nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
---|---|---|---|---|
2100 | 117 | 23/10/2013 | Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte ed altri |
23/10/2013 |
Venezia, 23 ottobre 2013
nr. ordine 2100
n p.g. 117
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Difendere i negozi di vicinato – no alla farmacia, neppure comunali, nei centri commerciali
Richiamato che:
• la farmacia svolge un ruolo insostituibile nella rete dei “negozi di vicinato” che sono essenziali per la socializzazione e la prestazione di servizio alle persone più deboli, in particolare anziani e disabili e va quindi difesa la “relazione di vicinato” svolta dalla farmacia nell'ambito delicatissimo della salute.
• Lo sfarinamento della rete “di vicinato” impoverisce il valore di quello che si definisce il “capitale sociale”, patrimonio della comunità che si costruisce nel tempo e nelle generazioni.
• a fronte di un improbabile margine positivo di farmacia aperta nel centro commerciale AUCHAN sono certi: la compressione dei ricavi delle altre farmacia (comunali comprese) e la caduta della qualità della relaziona umana, elemento non secondario nel valutare lo standard del servizio prestato, che va ben oltre la mera soddisfazione della richiesta di un farmaco
• dal mondo delle farmacie pubbliche continuano ad arrivare segnali di sofferenza legati alla crisi del Paese: Milano licenzia (la società del gruppo Celesio che gestisce per il comune le 84 farmacie dell’Afm, avrebbe annunciato il licenziamento di 52 lavoratori), Roma in deficit (tiene banco è lo spaventoso passivo che grava su Farmacap, l’azienda del Comune capitolino che gestisce le 43 farmacie municipali), altrove mancano i soldi.
• Il ruolo dell'iniziativa pubblica va ricondotta al contesto di supplenza e non come competizione in un mercato già complesso. Appare improbabile che una struttura pubblica con la necessità di assicurare una presenza per l'apertura molto più ampia di quella ordinaria e senza la possibilità di disporre di un titolare possa mantenere livelli di ricavo adeguati ai costi. Per avere una adeguata redditività deve puntare a rilevanti flussi di vendita che sono alternativi non solo all'attività delle tre farmacie limitrofe all'Auchan ma a tutta la rete delle farmacie...comprese quelle comunali.
Sottolineato che:
• le farmacie sono già in soprannumero nel comune di Venezia: (ben 15!,) rispetto anche ai più recenti criteri di riduzione del requisito del numero di abitanti
Si impegna il Sindaco
• a non favorire l’apertura di una farmacia tramite la propria Azienda nel contesto del Centro commerciale avulso dal contesto strettamente urbano-residenziale, ai sensi di una normativa regionale che ancora una volta si sovrappone alla autonomia amministrativa del Comune;
• contemporaneamente ad acquisire dall’associazione dei farmacisti titolari l’impegno ad evitare analoga apertura
Pasquale Ignazio ''Franco'' Conte
ed altri
scarica documento in formato pdf (35 kb)