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Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 20

Venezia, 28 luglio 2010
 

Al Consigliere comunale Nicola Funari
Al Vicesindaco Sandro Simionato


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 20 (Nr. di protocollo 8) inviata il 19-05-2010 con oggetto: CHIUSURA DELLA UNITA' OPERATIVA DI MEDICINA NUCLEARE DELL'OSPEDALE DI VENEZIA E PROGRAMMAZIONE SANITARIA DELL'AZIENDA ULSS N. 12 VENEZIANA

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 26-07-2010.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Torniamo all’interrogazione di Funari. Prego, Funari. Chiedi la parola.

FUNARI:
Buongiorno a tutti. Prego un attimo di silenzio, per favore, visto che è una materia molto importante che riguarda la nostra salute. La nostra interrogazione, che è a firma di tutti i Consiglieri Comunali dell’IdV, riguarda alcune preoccupazioni da parte di cittadini veneziani… per favore, vi invito, se qualcuno deve parlare di uscire dall’Aula, grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Per cortesia, silenzio in Aula, grazie!

FUNARI:
La nostra interrogazione riguarda non solo l’Ospedale di Venezia, ma riguarda tutta la programmazione sanitaria dell’ULSS 12, sull’intero servizio comunale. Riepilogo la situazione che è la seguente: l’Ematologia e Pneumologia, già con primari a scavalco, di Mestre su Venezia ora chiuse; Gastroenterologia, Medicina Nucleare, con primari a scavalco a Mestre sono ridotte alla sola attività di servizio ambulatoriale; la Geriatria è chiusa sostituita da una nuova specialità di medicina geriatrica inesistente tra le discipline mediche e il primario che la regione è un internista e non un geriatra; Lungodegenza è sparita; la Fisiatria è ridotta a solo un servizio ambulatoriale con liste d’attesa lunghissime; la Nefrologia ora anch’essa a scavalco. Siamo tanto preoccupati perché così continuando l’Ospedale di Venezia diventerà un ospedale da campo e che Venezia con una popolazione di 90.000 abitanti, comprese le isole, più 10.000 del Cavallino, più 21 milioni di turisti l’anno, e con sole tre ambulanze attrezzate S.O.M.. Anche l’Ospedale di Mestre perde la sua funzione. Come dice Maurizio Dianese sul Gazzettino del 3 dicembre 2009, i disastri gestionali invece portano prima a insofferenza e poi alla fuga dei primari, e anche i medici e personale altamente qualificato. Siamo preoccupati anche come cittadini che paghiamo le tasse… Vi prego, per favore, se qualcuno non vuole sentire può uscire dall’Aula, per favore, perché faccio fatica a leggere e spiegare una cosa così importante come la sanità, che riguarda la salute di tutti. Anche come cittadini siamo preoccupati perché da quello che abbiamo letto sul giornale la società che ha costruito l’Ospedale dell’Angelo deve avere 40 milioni di euro all’anno per 24 anni, e che deve essere pagata non con i fondi della Regione, ma con i fondi stessi della ULSS. Inoltre, siamo ancora molto preoccupati come utenti e cittadini per la decurtazione di servizi e fornitura delle prestazioni specialistiche radiologiche e altre analisi con molto ritardo. La diminuzione di personale, in specie medici e infermieri, il non buon funzionamento dei distretti sanitari, specie quello di Favaro Veneto, di Marcon e Quarto d’Altino, la proposta di riduzione del numero dei consultori in terraferma. Siamo anche molto preoccupati sulla gestione dei beni immobili dell’ULSS, specie ex Ospedale al Mare, e sull’utilizzo di dette somme che devono servire per finanziare i servizi sanitari, e soprattutto la copertura del deficit dell’ULSS 12, che ammonta a euro 110.641, in base alla delibera del 28 maggio 2010 della stessa azienda, e che aumenterà ancora per la ristrutturazione del padiglione Jona all’Ospedale di Venezia che, utilizzando ancora il project financing, farà aumentare i debiti dell’ULSS. Io credo che in questo momento di crisi economica e sociale indebitarsi per costruire edifici e lasciare ai nostri figli una pesante eredità negativa non sia giusto. Secondo il mio modesto parere – e lascio liberi gli altri di pensare diversamente – il project financing è un cavallo di Troia contro il sistema sanitario pubblico. La concessione di servizi a privati all’interno dell’ospedale a titolo di rimborso delle somme erogate porta la privatizzazione dello stesso ospedale, quindi stiamo andando verso la privatizzazione di strutture pubbliche senza accorgersi. Devo ricordare anche qui il manifesto “A Venezia allarme salute”, pubblicato il 6 luglio dai circoli del Partito Democratico di Venezia, al centro storico e isole, e interrogazione dei colleghi Caccia e Seibezzi sulla chiusura estiva della guardia pediatrica e la dichiarazione pubblicata il 17 luglio 2010 dal Vice Sindaco Simionato sul Sert. Prima di presentare le richieste previste in interrogazione, devo premettere, come ho premesso l’altra volta sull’ACTV, che il mio è solo un pensiero politico, non è contro alcuna persona, ma solo un pensiero politico che vuole proporre alcune disposizioni e alcune proposte, che vuole applicare la legge vigente. Devo ricordare che l’articolo 32 della nostra Costituzione prevede che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo nell’interesse della collettività e garantisce cure gratuite a indigenti. La legge 833 del 78 di riforma sanitaria ha previsto che la sanità è un pubblico servizio di interesse primario e i successivi decreti legge 502 la fanno. È quindi chiaro che la salute è un diritto fondamentale del cittadino italiano e che la legge, sia costituzionale sia ordinaria, lo garantisce e noi come Consiglieri Comunali abbiamo il diritto-dovere di rappresentare pubblicamente questo stato di cose. Il Sindaco, nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e regionale, mantiene la funzione di massima autorità sanitaria locale. In caso di necessità e urgenza ha il cosiddetto “potere di ordinanza”. Ma anche, voglio ricordare, è stata sempre data una grande forza nelle ULSS, anche quando sono state costituite le ULSS nel primo luglio del 2001 vi erano quattro nominativi che facevano parte della gestione della ULSS insieme con l’amministratore straordinario. Anche la legge ultima ha previsto che il Sindaco e la Conferenza dei Sindaci sono titolari di molteplici doveri di intervento. Ricordo l’articolo 2 del decreto legge istituisce la Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e quindi il Presidente della Regione dovrebbe tener conto di quello che dice il Comune, cosa che non è mai stata fatta. Posso dire che in definitiva la Regione veneta ha sempre considerato la sanità una cosa propria, senza dare attuazione alle prescrizioni di legge che io ho ora elencato. Il detto Decreto Legislativo 502 attribuisce al Sindaco di Venezia quale Presidente della Conferenza dei Sindaci, così detta la legge, “al fine di corrispondere alle esigenze sanitarie della popolazione le seguenti funzioni: esaminare il bilancio di esercizio al fine di rimettere alla Regione le relative osservazioni; verificare l’andamento generale dell’attività sanitaria, di prevenzione, di cura e riabilitazione ospedaliere territoriali; provvedere alla definizione di linee di indirizzo per impostazione programmatica dell’attività; contribuire alla definizione di piani programmatici trasmettendo le proprie valutazioni proposte dal Direttore Generale Regione Veneta”. In definitiva, noi chiediamo con questa interrogazione che il Sindaco intervenga. Quindi ho finito. Noi oggi con l’interrogazione chiediamo espressamente l’attuazione del Decreto Legislativo 502/92 integrato dal Decreto Legislativo 229/99. Il dovere e il potere del Comune di Venezia nella Conferenza dei Sindaci di utilizzare completamente il predetto ampio spettro di funzioni. L’intervento anche sostitutivo del Ministero della Salute, anche sotto forma di…

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliere, deve chiudere, per cortesia.

FUNARI:
Ho finito. Che in definitiva prevede che il Sindaco potrebbe richiedere un Commissario ad acta nei casi che i contributi concessi all’ULSS siano progressivamente ridotti. E qui devo dire che, in definitiva, l’ULSS di Venezia rispetto ad altre ULSS, quali per esempio all’ULSS di Verona, ha molti contributi inferiori a quello di Verona. Ultimo, il Sindaco potrebbe anche chiedere…

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliere, basta, a questo punto, non possiamo andare avanti otto minuti.

FUNARI:
Finito. Potrebbe chiedere anche venga controllata tutta la gestione della ULSS. Grazie.

SIMIONATO – Vice Sindaco:
Io premetto che l’interrogazione d’ordine numero 20 non aveva un contenuto così ampio, pure avendo degli elementi che riguardano il testo che è stato letto attualmente dal Consigliere Funari, quindi che il testo che il Sindaco mi ha affidato per rispondere è molto più legato al tema che è anche richiamato nel titolo dell’interrogazione stessa, che recita: “Chiusura dell’unità operativa di Medicina Nucleare dell’Ospedale di Venezia. Programmazione sanitaria dell’azienda ULSS n. 12 veneziana”. Il Sindaco ha provveduto, una volta ricevuta l’interrogazione da parte dei Consiglieri del Gruppo dell’Italia dei Valori, a trasmettere, condividendo sostanzialmente anche l’esigenza di approfondire le situazioni segnalate da parte del Gruppo stesso a tutela dei servizi sanitari della città, una lettera al Direttore Generale, in cui appunto si chiedevano una serie di informazioni, cui in parte è stato risposto, e per altre siamo ancora in attesa di risposta ufficiale da parte del Direttore Generale. Per quel che riguarda la parte relativa alla preparazione dei radiofarmaci, Medicina Nucleare, ci è stato comunicato che è stato prorogato il termine per l’entrata in vigore della normativa delle norme di buona preparazione al primo luglio del 2011 con decreto del Ministero della Salute del 24 giugno 2010. Nella lettera poi è stato chiesto al dottor Padoan i costi e i tempi della messa a norma del servizio di Medicina Nucleare dell’Ospedale Civile di Venezia, e quindi la questione relativa allo Jona, e se è stato programmato il trasferimento delle attività per la diagnosi, densitometro, e la terapia dell’osteoporosi, e in caso di trasferimento in terraferma di fornire le motivazioni che sottendono eventualmente a questa scelta, di cui ad oggi non abbiamo elementi puntuali di riferimento. La dotazione organica, gli organi di gestione, lo stato dei servizi dell’azienda, la programmazione sanitaria medio-lungo termine sono poi argomenti che giustamente, come ricordava il Consigliere Funari, sono da “porsi” all’ordine del giorno nella competente Conferenza dei Sindaci nella speranza, anche se si prova, diciamo così, a svolgere un intervento forte nei confronti della Direzione Generale stessa, di ottenere quelle risposte che più volte non sono venute. Ricordo che già a luglio dello scorso anno era stata fatta una simile operazione nell’ultima Conferenza dei Sindaci cui aveva partecipato anche il Sindaco Cacciari e ponendo all’ordine del giorno e all’attenzione delle ULSS le stesse considerazioni che sono rimaste senza risposta. Il Sindaco ha già previsto di chiedere formalmente la convocazione di apposita conferenza in cui i temi complessivi relativi alle questioni legate al tema della sanità cittadina siano posti all’ordine del giorno, e quindi discusse in un primo momento ricevendo l’informazione corretta, poi discutendone e poi prevedendo anche che la Conferenza dei Sindaci, svolgendo fino in fondo il proprio ruolo, possa anche dare delle indicazioni non tanto sulla modalità organizzativa, perché questa gestionale sapete che compete direttamente al Direttore dell’A.S.L., ma in senso di necessità, di bisogno di salute e di risposte al bisogno di salute che questa città ha. Quindi diciamo che i temi che sono stati posti dal Consigliere Funari sono tutti all’attenzione del Sindaco che ha intenzione di agire con tutta la forza e la competenza del ruolo che lui riveste per l’interesse e la tutela complessiva della città e non solo anche dei suoi ospiti, che sono tantissimi tutti gli anni.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Funari.

FUNARI:
Io ringrazio il Vice Sindaco. Prendo atto dell’impegno che ha il Sindaco di esercitare i propri diritti e doveri secondo la legge e quindi spero che vada avanti su questa strada. Volevo solo all’ultimo anche fare una proposta concreta perché si sta già verificando anche nelle altre ULSS di modificare la proposta mia, lo dico al Vice Sindaco perché vedo che nelle ultime riunioni ha partecipato il Vice Sindaco nella Conferenza dei Sindaci, come è stato fatto nelle altre ULSS di Dolo, Murano, San Donà, Portogruaro, venga modificato il regolamento che regola la Conferenza dei Sindaci, facendo partecipare anche i Consiglieri Comunali e le Organizzazioni Sindacali senza diritto al voto, così c’è una trasparenza e una pubblicità di quello che farà; perché mentre nelle altre ULSS tutti sanno quando vi sono queste riunioni e cosa decidono, nella nostra ULSS è tutto quanto un po’ segreto. Quindi la mia proposta, e anche commissione, di fare la modifica di questo regolamento per fare entrare anche i Consiglieri e le Organizzazioni Sindacali come spettatori. Grazie.

 

 

 
  1. Nicola Funari
  2. Archivio atti
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 28-07-2010 ore 10:55
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