Partito Democratico - Mozione nr. d'ordine 1464

Venezia, 24 settembre 2012
nr. ordine 1464
n p.g. 100
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: LA CAI ALITALIA STA DAVVERO ABBANDONANDO L' AEROPORTO MARCO POLO DI VENEZIA

Premesso che:

- dal 1° giugno 2012 circa 100 dipendenti (tra assistenti di volo e piloti) della base CAI Alitalia dell’aeroporto Marco Polo di Venezia sono stati trasferiti a Roma, per operare a proprie spese presso l’aeroscalo di Fiumicino;

- contemporaneamente, presso lo scalo di Tessera sono stati trasferiti sei equipaggi romani (36 lavoratori) per i quali invece CAI paga tutte le spese relative ai pernottamenti in albergo, alle diarie e al trasferimento dagli alberghi al luogo di lavoro e viceversa, per un costo di circa 200 mila euro al mese;

- secondo i sindacati queste manovre, apparentemente antieconomiche per la compagnia di bandiera, sarebbero in realtà finalizzate ad avvantaggiare Air France, dato che, come spiegano,“se CAI vuole vendere ad Air France deve far sparire la base di Venezia, perché i Francesi non vogliono concorrenza in ‘casa’. E una sede CAI nel terzo aeroporto intercontinentale italiano significa proprio concorrenza alla base Air France di Parigi da dove partono tutti i suoi voli intercontinentali”;

- sempre secondo fonti sindacali, l’Azienda avrebbe voluto chiudere la propria base di Venezia già a partire dal giugno 2012, optando poi per una sorta di chiusura transitoria, che dovrebbe prolungarsi fino al 30 settembre 2012;

- nel frattempo CAI ha “sopperito” alla chiusura temporanea attraverso lo sviluppo di voli low cost per l’Europa, tramite Air One, la compagnia a basso costo del gruppo;

- però, a detta dei Sindacati, i voli Air One viaggerebbero spesso “mezzi vuoti” a causa della maggiore concorrenzialità di compagnie come Volotea, EasyJet e Ryanair;

- soltanto a fine aprile 2012 il neo Amministratore Delegato di CAI Alitalia, presentando i nuovi investimenti sullo scalo aeroportuale veneziano, aveva affermato che la compagnia di bandiera nel 2011 aveva trasportato da Venezia ben 1 milione di passeggeri e che, per il 2012, si stimava un raddoppio di questa cifra;

- lo scalo veneziano è uno snodo strategico per il traffico aereo internazionale che sta diventando sempre più importante, sia per i voli “normali” che per i voli low cost; da Venezia sono già attive 5 destinazioni internazionali gestite da compagnie straniere; la compagnia Emirates, continua a portare al Marco Polo nuovi voli intercontinentali mentre i voli giornalieri per New York della Delta Airlines partono sempre pieni;

- lo stesso Ministro Corrado Passera ha parlato dell’Aeroporto Veneziano come di una fondamentale “porta per l’Oriente”;

- se si considera quanto sopra, quelle che sembrano essere delle manovre di dismissioni quanto mai illogiche e immotivate messe in atto da CAI Alitalia sullo scalo veneziano, in realtà, purtroppo, fanno assumere credibilità alle tesi dei Sindacati che parlano di una politica atta a spianare la strada ad Air France in vista di importanti accordi economico-finanziari.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali invitano la Giunta e il Sindaco

ad adoperarsi allo scopo di salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti veneti di CAI Alitalia, nonché tutelare gli investimenti pubblici erogati alla compagnia e l’economia del territorio, intervenendo urgentemente presso il ministero competente per fare luce sulle reali motivazioni che spingono CAI Alitalia ad adottare, nei confronti dello scalo aeroportuale veneziano, politiche apparentemente insensate ed antieconomiche per la stessa compagnia di bandiera.

Claudio Borghello

Michele Mognato
Gabriele Scaramuzza

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