Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Gruppi consiliari > Il Popolo della Liberta' > Consiglieri comunali > Marta Locatelli > Archivio atti > Interrogazione nr. d'ordine 1510 > Risposta in Consiglio comunale
Contenuti della pagina

Risposta in Consiglio - Interrogazione nr. d'ordine 1510

Venezia, 4 febbraio 2013
 

Al Consigliere comunale Marta Locatelli
Al Sindaco Giorgio Orsoni


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 1510 (Nr. di protocollo 252) inviata il 17-10-2012 con oggetto: Arsenale al Comune di Venezia – rischia di trasformarsi in autogol

 

L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 28-01-2013.

Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.

 

 

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Procediamo intanto con la numero 3, in attesa che arrivi Rosteghin, interrogazione della Consigliera Locatelli ad oggetto “Arsenale al Comune di Venezia. Rischia di trasformarsi in autogol!”, presentata il 17 ottobre 2012, numero 252. Prego, Consigliera Locatelli. Non ha la tessera inserita?

…(intervento fuori microfono)

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Eh, mi faccia la cortesia.. Quando passa nella Conferenza dei Capigruppo in ogni caso tutto quello che deve essere relazionato, risposto etc. deve essere consumato qua dentro in sala. Provi a iscriversi.. perfetto! Prego.

LOCATELLI:
Grazie, Presidente. Prima di cominciare volevo chiedere delucidazioni sulla procedura che vedo adottata oggi, ovvero mi viene data risposta a quest’interrogazione che sono riuscita a leggere velocemente, perché mi hanno avvisato che era arrivata la risposta alle 13.41. Leggo velocemente la risposta, naturalmente è un resoconto dell’evolversi della situazione di come si sono risolte le questioni tra il Ministero e il Comune di Venezia, però sinceramente non capisco la procedura, perché è un’interrogazione di cui ho risposta alle 13.41, che faccio fatica a leggere, della cui risposta non posso neanche dire se sono soddisfatta o meno e poi..

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Consigliera, è successo altre volte: succede che certe volte la risposta perviene tra la Conferenza dei Capigruppo, da quando convochiamo, e l’inizio del Consiglio Comunale. In questo caso dobbiamo celebrare in questa sala il fatto che o lei si accontenta di quello che è arrivato per iscritto, oppure relaziona, sente la risposta da parte del Sindaco e poi si pronuncia.

LOCATELLI:
Va bene.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Purtroppo quando segnaliamo alle segreterie del Sindaco o degli Assessori che sono giacenti risposte scritte, o diamo la risposta scritta entro mercoledì pomeriggio, oppure quando parte la convocazione prendiamo atto che non è pervenuta e dobbiamo iscriverla. Questo è l’unico problema di prassi.

LOCATELLI:
Va bene, d’accordo, allora vado ai punti della mia interrogazione, dal momento che questa risposta mi aiuta a integrare quello che avevo scritto nelle premesse e a eliminare qualche passaggio superfluo, perché qualcosa è stato risolto ed è stato determinante. I punti della domanda sono questi: “per conoscere come intende restituire alla città e ai suoi cittadini l’intero compendio dell’Arsenale” e allora qui, leggendo la risposta, probabilmente mi riferisco a quella parte che non sarà strettamente strumentale alla manutenzione del sistema del Mose e potrà essere in qualche modo ceduta a titolo oneroso dal Comune di Venezia e valorizzata dallo stesso Comune, punto uno. Punto due, “affinché informi la città di in che modo si possa conciliare il suo impegno, naturalmente è rivolto al Sindaco, in qualità di membro del comitato d’indirizzo e di controllo, all’interno del quale ha più volte ribadito la volontà di dare corso alle opere, con l’attività fino a oggi portata avanti, per riuscire a ottenere immediatamente anche la porzione di Arsenale necessaria al termine dei lavori del Mose”, ovvero all’epoca diventava di difficile comprensione il fatto che ci fosse un’attività di promozione al fine di ottenere la restituzione dell’intero comparto da parte della città, in primis del primo cittadino, ovvero il Sindaco, quando alla fine era evidente agli occhi di tutti che il problema era trovare una formula adeguata che permettesse al Mose di poter svolgere la propria attività, di continuare nel tempo ad avere lo spazio strumentale per la manutenzione dell’opera stessa e contemporaneamente di conciliare la volontà del Comune di ottenere la proprietà dell’intero comparto, come si diceva, poiché avrebbe dovuto appartenere al territorio del Comune di Venezia. Quello che non capivo era la semplicità della cosa, che poi è stata in qualche modo utilizzata dal mio punto di vista in maniera esasperata, perché quando lei, Sindaco, in Commissione I^ aveva detto che di fronte allo Statuto della Fondazione Musei Civici qualche Consigliere aveva voluto strumentalizzare la questione e l’uso del termine populismo che lei aveva dato, l’atteggiamento populista, rivendico che all’epoca, a ottobre c’è stato dal mio punto di vista un atteggiamento che andava al di là di quella che era la questione che nel punto ultimo ribadisco e è poi la soluzione finale alla quale penso si sia arrivati, “se non ritenga necessario e opportuno trovare una soluzione concordata tra le due istituzioni, Governo e Comune di Venezia, che possa prevedere il passaggio della proprietà al Comune dell’intero – questo lo scrivevo a ottobre, prima che cominciasse la trattativa con il Ministero degli Interni – compendio dell’Arsenale, con l’inserimento di una forma di concessione speciale del Comune allo Stato per la porzione necessaria per l’ultimazione dei lavori del Mose per un numero di anni che consenta allo Stato stesso di operare senza ritardi o slittamenti dell’attività afferenti al sistema Mose”, questa era la soluzione alla quale si è giunti, mi sembra di aver capito e poi nella risposta, mi corregga se sbaglio, che mi avete dato la soluzione era, alla fine, l’accordo, cercando di conciliare gli interessi del Comune con la necessità primaria che quest’opera venga ultimata quanto prima e venga anche manutenzionata e costantemente monitorata, vista l’enormità di risorse che è stata destinata a quest’opera. In ultimo, “per sapere come il Comune, sottoposto al vincolo di stabilità – e questo probabilmente riguarda tutte quelle aree delle quali invece il Comune potrà disporre e che potrà valorizzare – intenda reperire le risorse necessarie per ultimare i lavori della porzione dell’Arsenale”.. ah, no, questa era la polemica relativa al fatto che quell’area doveva essere interamente destinata al Comune, ma visto che si è trovata una soluzione intermedia questo ormai viene..

…(intervento fuori microfono)

LOCATELLI:
Ecco, però col senno di poi, sapendo che cosa c’è stato all’epoca, con la mobilitazione di tipo popolare che si è sollevata attorno a quest’argomento, mi sembra che la soluzione a cui siamo arrivati oggi sarebbe stata raggiungibile anche senza un intervento di questo tipo, che dal mio punto di vista è stato veramente strumentale e oltre certi limiti, viste le conseguenze che si sono verificate anche agli uffici del Magistrato alle Acque. Grazie.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, signor Sindaco.

ORSONI – Sindaco:
Non mi risulta che al Magistrato alle Acque ci siano state conseguenze di nessun tipo, se non il fatto che è stato sensibilizzato e sollecitato a affrontare il problema in modo serio. La mobilitazione popolare è stata di supporto a quell’azione politica che è stata fatta per arrivare proprio a questo risultato, quindi mi fa piacere che lei consideri il risultato a cui siamo arrivati un risultato positivo, è sostanzialmente quello che ho sentito, ho una diversa valutazione da parte sua circa l’importanza che quella mobilitazione ha avuto, perché certamente è stata di supporto per far capire anche a Roma, non solo al Ministero, ma soprattutto ai nostri Parlamentari che il tema era un tema di grande interesse per tutta la città. Infatti il risultato a cui siamo arrivati è stato frutto di un intervento parlamentare, non di una negoziazione con il Governo, il quale Governo era su posizioni abbastanza diverse. È stato il Parlamento a imporre questa soluzione.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Consigliera.

LOCATELLI:
Ringrazio il Sindaco, anche se per quanto riguarda la prima parte non ho ottenuto una risposta, ma penso che anche in queste cose con il trascorrere del tempo le risposte verranno da sole, immagino, no? Perché come conoscere e come intende restituire alla città e ai suoi cittadini, vista la situazione penso che lo vedremo mano a mano che l’attività sull’area dell’Arsenale..

…(intervento fuori microfono)

LOCATELLI:
Sperando, esatto. Mano a mano che l’attività sull’area dell’Arsenale andrà avanti e la gestione da parte del Comune verrà effettuata, finalmente. Ringrazio il Sindaco e sono soddisfatta della risposta.

TURETTA – Presidente del Consiglio:
Grazie, Locatelli.

 

 
 
A cura dell'Ufficio Supporto Atti del Consiglio
Pubblicazione: 04-02-2013 ore 09:34
Stampa