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Risposta in Consiglio - Interpellanza nr. d'ordine 1286

Venezia, 5 novembre 2012
 

Al Consigliere comunale Nicola Funari
All'Assessore Bruno Filippini


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interpellanza nr. d'ordine 1286 (Nr. di protocollo 103) inviata il 18-06-2012 con oggetto: Social Housing e Co-housing.

 

L'interpellanza è stata discussa nella seduta del Consiglio comunale del 24-10-2012.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Iniziamo con l’interpellanza numero d’ordine 1286, protocollo 103, presentata dal Consigliere Funari, dal titolo “social housing e co-housing”, un’interpellanza che arriva da lontano, dal 18 giugno 2012, in seguito a varie verifiche etc. finalmente approda in Consiglio non essendo stata trattata in sede di Commissione. Prego il Consigliere Funari di iscriversi per l’illustrazione, poi sentiamo la replica dell’Assessore Filippini. Prego.

FUNARI:
Posso parlare, allora? Grazie. Ringrazio il Presidente per avermi dato la parola a oltre cento giorni dalla presentazione della mia interpellanza. Il tema del social housing che la ispira, recentemente esteso al co-housing dal Sindaco Orsoni, ha una data di nascita lontana nella storia del nostro Comune: essa risale infatti alla fine degli anni 90. Per social housing nel Comune di Venezia si intende, in un contesto di elevata attenzione ai prezzi degli immobili e quindi ai canoni di locazione, la realizzazione da parte del pubblico con la collaborazione del privato di iniziative immobiliari con le quali, a fronte di un vantaggio urbanistico del privato, il pubblico possa acquisire per contropartita un vantaggio per i cittadini. Lo strumento si concretizza nella cessione all’Amministrazione Comunale da parte del soggetto attuatore di superfici immobiliari a prezzo di costo convenzionalmente fissato negli ultimi anni in mille Euro per metri quadrati, pari indicativamente al costo di costruzione di alloggio, da cedersi esclusivamente in locazione da parte del Comune ai cittadini a canone calmierato. L’aliquota di tali superfici viene di norma fissata attorno al 25% di quelle completamente autorizzate: questa più recente modalità d’intervento del pubblico, che si somma alla storia edilizia popolare contraddistinta dagli acronimi Peep, Erp etc., è indirizzata alla fascia di cittadini che percepisce un reddito lordo annuo non superiore ai 20.000 Euro indicati dalla legge, è rivolta a coloro che, pur percependo un reddito superiore convenzionalmente indicato dal Comune di Venezia tra 24.000 e i 50.000 Euro, non sono comunque in grado di raffrontare i canoni di mercato in ambito comunale per la loro elevatezza. Il parametro di riferimento per il canone fissato dal Comune di Venezia varia infatti tra i 60 e gli 80 Euro per metri quadrati-anno, in ragione dell’ubicazione degli alloggi. Poi qui ho previsto anche il co-housing e darò questa mia interpellanza, questa mia relazione scritta alla Segreteria, di modo che possa copiarla attentamente. Salto, dicendo che i programmi sindacali prevedono queste tipologie d’intervento sia nel mandato Costa 2000/2005 che in quello Cacciari 2005/2010, che infine nell’attuale Giunta Orsoni 2010/2015. Il programma 2000/2005 prevedeva 1.400 alloggi in sei anni tramite iniziative pubblico/private, l’avviso pubblico per la selezione di programmi residenziali di riqualificazione urbanistica e ambientale nell’isola del Lido viene emesso in data 27 gennaio 2004 e discende dall’ordine del giorno numero 30, approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 21 maggio 2001, nonché dall’atto d’indirizzo della Giunta Comunale numero 71 approvato il 5 dicembre 2003. Il programma della Giunta Costa 2000/2005, che possiamo denominare D’Agostino, dal nome dell’autore architetto Roberto D’Agostino, Assessore all’urbanistica, enunciava nel 2003 “è sintetizzato in 1.400 alloggi da realizzarsi in sei anni tramite iniziative miste pubblico/private con investimento comunale virtuale, come verrà indicato di seguito, di circa 100 milioni di Euro, 70 metri quadrati medi per alloggio, con ammortamento trentennale e pagamento delle rate dei mutui sottoscritti dall’Amministrazione Comunale tramite l’incasso dei canoni di locazione calmierati”. Come detto, tale investimento è solo virtuale, in quanto i mutui vengono facilmente concessi dal sistema bancario, che pone ipoteca di primo grado sui valori immobiliari superiori mediamente di quattro volte al finanziato e si ripagano semplicemente con i canoni di locazione. Siccome è una relazione abbastanza lunga, mi riservo.. nel senso che i minuti che ho a mia disposizione dopo nel ribattere a quello che dice l’Assessore, mi riservo di prendere adesso quegli altri due o tre minuti, quindi mi riservo, nei miei cinque minuti dopo, di fare solo un minuto, perché è importante che si capisca esattamente cosa è questo programma. Dico che cercherò di fare il sunto, visto che ho poco tempo, come ripeto lascerò la mia relazione agli atti e quindi spero che venga trascritta agli atti. Farò un sunto. In definitiva erano previsti 72 alloggi a Favaro, 159 a Bissuola, 27 a Terraglio Est, 15 a Trivignano, 39 a Ca’ Sabbioni, 9 a Tessera, 31 a Cavergnaghi, 30 a Murano, 80 in Via Pertini, 80 in Via Asseggiano, 90 in Via Ca’ D’Oro, 150 in Via Vallenari, 83 in Via Gobbi, 242 in Via Muttuglie, 159 nell’area Italgas a Santa Maria, 110 al Lido e a Sant’Elena e 36 a Murano Conterie. Erano previsti tutti questi alloggi e era previsto che dovessero essere effettuati, tutt’ora niente risulta e quindi salto, lasciando la relazione, ai Piruea che interessano soprattutto quelli del Lido per quanto riguarda il Piruea secondo barra 1, Strada Vecchia dei Bagni Alberoni, il Piruea 2 secondo, Via della Droma, il Piruea secondo 3 ex scuola La Fontaine, il Piruea 2 /4. Le convenzioni, tutte con durata quinquennale.. ecco, volevo dire che questo programma di cui ho detto prima è ancora totalmente inattuato, le costruzioni sono incomplete o appena iniziate e non si è in grado di prevedere quando verranno ultimate e entreranno nel patrimonio comunale. Le convenzioni sono tutte con durata quinquennale e, così come approvate dal Consiglio Comunale singolarmente, sono tutte scadute, solo una è rinnovata per giustificato motivo per la durata di un anno: il Piruea 2 /1 al giugno 2013 , termine che si rivelerà del tutto inadeguato, considerato l’attuale stato d’avanzamento dei lavori. Poi, per quanto si dice al Piruea 2 /4 di Via Piritorso, devono essere realizzati a spese del soggetto parchi pubblici e così via. Alla data odierna nella frazione pubblica relativa alla realizzazione del parco pubblico, perché si doveva fare un parco pubblico al Lido, non è stato fatto nulla. Salto dicendo la cosa più importante: il programma della Giunta Costa viene confermato dalla Giunta Cacciari, il programma della Giunta Cacciari viene confermato dal programma di Orsoni, che aggiunge altre 2.000 case. Inspiegabilmente, contrariamente alla prassi generale consolidata dall’Amministrazione, le pratiche giacciono clamorosamente presso gli uffici amministrativi del Comune di Venezia per ben dodici mesi, dal 4 agosto 2008 al 13 novembre 2009, data nella quale, con delibera di Giunta Comunale numero 614, il programma viene nuovamente varato con varianti non previste né approvate dalla Commissione di Salvaguardia. I permessi di costruire, ancora una volta in violazione delle norme di convenzione, vedi a titolo esemplificativo l’articolo 2 H 61 a tutela del principio della celerità, vengono ritirati dal soggetto attuatore soltanto in data 19 febbraio. Salto, visto che il tempo mi è tiranno. A un certo punto la situazione dei Piruea è terribile: a metà 2009 viene illustrata la risposta e, visto che è qui presente, lo ricordo, c’è stata un’interrogazione del 29 giugno da parte dell’architetto Giampiero Capogrosso, che ha fatto un’interrogazione 2009, componente della VII Commissione e da essa si evince una totale stasi e una sostanziale incapacità di controllo da parte degli uffici dei soggetti attuatori e ciò nonostante gli strumenti cautelativi normativi fideiussori posti in essere con le convenzioni. Con il mese di aprile 2010 si insedia il nuovo Sindaco Orsoni, eletto sulla scorta di un programma che al capitolo “famiglia, sicurezza, sanità, welfare”, vedasi a pagina 20 del programma sul sito del Comune, e devo dire che l’ho firmato anch’io, ma non pensavo che non si realizzasse, cita “ci sono le soluzioni tecniche affinché il Comune possa rispondere all’intera domanda esistente sul proprio territorio di residenze in affitto a canoni calmierati. L’obiettivo è realizzare 5.000 alloggi per la classe media a prezzi accessibili, due anni per progettare, due anni per realizzare a partire dalle tante aree a disposizione anche nella città storica: Italgas, ex Umberto, area Actv e Sant’Elena. Alle continue richieste dei Consiglieri circa lo stato d’avanzamento dei lavori di costruzione di insediamenti da assegnare a social housing, l’Assessore all’urbanistica risponde nella seduta della V Commissione in data 8 maggio 2012, basta leggere i verbali, “la risposta è basata sul preciso studio dell’ufficio urbanistica centro storico”, dicendo che i soggetti attuatori non hanno prodotto, se non nel caso già citato al precedente punto 1 , quello del Piruea 2 /2, alcun risultato ad oggi e che i termini di durata delle convenzioni sono spirati senza che alcun alloggio sia stato completato e consegnato all’Amministrazione comunale. Che le polizze fideiussorie, se efficaci, non sono state escusse e di quelle scadute non è stato richiesto il rinnovo. Quindi la situazione ad oggi, a distanza di quasi dieci anni dal lancio del programma, è la seguente: nessuno dei 1.400 alloggi programmati nel 2003 risulta assegnato all’Amministrazione Comunale e quindi ai cittadini, mentre le inadempienze dei soggetti attuatori non sono state sanzionate neanche con l’escussione delle polizze assicurative e fideiussorie. Non uno dei 5.000 alloggi..

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Cerchi di chiudere.

FUNARI:
Ho finito. Non uno dei 5.000 alloggi programmati risulta progettato nei primi due anni di mandato. Tutto ciò premesso, chiedo all’Assessore competente che risponda puntualmente a tutti e dodici i punti della mia interpellanza, esplicitando nel dettaglio progetti, programmi e tempi che l’Assessore intende realizzare entro la fine del mandato, per modificare quest’insostenibile situazione nella quale i nostri figli si dibattono nell’incapacità di poter abitare a un costo sostenibile nella città nella quale sono nati. Chiedo altresì di conoscere se le fideiussioni convenzionalmente previste a garanzia dei risultati per le Amministrazioni Comunali, per il valore complessivo di circa 10 milioni, sono state escusse e se si è valutato di affidare la conclusione dei lavori a una delle partecipate dell’Amministrazione Comunale. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Per correttezza, la prossima volta invito a depositare prima questa relazione. Adesso l’Assessore risponderà rispetto a quello che è scritto come interpellanza e poi diamo la parola per aprire il dibattito. Prego, Assessore.

FILIPPINI – Assessore:
Certamente è insostenibile la situazione che ha evidenziato il Consigliere pocanzi, probabilmente dimenticando che nell’ultimo anno è cambiato il mondo e forse qualcuno non si è ancora accorto che qualcosa sta cambiando profondamente. E probabilmente non ci siamo accorti che ci sono decine e decine di imprese che stanno fallendo nella nostra città e non certamente per responsabilità dell’Amministrazione Comunale. Le linee programmatiche presentate a inizio mandato sottolineavano, per le politiche della residenza, la necessità di una politica di intervento che favorisse il mantenimento e il ripopolamento dell’intero territorio comunale: in particolare del centro storico di Venezia e delle isole. Una delle azioni individuate per favorire tale politica era appunto lo sviluppo del social housing attraverso interventi edificatori pensati per trovare una soluzione abitativa al ceto medio presente nel territorio comunale, la cui situazione reddituale è troppo alta per ottenere l’assegnazione di una casa in edilizia residenziale pubblica e troppo bassa per acquistarne una mediante indebitamento a mutuo. Le linee di mandato intendevano, senza particolari oneri finanziari… questo significava e significa interventi studiati e progettati in partnership pubblico/privato, ma realizzati principalmente da operatori privati. La crisi economica che ha colpito anche il nostro territorio, in particolare il settore edilizio, sta rendendo più lento del previsto l’avanzamento di queste iniziative: cantieri già aperti sono stati chiusi per fallimento delle ditte appaltatrici, progetti già presentati non sono passati alla fase esecutiva, nondimeno alcune iniziative sono partite. Come a Venezia sono in fase avanzata i progetti dell’area dell’ex Conteria e Murano, 36 alloggi, dell’area ex Umberto I a Cannaregio, 40 alloggi, quelli dell’area Coletti, pure a Cannaregio, 60 alloggi, e per i quattro Piruea due già realizzati, previsti al Lido, per complessivi 38 alloggi. In terraferma, grazie all’azione di Ive sta procedendo l’intervento di Via Mattuglie, 72 alloggi, mentre altri progetti già in fase di realizzazione come quelli in Via Pertini, 52 alloggi, sono stati bloccati proprio per problemi economici sopraggiunti in capo alle aziende esecutrici. È stata comunque realizzata ed è in corso di conclusione da parte di diversi soggetti una serie di interventi di riqualificazione della scena urbana che interessano la residenzialità pubblica o agevolata, quali gli interventi della zona di Altobello, 18 alloggi già assegnati tramite bando Erp, dell’area Vaschette a Marghera, dove la riqualificazione di quest’area è stata inserita, ai fini dell’ottenimento dei finanziamenti del piano delle città, nel progetto presentato dall’Amministrazione Comunale al Governo. Nell’area ex Scalera, alla Giudecca, si stanno realizzando 25 alloggi che saranno messi in vendita tramite un bando già concluso a prezzo convenzionato. Nel medesimo ambito verranno altresì utilizzati ulteriori 16 o 32 alloggi da allocare a social housing. Va tuttavia precisato che, a seguito delle gravi difficoltà economiche e finanziarie della società Acqua Marcia, realizzatrice dell’intervento, attualmente i lavori sono sospesi, perciò sono in corso da parte dell’Amministrazione Comunale le iniziative con l’Avvocatura Civica per una soluzione delle problematiche connesse agli adempimenti da parte della società. A causa dei ritardi nell’emanazione dei decreti attuativi previsti dalla normativa per il completamento del federalismo demaniale, che riguarda il trasferimento di immobili dallo Stato al Comune, sono bloccati di fatto i progetti già pronti per la nuova residenza sociale. Attengono a questi progetti la realizzazione di 60 alloggi dell’ex scuola meccanici alla Celestia e di circa 50 alloggi all’ex caserma Sanguinetti, San Pietro di Castello. Nell’area ex Italgas a Santa Marta è stata sbloccata con Eni, la proprietaria dell’80% dell’area, la situazione di stallo precedente, per cui sono in corso le procedure per la bonifica del suolo, sono previsti circa 120 alloggi. Lo spostamento da Sant’Elena al Tronchetto e in parte a Pellestrina dell’ex cantiere Actv permette un’accelerazione per il riutilizzo dell’area, che sarà lasciata libera per avviare la relativa bonifica e la successiva edificazione. Sono previsti ancora 250 alloggi. Con questo ritengo di aver dato, per quanto di competenza, risposte ai punti 1 e 6 dell’interpellanza: la stessa comprende tutta una serie di richieste su progetti, collaudi, gare, indici e edificabilità che non sono di competenza di questo Assessorato e che tra l’altro si riferiscono più a opere pubbliche e a interventi realizzati prevalentemente da privati, come questi di cui stiamo parlando. Riguardo il punto 7, posso dire che stiamo valutando se proporre o meno al Consiglio Comunale, organo competente in materia, una rivisitazione dei requisiti di reddito e il canone di locazione per il social housing. Per quanto riguarda il punto 8, ancora rispondo per quanto riguarda quanto di competenza che gli uffici della politica della residenza stanno già lavorando per l’organizzazione e l’emanazione di bandi, una volta che gli interventi saranno in dirittura d’arrivo. Per quanto riguarda il punto 9, sottolineo che quest’Assessorato lavora in stretta sinergia con tutti gli enti e le istituzioni che operano in materia. Per esempio, una delle principali operazioni di social housing sopra descritte, quella del Coletti, nasce appunto da una forte collaborazione che verrà a breve ribadita dalla firma di un protocollo d’intesa tra Amministrazione Comunale e Opera Pia Coletti. Per quanto riguarda il punto 10, posso annunciare che, in occasione della prima riunione della riattivata Consulta per la casa, 30 novembre circa, sarà presentato anche l’aggiornamento dell’Osservatorio Casa. Relativamente all’ultimo punto, si aggiorna sullo stato di avanzamento dei quattro Piruea: sono in corso di completamento gli interventi in Via della Droma e del complesso de La Fontaine. Sono in corso e da avviare invece gli interventi di Via Bagno e di Via Pividor. L’Amministrazione, con l’intervento di Ive sta immaginando un piano complessivo per la vendita con riscatto o la messa a bando in social housing di oltre 45 alloggi. Mi pare di aver risposto a tutte le domande che sono state presentate dall’interpellante.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bene, grazie, Assessore.

…(intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
No, lei deve dire se va bene la risposta, al limite fare le sue osservazioni e poi si passa agli altri interventi: siccome è un’interpellanza, ma ha già portato via venti minuti, ci sono anche degli interventi iscritti, quindi.. prego.

FUNARI:
Volevo dire che, proprio per la crisi economica che è in atto, è necessario che l’ente pubblico faccia un passo avanti e non indietro, perché credo che, proprio quando i privati hanno dei grossi problemi, l’ente pubblico debba fare un grosso passo avanti per aiutarlo. Ho preso atto dei programmi dell’Assessore e tra un anno vedremo se questi programmi saranno realizzati. Volevo sapere solo se può rispondermi dopo riguardo il problema di che fine hanno fatto le fideiussioni convenzionate previste a garanzia, cosa molto importante che riguarda il privato. In definitiva, se devo dare un mio voto al programma che è stato finora è negativo e spero.. non sono contento della risposta, in quanto è una risposta futuribile, per quanto in futuro, tra un anno, vedremo se tutto quello che ha indicato l’Assessore verrà realizzato o meno, quindi tra un anno potremo cambiare idea. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bene, mi scuso con tutti, però sarò molto severo sui cinque minuti al massimo. Prego, Capogrosso.

CAPOGROSSO:
Sì, grazie, Presidente. Intervengo soltanto perché dalla lettura che ha fatto il collega Funari è emerso il mio nome riguardo una vecchia richiesta che avevo formulato non all’Assessore Filippini, ma al suo predecessore in occasione di una verifica di un analogo argomento circa la realizzazione dei Piruea del Lido. Mi fermo solo a questo, consapevole e condividendo nella generalità il fatto che il momento sia un momento difficile per tutti, tuttavia vorrei proprio che, per quanto riguarda quei Piruea del Lido, quelli che sono già stati realizzati e che dovremmo acquisire a un prezzo decisamente convenzionato a suo tempo e favorevole, non sfuggissero, come del resto mi sembra di aver già capito dalla risposta che ha dato l’Assessore, o direttamente o tramite la nostra consociata Ive all’acquisizione affinché non succeda che un’opportunità per l’Amministrazione venga dispersa. Per quanto riguarda gli altri, che non sono stati ancora completati, mi permetta, l’Assessore, di fare una riflessione rivolta a un fatto: se avessimo fatto una convenzione con un privato, come spesso accade, e non avessimo ottemperato a qualche norma il privato si sarebbe subito fatto forte del fatto che l’Amministrazione non ha ottemperato, generalmente succede così, il privato dice “l’Amministrazione non ha ottemperato”. In questo caso abbiamo fatto una convenzione della validità di cinque anni, adesso mi chiedo: nel momento in cui per i più diversi motivi che posso anche capire e riconoscere come al di fuori della volontà diretta del privato, questo conveniente, questo che ha convenuto con me entro i cinque anni se non mi consegna quanto mi doveva consegnare e me lo consegna due anni dopo, mi ha creato in qualche maniera un danno? Avrei dovuto avere non solo nella disponibilità nei confronti dei cittadini, da una certa data in poi, l’immobile, ma avrei anche ricavato dei redditi e questo vorrei che fosse tenuto presente e considerato nel momento in cui, andando a trattativa, dovendo rinnovare la convenzione e quello che sarà opportuno fare per arrivare a un completamento e per ottenere quei vantaggi di cui il Piruea doveva essere garante, perché quel tipo di prodotto urbanistico era un prodotto che dava delle opportunità a fronte dei benefici che ne ricavava la collettività. Vorrei che, per cortesia, l’Assessore prendesse nota che questi riferimenti temporali debbono essere trattati, rientrando in quella che è l’eventuale nuova trattativa. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Franco Conte.

CONTE:
Sì. Credo che questo profilo di essere un po’ più.. non “un po’”: di essere rigorosi nell’adempiere ai nostri obblighi si legittimi poi nell’essere rigorosi nella richiesta degli obblighi altrui. Tra l’altro il rischio è che questa tolleranza perché giustamente, come esordiva l’Assessore, i tempi sono difficili e quindi il rigore assomiglia a una ghigliottina che rischia di fare male.. ciò nonostante l’appello di chi mi ha preceduto lo faccio mio: veramente tuteliamo gli interessi, sapendo che i tempi dei contenziosi sono mortali, ma insomma di non essere troppo remissivi, uso questo termine. Nel merito dell’interpellanza del collega Funari, siccome ha letto a stralci un’interessantissima documentazione di sostegno all’interrogazione che è stata acquisita dal Presidente, la pregherei di metterla quantomeno in circolazione in Internet, in maniera tale che i colleghi che oggi non hanno potuto attingere possano averne conoscenza. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Certamente sarà fatto. Ovviamente anche l’Assessore deve ancora vederlo, quindi quando avremo copia di tutto la daremo a tutti. Prego, Locatelli.

LOCATELLI:
Sì, grazie. Brevissimamente, l’Assessore sa quanto mi stia a cuore e quanto ci siamo spesi per la realizzazione di questi progetti di social housing che purtroppo, e un po’ me ne rammarico, sono rimasti in fieri, ovvero ci sono delle potenzialità che ad oggi non sono state ancora espresse. Vado a spiegare meglio: quei 500.000 alloggi che ancora rimangono stampati nella memoria e nelle linee programmatiche del Sindaco..

…(intervento fuori microfono)

LOCATELLI:
5.000, scusate, sì, magari! 5.000 alloggi nelle linee programmatiche del Sindaco rimangono ancora una realtà da realizzare: questo sicuramente non ci rende soddisfatti e per questo concordo con Funari sull’insoddisfazione, nonostante le pronunce dell’Assessore, che comunque rimangono degli intendimenti. Seconda cosa, vorrei aprire una piccolissima parentesi sull’area dell’ex Scalera, area dell’ex Scalera che ho avuto modo di visitare, ho fatto anche un sopralluogo e mi sono resa conto del patrimonio che abbiamo perduto: sono 2.000 metri di alloggi per i residenti, quindi non solo le trenta case, i 35 alloggi che dovevano essere affidati, che dovevano essere assegnati, ma ci sono..

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Scusi, Consigliera: Assessore Ferrazzi, per cortesia, resti qua, perché c’è subito..

…(intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Hm.

LOCATELLI:
Ma c’è tutta una serie di servizi, di attività, di spazi dedicati ai cittadini che abbiamo perso. Per andare all’atto pratico delle cose, forse lancio un messaggio che dovrà avere un approfondimento sicuramente in Commissione e rispetto a questo chiedo all’Assessore di farsi parte attiva per procedere in questo senso. La situazione è in concordato, cioè la società è in concordato preventivo, ovvero c’è un Commissario che sta gestendo tutte le operazioni in essere: è un concordato preventivo che si chiama progressivo, è una formula nuova che consente di poter ultimare tutte le attività e tutte quelle opere che hanno un interesse pubblico e che sono in fase definitiva. Mi creda, Assessore: dal sopralluogo almeno venti di quegli alloggi sono a grezzo avanzato, sono pronti per essere assegnati. Se avremo modo, in una Commissione, anche attraverso un passaggio con il Commissario che a questo punto sta gestendo l’operazione dell’ex Scalera, di trovare un sistema al di là delle vie legali, che sono costose per la città e accumulano ulteriori dispendi di risorse, se riusciamo a portare avanti un’iniziativa che permetta di recuperare quel patrimonio, che deve rimanere alla città, confido che a breve una Commissione possa chiarire questi elementi. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Non ho altri iscritti, chiedo all’Assessore se vuole fare una piccola replica sul dibattito che è avvenuto. Chiaramente della documentazione che è pervenuta ne daremo copia all’Assessore ed a tutti i Consiglieri. Prego, si iscriva, Assessore.

FILIPPINI – Assessore:
Comincio da quest’ultima triste vicenda, perché così possiamo definirla: concordo con le osservazioni che adesso ha fatto la Consigliera Locatelli. Anche a me, ovviamente, non piacciono le vie legali, quando queste non necessitano: abbiamo attivato l’Avvocatura Civica per la ragione che comunque dobbiamo garantire sotto questo versante l’Amministrazione, in primo luogo. Poi tutte le soluzioni che possono portare alla consegna di quegli alloggi, in questo caso neanche all’Amministrazione, ma agli assegnatari, a quelli che hanno fatto il bando per poter addivenire a questo tipo di residenza, credo vadano ricercate e le abbiamo ricercate fino a pochissimo tempo fa, anche quando sapevamo che le cose erano messe male, proprio per non stimolare decisioni affrettate che poi potevano determinare difficoltà per i nostri concittadini. Da un lato ci muoviamo a garanzia della Pubblica Amministrazione e mi pare scontato, dall’altro lato, e vengo a affrontare la questione del Piruea, a fine mese faremo, tra le tante cose, una riunione con i nostri “concittadini assegnatari” per verificare con loro quali percorsi intraprendere e l’idea che mi sto facendo è di vedere la possibilità, per chi fosse interessato, di poter accedere agli alloggi e al Piruea del Lido, in modo tale che questi concittadini abbiano intanto delle alternative e in qualche modo possano trovare soddisfazione rispetto alle loro esigenze. Tant’è vero che nella risposta precedente spiegavo che è nostra intenzione, e adesso dirò perché attraverso l’Ive, utilizzare tutti quegli alloggi, non perdendone neanche uno, proprio al fine di garantire sotto questo profilo vari livelli d’intervento: sto pensando e stiamo pensando, come Amministrazione, non solo di utilizzare il social housing, ma magari di attivare un meccanismo di riscatto, attivando anche un meccanismo regolare di vendita, ovviamente a prezzo calmierato. Il problema dei Piruea, come sapete, è un problema molto delicato per la ragione che l’Amministrazione, purtroppo, è in carenza di risorse e questo implica da parte nostra dover trovare delle soluzioni che, a mio giudizio, devono corrispondere al fatto che alla fine di questo percorso gli alloggi che dovevano essere consegnati all’Amministrazione attraverso l’acquisto, al di là dei dieci gratuiti, vengono comunque riconsegnati all’Amministrazione. Abbiamo attivato l’Ive proprio per fare quest’operazione. Per quanto riguarda invece le questioni del Piruea, anche queste in senso generale, come il Consigliere Capogrosso ha detto, ma poi è stato ripreso anche da altri Consiglieri, riferite in modo particolare alle scadenze etc. e quindi se attiviamo o meno le fideiussioni e via, credo che ormai, parlo in modo particolare per Via Pividor, se i Consiglieri avranno l’occasione di andare vedranno che ormai siamo quasi al compimento dell’intervento, siamo in fase molto avanzata, compresi i 18 alloggi che devono essere consegnati all’Amministrazione, siamo semplicemente in questa fase: essendo una parte di quegli alloggi collocata in categoria A e non essendo quelli dell’Amministrazione collocati in categoria A, stiamo verificando la possibilità di non creare una situazione in cui ci sono alloggi di serie A e alloggi di serie B. Stiamo vedendo di predisporre sotto questo profilo tutta una serie di interventi fintanto che siamo ancora in tempo, in modo tale di poter innalzare la categoria rispetto a quella precedente, per esempio unendo il problema di utilizzare i pannelli fotovoltaici o comunque di fare l’impianto, di predisporre l’impianto dei pannelli fotovoltaici e via, in modo tale da riavvicinare.. In questa fase di discussione che abbiamo e di completamento avviene anche la scadenza della concessione del Piruea: pensiamo, insieme all’urbanistica, di rinnovarla, di non accedere in questa fase alle fideiussioni per la ragione che ormai i tempi sono molto stretti per il completamento di questi alloggi e quindi con i tempi che corrono acceleriamo il processo per arrivare, in linea generale credo sia corretto quello che il Consigliere Capogrosso ha detto, ossia il fatto che quando si è inadempienti è opportuno intervenire in modo adeguato, tenuto conto però che dobbiamo collegare il nostro intervento alla realizzazione delle cose che facciamo, altrimenti rischiamo di far saltare un altro pezzo di quelli che purtroppo stanno già saltando da soli senza l’intervento dell’Amministrazione.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bene, ringrazio l’Assessore.

 

 
  1. Nicola Funari
  2. Archivio atti
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 05-11-2012 ore 10:55
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