Venezia, 17 febbraio 2011
Al Consigliere comunale Renato Boraso
All'Assessore Ugo Bergamo
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: segnalazione di risposta in Consiglio comunale per interrogazione nr. d'ordine 404 (Nr. di protocollo 6) inviata il 11-01-2011 con oggetto: Con il tram di Mestre si sa quando si parte ma non si sa quando si ritorna.
L'interrogazione è stata trattata nella seduta del Consiglio comunale del 14-02-2011.
Si riporta di seguito l'estratto del resoconto stenografico relativo agli interventi in oggetto.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Bene, allora si riscriva Consigliere, perché anche la seconda interrogazione è sua: “Con il tram di Mestre si sa quando si parte, ma non si sa quando si ritorna”, presentato in data 11 gennaio 2011. Prego.
BORASO:
Io mi auguro, come ho letto dalla stampa, che presto il tram si fermi per i lavori di Piazzale Cialdini, almeno per diversi mesi, non si sa quanti, avremo smesso di devastare le casse finanziarie dell’ACTV e di provocare decine e centinaia di disagi ai cittadini. Non passa giorno, Assessore, che io venga contattato o informato in merito agli arresti, allo stop and go continuo del tram, dove che alla faccia dei declarati tempi di percorrenza dei 19 e 25 minuti, c’è qualcuno che per arrivare da Mestre vicino al Coin fino a Favaro ci mette anche 55 minuti. Certamente ormai è difficile gestire lo stop and go, cioè si blocca il tram, dovrebbe arrivare un pullman in soccorso, perché ormai la gente è lì che grida, ma grida invano e quindi penso che questo coniglio dal cilindro che si chiama lavori di Piazzale Cialdini, sia l’unica soluzione e mi auguro che siano lavori molto lunghi, così evitiamo di dissanguare le casse dell’ACTV. Dico anche questo perché, vede Assessore, ho letto sulla stampa, ma non mi tornano più i conti su questa vicenda, che circa 13 mila utenti salgono sul tram ogni giorno. Vede Assessore, siccome la matematica non è un’opinione, 84 corse, 13 mila diviso 84 corse, quante sono le corse che fa il tram in un giorno, fanno 150 utenti ad ogni corsa. Io ho cercato in questi giorni, anche durante le vacanze di Natale, dopo, durante, i sabati, sono sempre lì con la sedia che mi metto lì in zona a controllare tutti i tram che passano nelle diverse posizioni, ho cercato anche di cambiare posizione, una volta vado al centro della piazza, una volta vado in piazza a Favaro, una volta vado vicino alla Coop, una volta vado in Via Ca’Rossa, una volta mi sono messo davanti a Coin, ma io 150 persone in tutte le corse non riesco mai a contarle. Qualche corsa, più di qualcuna, passa semivuota. Allora io non riesco a capire, cioè o la matematica… non so come riescano a giustificare in azienda. Io penso che l’unica cosa certa su cui chiederò riscontro è non solo il rispetto dei tempi di percorrenza e a chi il cittadino può chiedere il risarcimento del danno, perché almeno prima il pullman passava e se si rompeva un pullman e se c’era una macchina che si bloccava o si rompeva lungo il percorso, il pullman faceva lo scartamento perché aveva le gomme e riusciva a saltare l’ostacolo. Qui siamo in una situazione in cui troppo spesso l’ingovernabilità la fa da governo in questo mezzo, precarietà, ingovernabilità, non so come definirla la questione. Ogni tanto si spegne la corrente, mi hanno detto che non sono neanche riscaldati, cioè una cosa… io non so cosa, c’è qualcosa che non funziona in questi mezzi, che sono nuovi, ma manca anche il riscaldamento, Assessore. Ogni tanto si spengono le luci, stanno lì venti minuti a luci spente. C’è anche chi, Assessore, soffre di claustrofobia, perché non si riesce neanche più ad uscire una volta che viene meno l’energia elettrica sulla linea. Allora, vorrei capire come risarcire il cittadino di fronte a fenomeni che non sono una volta ogni sei mesi, sono fenomeni periodici. Ormai c’è rimasto da sperare che il Generale Cialdini risorga e chissà per quanti mesi i lavori in Piazzale Generale Cialdini rimarranno per la fortuna dei cittadini di Mestre e per il territorio. Grazie.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Assessore.
BERGAMO – Assessore:
Il quadro che fa il Consigliere Boraso è molto colorito, però credo che non sia corrispondente alla realtà dei fatti. A noi non risulta, da tutti i rapporti che ho ricevuto, che quando vada bene nella normalità il tempo occorrente per trasferirsi da zona stazione a Favaro sia di 55 o addirittura 65 minuti. Tutti i nostri rapporti, che posso fornire ovviamente corsa per corsa come report al Consigliere Boraso, ci confermano che la percorrenza è sempre compresa tra i 19 e i 25 minuti, tranne il caso di alcune interruzioni dovute ad intralcio sulle rotaie, sulla rotaia, che hanno comportato… o casi di emergenza, che hanno però sempre visto funzionare con estrema efficienza e tempestività il servizio alternativo, che ha consentito di far defluire il traffico e gli utenti per portarli a destinazione in tempi assolutamente brevi e soprattutto di far riprendere poi l’assicurazione del sistema al massimo nell’arco di mezz’ora. Quindi questi ritardi non li registriamo e il fatto che il mezzo sia usato, pur nella sua ovvia non funzionalità e non ottimizzazione, visto che si tratta di una tratta che voglio definire un po’ asfittica rispetto al sistema, però da un numero elevatissimo di utenti ed è apprezzato oggi in città sicuramente più di quanto fosse contestato qualche tempo fa, prima della sua entrata in esercizio, dimostra che sia il comfort, sia la puntualità, è sicuramente apprezzata. Devo deludere il Consigliere Boraso, perché purtroppo la fermata a Cialdini sarà molto breve. Io mi auguro che sia soltanto per al massimo due mesi e tra l’altro nel periodo estivo, quindi dove l’utilizzo del tram sarebbe molto contenuto, quindi nei periodi di luglio e agosto, per potere a settembre…
(interventi fuori microfono).
BERGAMO – Assessore:
Quasi, quasi, perché è funzionale unicamente all’ultimazione dei lavori sulla piazza, che necessitano di interruzione totale della linea altrimenti non potrebbero essere eseguiti in sicurezza questi lavori. Quindi questo ci consentirà, poi, di mettere in esercizio anche la tratta, anche questa purtroppo, ripeto, asfittica, Piazzale Cialdini - Viale San Marco - San Giuliano, nell’ultima parte dell’anno in corso. Per quanto attiene poi la ricorrente richiesta di un mezzo alternativo di mobilità e cioè di un mezzo a guida non vincolata, qui ho un rapporto piuttosto puntuale che mi evidenzia, e concordo su queste valutazioni, che presenterebbe anche questo molte criticità. Innanzitutto, la lunghezza che per quanto riguarda i mezzi a guida non vincolata non possono superare i 18 metri di lunghezza, secondo quanto prescritto dal Codice della Strada, con evidenti minori capacità di trasporto passeggeri rispetto al tram che ha una lunghezza di 32 metri. Inoltre, per quanto riguarda l’area di ingombro per quanto riguarda il numero di posti a bordo, che richiederebbe un numero maggiore di filobus rispetto al tram, per quanto riguarda le fermate che oggi col tram avvengono in modo preciso, puntuale e predefinito rispetto a quanto avviene con quelli a guida non vincolata, ed anche per quanto riguarda il contatto della linea aerea, che per quanto attiene il filobus è bifilare mentre quello dei tram è unifilare, anche questo dimostra la convenienza del metodo introdotto in Comune a Venezia. Però queste sono discussioni un po’ accademiche, possiamo avere riserve sull’uno o sull’altro tipo di mobilità a guida vincolata o meno, però il nostro compito, visto che esiste e che riconvertirlo, a parte le criticità, non è sicuramente conveniente, dobbiamo cercare di gestirlo al meglio e contiamo su questo anche nel contributo e nei suggerimenti del Consigliere Boraso.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Prego, Consigliere.
BORASO:
No, mi trovo totalmente insoddisfatto delle risposte. Non ho certamente fiducia dell’azienda che fino ad oggi ha condotto i lavori. Penso solo che i famosi sei mesi del buco sotto la ferrovia sono diventati sei anni. Allora io confido invece nel Generale Cialdini e nella vendetta postuma del Generale e sono convinto che, per salvare il Comune di Venezia, sicuramente ci farà il semaforo di tener fermo questo mostro per alcuni mesi. È impossibile Assessore, vede, purtroppo sarò costretto nei prossimi giorni a fornirle il film registrato di una giornata intera di trasporto lungo le vie di Mestre, dove vedrà che 150 persone a corsa sono un film che forse qualcun altro ha visto. Non so se definirlo falso ideologico, perché non so neanche se sia ascrivibile oppure probabilmente sognando di notte qualcuno dà i dati di giorno, che vede 13 mila persone, cioè 150 persone ad ogni tram, viaggiare per tutto il giorno. Saremmo costretti a doverle consegnare la cassetta, Assessore, che dimostrerà che forse qualcuno sogna e amerebbe tutto ciò, ma io mi domando e dovrò chiedere all’Amministrazione: ma se il conto economico di questa vicenda basa su 13 mila persone e se le 13 mila persone non ci sono, o sono tutti portoghesi, con il differenziale tra quelli che usano il mezzo e forse quelli che non lo pagano, io mi trovo costretto a dover formulare la richiesta sulla vicenda del conto economico, perché, sa, di questi tempi io non vorrei che poi a dover pagare il conto, come nella delibera che vedremo all’inizio dei lavori del Consiglio, debba essere poi il cittadino. Qua alla Vesta mancano 20 milioni, non vorrei che facendo finta di niente alla fine all’ACTV ne mancano 10 e poi dovremmo trovare una soluzione: aumentiamo il biglietto dell’ACTV, perché poi non so… cioè io di questa vicenda sono molto preoccupato, perché poi a nascondere la verità all’Assessore, io sono convinto che lei… c’è qualcuno Assessore, e chiudo, che le nasconde la verità e saremo costretti, Assessore, ad informarla a tutela sua, della sua persona, della sua serietà e della sua capacità professionale.
TURETTA – Presidente del Consiglio:
Allora, per cortesia, proseguiamo. Ringrazio l’Assessore… vuole replicare ancora, Assessore? Basta direi, perché altrimenti diventa un dialogo fra sordi qua. Allora, ringrazio il Consigliere Boraso e l’Assessore.