Venezia, 26 maggio 2014
Al Consigliere comunale Sebastiano Bonzio
All'Assessore Gianfranco Bettin
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 2073 (Nr. di protocollo 177) inviata il 11-10-2013 con oggetto: Artisti di strada, una risorsa trasformata in problema da un regolamento assurdo!
L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 12-05-2014.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
PRESIDENTE TURETTA. C’è l’ultima interrogazione da parte di Bonzio. La n. 9: «Artisti di strada, una risorsa trasformata in problema da un regolamento assurdo!». Interrogazione n. 177 del 14 ottobre 2013.
CONSIGLIERE BONZIO. Credo che sia abbastanza stata anche questa seguita onestamente dall’Amministrazione. Ci sono stati un paio di episodi particolarmente che hanno fatto discutere in città, uno è stato quello che ha riguardato il pittore di origine iraniana che ha avuto quell’occasione di scontro con la nostra Polizia municipale, e l’altra è la vicenda che ha riguardato invece una pittrice che opera sempre nella zona della città storica in un’area peraltro un po’ più marginale rispetto ai flussi soliti di flusso turistico. Questi due accadimenti hanno, secondo me, portato alla luce quella che è un’esigenza, cioè quella di rivedere un regolamento che ha normato questa materia, che, per quanto mi riguarda, è un regolamento che era figlio di una stagione ben precisa, cioè quella del Sindaco, anzi, allora era il Vice Sindaco-sceriffo, che per dare la caccia ad alcuni soggetti che effettivamente erano molesti, ha finito per grattare la pancia a un pochine di micro corporazioni e di fatto facendo in modo che si creasse una micro casta di pittore di strada che escluda, che escludeva invece anche quegli artisti, quegli operatori che invece hanno un pregio e che comunque hanno, secondo me legittimamente, il diritto di esercitare un’attività del proprio ingegno.
So che in altre Amministrazioni, per esempio a Milano, l’approccio è stato anche lì modificato radicalmente, cioè mettendo al centro non tanto il tema della tutela degli spazi urbani, ma in primis proprio il tema dell’attività artistica e quindi partendo da qui, ha di fatto normato quella che è la gestione sul territorio.
Io credo che un pochino sarebbe da fare una cosa di questo genere, certo, fermo restando il fatto di dover e di poter escludere l’ammasso di pittori e quant’altro nei soliti luoghi, però l’idea è di creare un sistema un pochino più aperto rispetto a quello attuale che, se non vado errato, è chiuso sia per quanto riguarda le licenze a lunga scadenza, cioè le autorizzazioni decennali, se non vado errato, sia molto ingessato anche per le autorizzazioni semestrali che sono quelle che magari potrebbero risolvere un pochino la situazione.
PRESIDENTE TURETTA. Prego, Assessore.
ASSESSORE BETTIN. Io condivido i rilievi che sono stati fatti. Segnalo, come avevo fatto a suo tempo, che in realtà su questa materia io non ho alcuna competenza, nel senso che me ne sono occupato, ce ne siamo occupati come uffici soprattutto dal lato politiche giovanili, eccetera, stimolando e poi contribuendo ad organizzare l’anno scorso una manifestazione importante anche degli artisti di strada, che hanno aperto il loro festival nazionale qui a Venezia, e anche a Mestre, a Forte Marghera, mostrando quindi che si può gestire la tematica e valorizzarla. Ma per quanto attiene al regolamento, per quanto attiene alla materia nel suo insieme, le competenze sono soprattutto di altri Assessorati, quindi io mi limito a condividere l’approccio proposto che, per quanto mi è capitato di incrociare tale materia, ho provato ad applicare. Ma ripeto, più sul versante della proposta della manifestazione più che su quello della riforma regolamentare, che pure condivido avere necessità di essere rivisitata, anche alla luce di esperienze importanti come quella citata milanese, ma anche altre.
PRESIDENTE TURETTA. Prego, Bonzio.
CONSIGLIERE BONZIO. L’interrogazione in realtà l’ho presentata all’Assessore Bettin, ma non solo all’Assessore Bettin, anzi, in primis a chi ha maggiore competenza, all’Assessore Rey ed il Sindaco, in quanto titolari della delega sulla Polizia municipale. Credo che in qualche modo il tema riguardi anche le deleghe dell’Assessore, per quanto riguarda il tema delle politiche giovanili, secondo me, che spesso vede di questi tempi anche una vera e propria valvola di sfogo rispetto all’attività di giovani.
Va detto che in altre realtà il tema delle arti piuttosto che invece degli artisti di strada, che sono cose anche un pochino diverse, vengono trattate veramente in maniera differente, non come un peso ma come una risorsa. Ci sono città che creano eventi interi, Ferrara è l’esempio, ma anche per andare in giro per l’Europa, in giro per aree metropolitane, Barcellona fa delle cose straordinarie, e porta centinaia di migliaia, milioni di visitatori interessati a questo tipo di comparto, qui l’abbiamo trattato con una chiave di lettura poliziesca da reprimere, come un fenomeno da reprimere.
Io credo, visto che un po’ il tempo è passato, oggi stiamo anche rientrando in stagione, ci sarà la solita caccia tra guardie e ladri. Io credo che a brevissimo, in una scadenza brevissima per quanto mi riguarda porterò comunque una proposta di modifica del regolamento, anzi, ne porterò due. Una di brevissimo periodo, che punti ad estendere quantomeno il numero delle licenze semestrali, la seconda sarà invece quella un po’ più di strategia politica che preveda un cambio proprio di paradigma su questa cosa, perché credo che potrebbe far bene alla nostra città ad essere un qualcosa di utile. Grazie.