nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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2317 | 17 | 05/02/2014 | Luigi Giordani Bruno Centanini |
06/02/2014 |
Venezia, 5 febbraio 2014
nr. ordine 2317
n p.g. 17
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Estensione del voto amministrativo per le Municipalità ai cittadini che abbiano compiuto i sedici anni
Premesso che
- Il diritto di voto è il primo e fondamentale requisito di ogni democrazia e sancito dalla nostra Carta Costituzionale;
- ricordando tutte le fasi storiche che hanno portato a cambiamenti epocali per quanto riguarda il diritto di voto, dal Regno d’Italia dove votavano solo i maschi capofamiglia e con un certo reddito, esteso poi a tutto il genere maschile, dal suffragio universale esteso anche alle donne fino alla definizione di maggiore età che da ventuno passa a diciotto anni, producendo un elettorato attivo sempre più rappresentativo dell’intera nazione;
- se gli ultimi due secoli hanno visto una grande crescita demografica ora, almeno nei paesi più sviluppati, ci si avvia verso una società di anziani – il c.d. fenomeno di progressivo invecchiamento della popolazione -;
Richiamato il Testo Unico per gli Enti Locali che sancisce “Il Comune riconosce il decentramento amministrativo come strumento per una più ampia partecipazione dei cittadini alla vita della città e del quartiere. A tal fine il Comune è ripartito in circoscrizioni”.
Considerato che, con la riforma del decentramento a partire dal 2001 il Comune di Venezia ha trasformato i vecchi consigli di quartiere nelle sei Municipalità che oggi conosciamo e assegnate loro deleghe nonché proprie risorse umane e strumentali;
Considerato altresì il ruolo strategico delle Municipalità, orientate alla prospettiva della Città Metropolitana che dopo vent’anni sembra essere più vicina, e della positiva esperienza delle Municipalità in questo decennio, seppur tra varie difficoltà, non ultimi la grave crisi economica che attanaglia l’Ente locale e la generale disaffezione alla politica registrata negli ultimi anni.
Ed è proprio quest’ultimo punto, vista la crisi dello strumento partecipativo del voto (sempre meno persone vanno a votare) che ci si deve spingere verso processi partecipativi che coinvolgano le generazioni più giovani.
In particolare, si evidenzia come l’introduzione del diritto di voto ai cittadini sedicenni, residenti nelle proprie circoscrizioni, per le elezioni degli organi di municipalità possa essere uno strumento per:
- avvicinare i giovani alla politica;
- responsabilizzarli attraverso la concessione del diritto di voto per l’elezione di quei candidati a loro più vicini;
- facilitare la democrazia attraverso la condivisione dei cittadini alla vita pubblica, consentendo la partecipazione dal basso a nuovi soggetti che, passando attraverso l’informazione, il dialogo, il consenso e le scelte condivise possano portare a prendere decisioni rilevanti sul piano di governo del territorio.
Si ricorda come in Europa vi sia un orientamento favorevole in merito, vedi in Austria dove è stata votata una legge che estende il diritto di voto ai sedicenni o come in Svizzera dove se ne sta discutendo, in Germania il dibattito è aperto.
Nel nostro paese, il dibattito non è stato ancora intrapreso nonostante vi sono alcune amministrazioni (ad esempio la regione Toscana) che scommettono sulla partecipazione attiva di questa fascia di giovani;
A riguardo vi sono anche voci contrarie secondo cui a questa età non vi è sufficiente maturità e conoscenza della materia, invece potrebbe essere un’occasione per tanti ragazzi di far sentire la loro voce proprio dalle istituzioni. E quale occasione migliore partire proprio dall’esperienza nel proprio quartiere.
Preso atto che qualcosa si muove anche a livello nazionale dove è stato presentato da alcuni senatori socialisti un disegno di legge per la modifica del DPR n. 223/1967 per attribuire il diritto di voto all’elettorato attivo nelle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali ai cittadini che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e poiché anche il Governo sta elaborando una nuova Legge elettorale, sarebbe opportuno nell’occasione inserire anche la proposta del voto ai sedicenni nelle amministrative;
A fronte di quanto sopra esposto, s’impegna il Sindaco a:
- dare il via a consultazioni nell’apposita commissione consiliare e in consiglio comunale per verificare se vi siano tutti i presupposti politici e amministrativi per procedere ad allargare il diritto di voto ai sedicenni nelle municipalità, attraverso una modifica dello Statuto dell’Ente e del Regolamento di Municipalità;
- verificare l’opportunità di una proposta di legge da presentare ai nostri parlamentari veneziani per un dibattito su scala nazionale.
Sarebbe un piccolo segno ma significativo, di un maggior interesse verso le nuove generazioni e il loro peso nella politica del nostro territorio.
Luigi Giordani
Bruno Centanini
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