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Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea - Interrogazione nr. d'ordine 11

Logo Per la Federazione della Sinistra Veneta – Rifondazione Comunista Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
11 5 14/05/2010 Sebastiano Bonzio
 
Sindaco
Giorgio Orsoni
 
e p. c.
Al Presidente della IX Commissione
 
inoltrata a
Assessore Antonio Paruzzolo
17/05/2010 16/06/2010 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare18-01-2011Leggi
delega29-06-2010Leggi

 

Venezia, 14 maggio 2010
nr. ordine 11
n p.g. 5
 

Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IX Commissione
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Il Comune cheda la convocazione urgente del Tavolo Nazionale su Porto Marghera previsto dalla Legge Finanziaria 2010 della Regione Veneto.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che:
il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea con sua Interpellanza del 16-09-2009 dal titolo “COSA INTENDE FARE IL COMUNE DI VENEZIA PER SALVARE MONTEFIBRE E VINYLS?” ha già avuto modo di sottolineare la drammaticità della situazione di Vinyls Italia e la oggettiva frustrazione di tutte le strategie (serie) di superamento del suo, ormai cronico, stato di crisi. Sono rimaste infatti lettera morta tutti gli annunci, citati nella suddetta interpellanza e contenuti nel comunicato stampa del Tavolo Nazionale del 22 aprile 2009, intitolato “Sette decisioni concrete per il rilancio”.

La situazione di Vinyls Italia a Porto Marghera rappresenta uno dei casi più urgenti emersi nel contesto della crisi che sta attraversando l’industria chimica a Porto Marghera; una crisi aziendale che deve essere inquadrata nel contesto molto più ampio e molto più preoccupante della situazione dell’industria chimica in Italia, alla luce del fatto che i processi e le produzioni dell’industria chimica risultano strettamente interconnessi tra loro come nel esemplare caso della cosiddetta “Chimica Padana”, che comprende gli stabilimenti petrolchimici di Marghera, Mantova, Ferrara e Ravenna.

Il caso di Vinyls appare estremamente grave in termini sociali, ma forse ancor più grave dal punto di vista industriale, visto che da questa realtà produttiva, riconosciuta dal Tribunale di Venezia come di “notevoli potenzialità aziendali sul piano operativo e strutturale”- dipendono i destini dei cicli del Cloro e della filiera CVM – PVC, con ricadute a cascata anche sui siti di Ferrara, Mantova e Ravenna e su un mercato che viene considerato dagli analisti e dagli osservatori economici in buone condizioni.

Su Vinyls Italia, dopo il fallimento dichiarato “dall’improbabile imprenditore” trevigiano subentrato a INEOS, Fiorenzo Sartor, e l’apertura della procedura di Amministrazione Straordinaria con la nomina di tre Commissari – che hanno due anni (12 mesi prorogabili di altri 12) per attuare il piano di salvataggio nell’ambito della procedura di Amministrazione Straordinaria prevista dalla “Prodi bis”, la legge pensata per il salvataggio delle imprese di dimensioni medio - grandi –, sembravano essersi riaperte le prospettive di un riavvio di tutti i cicli produttivi attraverso la società del Qatar Ramco che aveva manifestato l’interesse di acquisire l'azienda.

Considerato che:
Anche questa pista si è drammaticamente arenata, secondo il gruppo del Qatar, a causa della richiesta troppo onerosa avanzata dai commissari per la vendita dei beni Vinyls, dell’esclusione delle saline di Assemini e il parco serbatoi “Utta” dal pacchetto di beni con richiesta di Eni di trattarli con un tavolo di lavoro separato, della restituzione della concessione della banchina del sale all’ente portuale di Porto Marghera da parte di Eni.

È evidente, oltre all’inadeguatezza dell’azione del Governo, alla luce della pretestuosità di alcuni rilievi, che solo l’intervento di ENI, la cui situazione di Bilancio evidenzia una eccezionale disponibilità economica – con un utile netto di 10,2 miliardi di euro nel 2008 e investimenti tecnici e in acquisizioni di 18,9 miliardi di euro a supporto della crescita” con un utile netto nel 2009 di 4.37 miliardi di euro –, può sbloccare strutturalmente la situazione.

Si rende necessario un autorevole impegno da parte del Governo affinché si compia una netta inversione di tendenza rispetto le scelte operate da ENI negli ultimi anni, caratterizzati da una attività intensa nel settore energetico e da scelte nel settore petrolchimico caratterizzate da disinteresse, disimpegno e dismissioni.

Tenuto conto che:
il mantenimento e la valorizzazione in chiave socialmente, economicamente ed ambientalmente sostenibile dell’industria chimica è da ritenersi strategica per la tenuta complessiva del sistema produttivo italiano.

A questo scopo e per risolvere strutturalmente la deriva produttiva ed occupazionale di Porto Marghera, si ritiene non più rinviabile la convocazione urgente, a partire dalle istituzioni locali, Regione, Provincia e Comune, di un Tavolo Nazionale su Porto Marghera – dando così attuazione a quanto già previsto all’art. 69 della Legge Finanziaria della Regione Veneto per il 2010 – che lavori affinché, attraverso il pieno coinvolgimento delle parti sociali, indirizzi Eni ad assumere da subito la fetta di produzione che consentirebbe di riprendere immediatamente le attività di Vinyls e a lavorare alla realizzazione di una progettualità nuova su Porto Marghera, che assicuri strumenti normativi e risorse necessarie per la riqualificazione ambientale del sito, per un concreto rilancio e la sua riconversione produttiva.

Tutto ciò premesso e considerato, si interroga il Sindaco

per conoscere se non ritenga necessario, proseguendo nell’apprezzabile attività a sostegno delle vertenze occupazionali intraprese da questa Amministrazione comunale, intervenire nei confronti della Regione Veneto affinché, dando attuazione a quanto già previsto all’art. 69 della Legge Finanziaria della Regione Veneto per il 2010, si giunga alla convocazione urgente di un Tavolo Nazionale su Porto Marghera che lavori affinché, attraverso il coinvolgimento delle parti sociali, indirizzi Eni ad assumere da subito la fetta di produzione che consentirebbe di riprendere immediatamente le attività di Vinyls e a lavorare alla realizzazione di una progettualità nuova su Porto Marghera che assicuri strumenti normativi e risorse necessarie per la riqualificazione ambientale del sito, per un concreto rilancio e la sua riconversione produttiva.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 14-05-2010 ore 16:48
Ultima modifica 14-05-2010 ore 16:48
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