra ricordato, il pericolo di fratture.

Accertato che la chiusura dell'attività della densitometria e il trasferimento del densitometro all'Ospedale di Mestre, costringerebbe cittadini di Venezia, in particolare le donne e le persone anziane, anche in presenza di difficoltà di deambulazione, a recarsi all'Ospedale di Mestre.

Considerato che nulla rileva il trasferimento del densitometro osseo con l'annunciata chiusura dell'Unità Operativa di Medicina Nucleare dell'Ospedale di Venezia, in quanto detta apparecchiatura a raggi X (a bassa dose), può, ai sensi della normativa vigente, essere utilizzata dai medici radiologi della Unità Operativa di Radiologia dell'Ospedale di Venezia.

Precisato che la notizia della chiusura dell'Unità Operativa di Medicina Nucleare e il trasferimento del densitometro dall'Ospedale di Venezia a quello di Mestre, con la conseguente cessazione dell'attività di densitometria ossea, è un ulteriore duro colpo per la popolazione di Venezia centro storico, isole ed estuario e l'ennesima mancata promessa di non penalizzare l'Ospedale di Venezia, tale da rappresentare un allarmante quadro sul futuro della sanità veneziana.

Considerato che a tutt'oggi non si conosce né il costo totale del Nuovo Ospedale Mestrino "AlI’ Angelo" e i termini dell'accordo con i Privati per il "project financing", né la rata mensile che viene riconosciuta alIa Società che ha costruito l'Ospedale "AlI 'Angelo", e ciò comporta l'impossibilità di effettuare qualsiasi confronto con i costi di gestione precedenti.

Considerato che questa politica gestionale che ha comportato la decurtazione di posti letto e di servizi specializzati dell'Azienda ULSS 12, la carenza di risorse per ammodernare e rendere più efficienti i servizi sanitari, la diminuzione di personale specie medici e infermieri, convenzioni e colIaborazioni esterne non utilizzando il personale dipendente e la nascita di Società gestite dalIa stessa Azienda ULSS 12, ha creato una anomalia che curando l'8% della popolazione Veneta accumula ogni anno circa il 25% del deficit regionale.


TUTTO CIO' PREMESSO


I sottoscritti Consiglieri comunali, ai fini di quanto dispone l'art. 7 del regolamento interno del consiglio comunale,


INTERROGANO IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
al fine di:
1. conoscere se quanto riportato dalla stampa locale, relativamente alla chiusura delI' Unità Operativa di Medicina Nucleare dell'Ospedale di Venezia, corrisponda al vero.
2. conoscere se corrisponde al vero che è intenzione dell'Azienda Sanitaria veneziana di trasferire il densitometro allocato all'Ospedale di Venezia, all'Ospedale di Mestre.
3. conoscere se con il trasferimento delI' apparecchiatura sopra indicata, viene dismessa anche l'attività di densitometria ossea.
4. conoscere la programmazione sanitaria dell'Azienda ULSS a medio e lungo periodo, con la indicazione dei mezzi, del personale, delIe strutture utilizzabili, dei presidi territoriali e i rapporti con le Strutture private.
5. Conoscere la rata mensile che viene riconosciuta alla Società che ha costruito l'Ospedale "All'Angelo".


SOLLECITANO IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE
affinchè intervengano con urgenza presso la Regione del Veneto e il Direttore Generale della Azienda Sanitaria 12 Veneziana per:
1. revocare immediatamente la deliberazione, se già adottata, di chiudere l'Unità Operativa di Medicina Nucleare dell'Ospedale di Venezia e comunque di non procedere alIa chiusura di detto Servizio.
2. revocare immediatamente la deliberazione, se già adottata, di trasferire il densitometro a raggi X, allocato nelI'Unità Operativa di Medicina Nucleare dell'Ospedale di Venezia, all'Unità Operativa di Medicina Nucleare deIl'Ospedale di Mestre e comunque di non procedere al trasferimento dello stesso.
3. presentare immediatamente il programma sanitario e sociale delI'Azienda ULSS 12, con la precisa indicazione dei tempi necessari per l'applicazione, tagliando sprechi e non servizi.


Inoltre, poiché i cittadini del Comune di Venezia:
- non intendono più assistere inerti al depauperamento degli Ospedali e alIa diminuzione dei servizi ambulatoriali e territoriali.
- non intendono essere privati, a poco a poco, dei servizi erogati dai propri Ospedali e strutture tanto da essere costretti a recarsi presso altre Strutture Pubbliche e/o Private.


CHIEDONO
al Sindaco, anche in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, e alla luce di quanto dispone la Legge regionale n. 56 del 14/9/1994 "Norme e principi per il riordino del Servizio Sanitario Regionale e il Decreto Legislativo 30/12/1992 n. 502 "Riordino della normativa in materia sanitaria":
- di accertare le motivazioni che inducono l'Azienda Sanitaria veneziana a perseguire a ridurre i posti letto, effettuare spostamenti di risorse umane, di apparecchiature, di servizi e di specializzazioni dell'Ospedale di Venezia, che penalizzano fortemente la sanità del Comune di Venezia e i suoi cittadini. 
- di rendere noti e verificare l'andamento dei costi derivanti dalla convenzione del Project financing, connessi con la costruzione dell'Ospedale di Mestre, che per quello che ci è dato a sapere incidono pesantemente sul bilancio Aziendale, tanto da obbligare l'Azienda Sanitaria, per far fronte alle gravose spese non previste a ridurre posti letto, a procedere alle soppressioni di Unità Operative e a ridurre i servizi sanitari ai cittadini, dimostrando una carente gestione politico-amministrativa.
-  di valutare, se sussistono le condizioni, permanendo il continuo depotenziamento dei Servizi, la riduzione di personale sanitario e parasanitario, che sono la causa delle verificate lunghe liste di attesa per ottenere le prestazioni sanitarie e i necessari ricoveri ospedalieri, che limitano il diritto alla salute sancito, oltre che dall'art. 32 della Cost., anche dall'art. 3 dello Statuto del Comune di Venezia - di chiedere al Presidente della Giunta Regionale, la revoca dell'incarico di Direttore Generale della Azienda Sanitaria, così come sancito dall'art. 3bis - comma 7- del decreto legislativo 502/1992.

 

Nicola Funari

Giacomo Guzzo
Valerio Lastrucci

 
  1. Nicola Funari
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 19-05-2010 ore 18:28
Ultima modifica 19-05-2010 ore 18:28
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