nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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2161 | 129 | 14/11/2013 | Sebastiano Costalonga |
14/11/2013 |
Venezia, 14 novembre 2013
nr. ordine 2161
n p.g. 129
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: FUNERALI DI STATO PER JOELE.
A fine ottobre è stato ucciso di botte un ragazzo Italiano, Joele Leotta di 19 anni, che aveva trovato lavoro vicino Londra. Oggi le notizie ci dicono che un testimone spagnolo conferma la matrice razzista del pestaggio;
Joele ucciso in quanto italiano lavoratore all'estero.
Joele è uno dei tanti ragazzi italiani che cercano fortuna all'estero, andandosene dalla propria terra....lui è morto cercando un futuro migliore, quel futuro che in Patria gli era stato negato.
Il problema del lavoro che non c'è o scarseggia è una sensazione che coinvolge milioni di italiani, ma pensare che questo possa arrivare ad essere addirittura la causa per provocare un omicidio è ancora più sconvolgente.
I presunti assassini sarebbero un gruppo di otto ragazzi tra i 21 e i 25 anni che avrebbero deciso di organizzare questa "spedizione punitiva" nei confronti di quel ragazzo che aveva come unica colpa quella di essere italiano ed è per questo che prima di iniziare il massacro avrebbero pronunciato la frase "Ci rubi il lavoro".
Vogliamo essere vicini come Paese, Stato, comunità intera e stringersi alla sua famiglia.
In un’Italia che se fosse successo a un immigrato lavoratore in Italia, i media avrebbero riempito per giorni le pagine dei giornali, il Governo, il nostro Presidente della Camera o il Presidente Napolitano forse avrebbero manifestato le loro opinioni con forza sull’accaduto. Cosa si sta facendo per Joele? Sarebbe opportuno che la morte di questo giovane angelo non venga archiviata, che la famiglia non debba sostenere gli oneri del trasferimento del feretro, e venga lasciata sola.
Auspico che uno Stato che ancora non ha trovato le giuste modalità ed interventi nel favorire il lavoro giovanile e che spesso ha posto inevitabilmente le condizioni all'espatrio a tanti giovani, SIA PRESENTE AL SUO FUNERALE;
IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDE
CHE POSSA ESSERCI UN MINUTO DI SILENZIO ANCHE NELLA CITTÀ DI VENEZIA NELLA GIORNATA DEI SUOI FUNERALI, IN TUTTE LE SCUOLE E UFFICI PUBBLICI, PER UN GIOVANE RAGAZZO MASSACRATO DI BOTTE FINO ALLA MORTE, E CHE QUESTO GESTO RISCALDI PER UN ATTIMO IL CUORE DI QUELLA MAMMA, A CUI NESSUNO POTRÀ MAI RIDARE IL SORRISO DEL SUO RAGAZZO.
Sebastiano Costalonga
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