| nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo | 
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| 1839 | 39 | 15/05/2013 | Camilla Seibezzi e altri  | 
            15/05/2013 | 
| tipo comunicazione | data pubblicazione | testo | 
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| esito | 15-05-2013 | Leggi | 
Venezia, 15 maggio 2013
nr. ordine 1839
n p.g. 39
 
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Affissione striscione in occasione della giornata contro l'omofobia e la transfobia.
                                     IL CONSIGLIO COMUNALE DI VENEZIA
                                                        Premesso 
che il 17 maggio e' La Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia (o IDAHO, acronimo di International Day Against Homophobia and Transphobia) e che tale  ricorrenza e' promossa dall'Unione europea dal 2007.
L'obiettivo della giornata è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia e della transfobia.
                                                      Considerato 
che negli ultimi anni gli omicidi, le aggressioni, le violenze nei confronti delle persone gay, lesbiche, trans sono aumentati in misura preoccupante
che l’Italia ha il triste primato di essere lo Stato, nel mondo occidentale, dove sono assassinate il più alto numero di persone transgender
che il Comune di Venezia e' impegnato nella lotta a qualsiasi forma di discriminazione relativa all'orientamento affettivo e sessuale in ogni contesto e con specifiche azioni di tutela e valorizzazione della comunita'  e della cultura LGBTQ
                                          impegna l'Amministrazione comunale 
ad appendere sulla facciata di Ca' Farsetti, come altre volte fatto in occasione delle commemorazioni piu' importanti, uno striscione delle dimensioni di 6 metri x 1.50 sul quale compaia la scritta “ La citta' di Venezia condanna ogni forma di omofobia e transfobia” a partire dal 17 maggio per almeno 10 giorni. Tale ferma condanna, ad oggi, in assenza di leggi dedicate, risulta essere di chiara importanza e supporto alle singole progettualita' messe in atto dal Comune di Venezia in tale direzione.
Camilla Seibezzi
e altri
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